Noemi Tartabini con il presidente della Regione Francesco Acquaroli
di Laura Boccanera
Il boato esplode quando mancano due seggi ancora da scrutinare, ma il vantaggio è tale che ormai Noemi Tartabini è irrecuperabile per lo sfidante Mario Morgoni. La sindaca di Potenza Picena è ancora lei e al ristorante Tre corone, quartier generale di Fratelli d’Italia esplode la festa con cori, sfottò per gli avversari, applausi, baci e abbracci.
La festa per Noemi Tartabini
Tartabini (FdI), appoggiata da tre liste: “Il centrodestra Tartabini sindaco”, “La Città per Tartabini sindaco”, “Avanti insieme con Tartabini sindaco” ha raggiunto il 58,23% con 4636 voti. Lo sfidante Morgoni (Pd) appoggiato dal centrosinistra con altre tre liste (Pd Sentire comune e Comunità ecologia progresso) si è fermato al 41,77% e 3.324, oltre 1000 voti di scarto.
Un plebiscito, con tutti i seggi espugnati da Tartabini, anche in quello del Rione Musicisti solitamente più vicina al centrosinistra. Noemi Tartabini si commuove, abbraccia tutti, mentre partono i cori “Perché è una brava ragazza”. E al ristorante che già aveva visto i festeggiamenti per la vittoria di 5 anni e di Francesco Acquaroli arrivano a frotte candidati, esponenti di Fratelli d’Italia. C’è la senatrice Elena Leonardi, il coordinatore provinciale di FdI Massimo Belvederesi, i consiglieri regionale Pierpaolo Borroni e Simone Livi e poi anche la famiglia, la mamma Elisabetta, il marito e i due figli.
L’abbraccio con i figli
Una vittoria che anche se era nell’aria non era scontata, almeno per Tartabini che a caldo commenta il risultato: «Non conosco ancora la percentuale, ho solo sentito il grido di gioia che mi chiamava. Ha vinto la rettitudine, la correttezza, il lavoro di squadra, dedico questa vittoria a tutti i candidati, ai ragazzi e volontari che hanno lavorato per questo risultato e a mio padre che non c’è più ma che sono sicura è sempre vicino a me».
Noemi Tartabini con la mamma
Atteso in serata anche il presidente della regione Francesco Acquaroli che ha già telefonato alla sindaca bis per complimentarsi del risultato. Il voto di Potenza Picena era molto atteso anche perché letto in chiave politica come un test per l’apprezzamento del governo regionale dal momento che l’operato di Tartabini si pone in continuità con la giunta Acquaroli e lo stesso governatore delle Marche resta molto legato al suo comune.
L’abbraccio tra Noemi Tartabini e il vicesindaco uscente Giulio Casciotti
«Francesco Acquaroli c’è sempre stato tanto vicino, non solo in campagna elettorale, ma ha sempre fatto sentire la sua presenza – aggiunge Tartabini – Qualcuno ha lavorato per sconfiggere Acquaroli, noi abbiamo lavorato per il territorio». In mezzo a tanta gioia e soddisfazione per il risultato non è mancata una velatura di amarezza che traspare quando le viene chiesto di dire una parola per l’avversario Mario Morgoni: «Preferisco non dire niente, avrei auspicato una campagna elettorale più corretta, con meno disinformazione sul mio operato, ma i cittadini hanno ben compreso». Ora l’obiettivo andare avanti con il tragitto già impostato in questi cinque anni: «In realtà non ci siamo mai fermati – ha concluso Tartabini – proseguiamo con il nostro lavoro per fare la squadra più bella che Potenza Picena merita. Il progetto è continuare a lavorare con determinazione e costanza per la città».
(in aggiornamento)
L’arrivo di Tartabini dal suo comitato elettorale
Il bacio con la mamma
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Congratulazioni!!!
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Complimenti
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Alberto Giusepponi tutteeeee
· Grande Noemi!!!!!!!!
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Essere un RENZIANO della prima ora forse non ha giovato al Morgoni. E anche le parole della Tartabini:” Era già sindaco ed ero bambina!” avranno fatto riflettere. Che sia un segno che è ora di lasciare andare qualcosa?
Forse Micucci ha proprio ragione
Forse sarà stata ‘irraggiungibile’, non ‘irrecuperabile’.
È un anno che ha fatto campagna elettorale per il cambiamento il Sig. Morgoni, ecco il risultato.
Peccato…, brutta notizia per i cittadini di Potenza Picena…ma “chi è causa del suo mal….”
I Migliori Auguri
Perdere non è mai piacevole e fare esercizio di stile ed eleganza in questi casi, è pura ipocrisia come piace a tanti elettori moderati (quelli che galleggiano tanto per dire).
Un ringraziamento va comunque allo sconfitto Morgoni perchè candidarsi in queste condizioni, dove inzia la “filiera” (parole di Ciccioli, dove decanta che la catena di montaggio ha trovato finalmente completamento in Europa, non sarà invece che dalle parti di FDI abbiano esercitato l’opzione “promuoveatur ut amoveatur”?) è sfida decisamente ardimentosa. Tanti si divertono a parafrasare sul Morgoni mammuth di un’altra epoca politica (ci vuole comunque rispetto cara maestra per le persone più adulte, non te lo hanno insegnato?), sarà pur vero, ma oggi a Potenza Picena chi poteva dare credibilità ad un qualsiasi schieramento opposto ad Acquaroli? Perchè è lui che ha vinto (complimenti Francesco, te lo dice un vecchio compagno di viaggio), non la Tartabini, che non conosco ma che per certi aspetti, anzi tanti, non condivido, a cominciare dal declamare che gli “dei” (o chi per loro) le siano stati propizi. Lasciamo stare l’aldilà e concentriamoci per il momento sull’aldiqua che a guardarsi intorno, non se la passa troppo bene.
@Giusepponi: più che i maalox ai Potentini servirebbero integratori cerebrali molto forti