Il progetto
di Mauro Giustozzi
Sarà l’impresa abruzzese Toto Costruzioni a realizzare l’intervalliva la via Mattei-Pieve di Macerata. Sua la miglior offerta economica che è stata valutata nel bando di gara di 56 milioni di euro (il progetto complessivo è di 87 milioni comprensivi di Iva, spese tecniche di progettazione esecutiva e direzione lavori, somme a disposizione per imprevisti, indennizzi per espropri, compensazioni ambientali, indagini obbligatorie tipo archeologiche, belliche, somme per il collegio consultivo ed altro) messo in appalto per l’attesa bretella che il capoluogo attende da decenni.
Il ribasso dell’offerta, anche se non è ancora stato comunicato, sembra non essere molto elevato rispetto alla cifra che è stata posta nel bando di gara. Sta di fatto che si è proceduto a questa aggiudicazione che diverrà poi definitiva successivamente ai controlli ed alle verifiche che in questo, come in tutti i casi simili, avvengono per legge. Da quel momento, trattandosi di un appalto integrato, la Toto Costruzioni dovrà redigere il progetto esecutivo dell’opera che a sua volta dovrà essere valutato da Anas e Quadrilatero con la indispensabile verifica della congruità. Dunque il cammino ha di fronte ancora ulteriori passaggi ma la notizia rappresenta un tassello importante nell’individuazione della ditta che procederà alla costruzione dell’intervalliva. Toto Costruzioni che ha una vasta esperienza nelle grandi infrastrutture complesse stradali, autostradali e ferroviarie realizzate in oltre 60 anni di attività. Un gruppo che lavora nell’ambito delle opere infrastrutturali complesse, sia stradali che ferroviarie, il gruppo è oggi un’organizzazione di grandi dimensioni e ampiamente diversificata. Tra i lavori realizzati di recente dalla Toto Costruzioni vanno ricordati la riqualificazione del ponte sul fiume Po, la variante di valico che attraversa due regioni, Toscana ed Emilia Romagna, per una lunghezza totale di 58 km mentre si appresta a realizzare una variante che consentirà al traffico automobilistico di bypassare Amatrice, evitando il transito attraverso il nuovo centro abitato.
Antonio Pettinari
«Sicuramente questa è un’ottima notizia per un progetto molto importante e atteso da Macerata ma direi dall’intero territorio – commenta Antonio Pettinari, componente del cda di Quadrilatero -. Un ulteriore passo avanti che porterà nei prossimi mesi, una volta conclusi i passaggi amministrativi e la documentazione del possesso dei requisiti che seguono all’aggiudicazione definitiva alla Toto Costruzioni della gara per la Pieve-Mattei, all’avvio del tanto atteso cantiere dell’intervalliva. La ditta aggiudicataria, trattandosi di appalto integrato, dovrà poi redigere il progetto esecutivo che sarà un altro step molto importante anche per valutare quando potranno partire poi i cantieri». Pettinari non si sbilancia sui tempi necessari per vedere aprirsi i lavori dell’intervalliva che potrebbero comunque iniziare tra fine anno o primi mesi del 2025. La lunghezza dell’asse stradale di progetto è di poco superiore a cinque chilometri e si sviluppa quasi completamente in sede propria e lontano da zone abitate o insediamenti produttivi che possano causare interferenze con le attività di cantiere. Il nuovo asse viario crea un collegamento tra la superstrada e l’attuale Strada Provinciale 77 alla quale, nella zona sud di Macerata, l’asse di progetto si collega a ovest con la nuova rotatoria denominata “Rotatoria Sp 77” e a est con l’esistente rotatoria Mattei. Il percorso si sviluppa prevalentemente sulla sinistra del fiume Chienti, all’interno dei comuni di Macerata e Corridonia ed è costituito da due tratti. Il primo è lungo circa tre chilometri e unisce il nuovo svincolo di progetto sulla superstrada con la rotatoria di progetto sulla provinciale 77 in località La Pieve alle porte di Macerata. Il secondo tratto è lungo circa due chilometri e unisce la rotatoria sulla provinciale 77, in località La Pieve, con la rotatoria esistente su via Enrico Mattei.
Quindi il sottopasso in costruzione è già inutile.
Luca Terence Tombesi ed il raddoppio del ponte a Piediripa?
Francesco Zanconi e lo sbocco previsto a campogiano, a 2 km da quello di Sforzacosta e della zona industriale di Corridonia? Indispensabile??
Francesco Zanconi sai che forse neanche lo raddoppiano il ponte? Da quanto ho capito fanno solo una terza corsia fino al Corridomnia... Utilissima
Azz !! Prima delle Elezioni risuscitano Progetti Antichi..
Finalmente!!!
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Devo dare atto con piacere ad Antonio Pettinari per la tenacia con cui ha seguito, nel nuovo ruolo, la realizzazione di questa importante arteria per Macerata. Ricordo che già scriveva, in occasione della sua ultima campagna elettorale per la provincia:” Proprio per questo ho voluto che, nel nostro programma, nel quadro di nuove infrastrutture fosse inserita la realizzazione, con priorità assoluta, del collegamento Montanello-Villa Potenza e, con analoga importanza, il collegamento Via Mattei-Pieve-SP 485 con l’innesto alla superstrada Valdichienti”
Finalmente la sinistra e’ finita.
Finalmente potremo avere la tanto attesa uscita della superstrada “MACERATA CENTRO”, che andrà diretta al cuore della città.
Chi contrappone l’utilità della bretella Mattei-La Pieve con relativo casello sulla superstrada con il sottopasso di Via Roma probabilmente non ha capito a cosa servono le 2 opere. La prima, infatti, ridurrebbe per sempre il traffico a Macerata e i relativi tempi di percorrenza soprattutto per chi, provenendo o dal capoluogo o dalla valle del Potenza deve recarsi verso Civitanova. Di conseguenza eviterebbe di intasare, come invece avviene, il traffico alla rotonda dei Cappuccini, del cavalcavia e della rotonda del cimitero (con la richiesta del semaforo rosso più o meno ogni due minuti da chi esce dal cimitero, che crea ulteriori file sul viadotto prima citato), e alle successive rotonde al polo universitario, alla rotonda di Piediripa (la frazione del capoluogo non verrebbe più attraversata) e a quella del centro commerciale di Corridomnia. Insomma un risparmio di tempo, chilometri e soprattutto smog per noi maceratesi. La seconda opera, invece, sarebbe inutile solamente per chi dovesse prendere la superstrada a Sforzacosta, perché con la realizzazione della bretella, non sarebbe più necessario attraversare la frazione maceratese. Ma chi invece abita nella suddetta frazione, o anche chi non deve prendere la superstrada o deve andare a fare il rifornimento di metano o benzina alla Pieve, magari abitando a Collevario, che fa, si fa tutta la bretella e poi ritorna verso Macerata? Perché non chiedere a chi abita a Sforzacosta quanto tempo impiega la mattina per recarsi a scuola o in ufficio nel capoluogo, quando trova il passaggio a livello chiuso? Quindi, secondo me, ogni maceratese dovrebbe essere ben felice di vedere che finalmente i lavori sono partiti e si realizzerà una tale opera, richiesta da decenni. Piuttosto è sull’inizio dei lavori del primo intervento da me sopra citato, che bisogna premere, perché purtroppo in Italia, dal momento in cui si progetta un’opera, al momento in cui poi si realizzerà, possono passare pure decenni e questo Macerata non se lo può permettere e neanche se lo merita.