Il Consiglio dibatte sui calendari Cosmari
e sui tavolini dei bar in centro.
Ok intitolare un luogo al vescovo Carboni

MACERATA - Saltata la discussione delle uniche due delibere all'ordine del giorno: la variazione di bilancio e l'approvazione definitiva della variante al Prg per via Panfilo. Il sindaco sulla questione della gestione dell’acqua: «Deve rimanere pubblica. C’è chi dice che io voglia andare a gara, ma è falso. Discuteremo anche la proposta del sindaco di Civitanova Ciarapica e del presidente dell’Atac Belvederesi, però continua a passare il tempo e non si fa nulla». L’assessore Laviano sulle concessioni non rinnovate a due commercianti per gli spazi esterni: «E’ stato fatto per la carenza di parcheggi riservati ai residenti»

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Il consiglio comunale di oggi

di Luca Patrassi (Foto di Fabio Falcioni)

Il punto centrale del Consiglio comunale di oggi doveva essere l’ennesima variazione al bilancio ma l’argomento è stato rinviato per l’assenza forzata dell’assessora al Bilancio Oriana Piccioni. Saltata, rinviata anche per una questione procedurale, pure la seconda e ultima delibera in discussione, l’approvazione definitiva della variante al prg per via Panfilo. In discussione soltanto le interrogazioni e gli ordini del giorno presentati dai consiglieri.

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Sabrina De Padova

Si parte con l’interrogazione della consigliera Sabrina De Padova eletta con la civica Parcaroli e formalmente ancora in forza al gruppo del sindaco: la consigliera lamenta il fatto che siano state distolte risorse destinate all’acquisto di libri per la biblioteca Mozzi Borgetti per destinarle agli arredi di un ufficio dell’assessore.

A rispondere è il sindaco Sandro Parcaroli: «Non è stato distratto nessun fondo, il budget assegnato a servizio Cultura deve servire a far fronte a tutte le esigenze. In ogni caso si è provveduto all’acquisto dei libri come sempre avvenuto. Quello che emerge – è l’attacco del primo cittadino – è un modo di fare opposizione quella della consigliera che si fonda su sospetti infondati come emerso dal suo accesso agli atti».

Consiglio-Comunale_FF-4-650x434Il microfono passa al capogruppo Dem Narciso Ricotta che chiede conto del fatto che il nido di infanzia di Sforzacosta sia stato aperto prima della necessaria autorizzazione. A replicare l’assessora Katiuscia Cassetta: «L’Ufficio scolastico regionale ci ha ringraziato per quanto realizzato a Sforzacosta. E’ stato fatto tutto nel modo migliore per evitare difficoltà ai bambini e alle loro famiglie e garantire la continuità dell’attività. E’ stata data priorità alla continuità del servizio piuttosto che alle questioni formali che lei pone. Avremmo dovuto inviarci una diffida  per procedere con un’azione di autorizzazione che era già in essere».

La questione dell’affidamento del servizio idrico in Aato 3 è stata al centro di una interrogazione del consigliere di Strada Comune Alberto Cicarè: «La situazione è tutt’altro che definita , come pensa di evitare che la gestione dell’acqua passi in mano ai privati?».

Parcaroli_Consiglio-Comunale_FF-15-650x434La risposta del sindaco: «L’acqua deve rimanere pubblica, già nel 2022 l’assemblea aveva votato per l’affidamento della gestione in house a una società consortile senza danneggiare le società di gestione. Sono andati avanti per anni a discutere senza concludere nulla, allora ho messo insieme i protagonisti per definire un progetto e lo abbiamo presentato  con le firme della maggioranza dei sindaci.

Venerdì scorso è arrivata un’altra proposta, io sono disposto ad analizzare tutte le proposte con le indicazioni che daranno i tecnici.

C’è chi dice che io voglia andare a gara, ma è falso. Io voglio il mantenimento del servizio idrico al settore pubblico.

Parcaroli_Consiglio-Comunale_FF-21-650x434Discuteremo anche questa proposta del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica e del presidente dell’Atac Massimo Belvederesi, però continua a passare i tempo e non si fa nulla. Operazioni come quelle ipotizzate da Ciarapica di incorporazione e di fusione non si fanno in 7/8 mesi e vanno fatte con attenzione per evitare problemi alle società. Mi parlano di società di gestione del servizio idrico di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza e che sono operative da pochi mesi, nell’entroterra ci sono Comuni che non hanno nemmeno i contatori dell’acqua».

Torna a farsi sentire la consigliera Sabrina Di Padova con una interrogazione sulla questione dei tavolini all’aperto in centro storico con riferimento particolare al diniego all’occupazione di suolo pubblico ricevuto dal pub Hab il cui titolare Paolo Perini ha poi fatto un ricorso al Tar. De Padova ha accusato l’amministrazione di provvedimenti discriminatori contro un singolo commerciante.

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Laura Laviano

A nome dell’amministrazione comunale a rispondere è stata l’assessora Laura Laviano: «La concessione non è stata rinnovata per la carenza di parcheggi riservati ai residenti, specie ora con tanti cantieri edili aperti per la ricostruzione». Laviano ha anche citato l’altro locale  (il Cabaret di via Gramsci) che ha subìto la revoca del permesso ribadendo il suo punto di vista, quello di Vicolo Consalvi “patrimonio dell’umanità” per effetto dell’installazione fatta a cura dell’Accademia di Belle Arti. Una risposta interlocutoria, quella dell’assessora, in attesa evidentemente della pronuncia del Tar, annunciata per i primi giorni di aprile.

Il consigliere comunale dem Maurizio Del Gobbo ha chiesto delucidazioni sui finanziamenti del festival Macerata Racconta.

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A destra l’assessore Riccardo Sacchi. Da sinistra gli assessori Katiuscia Cassetta e Silvano Iommi

In sede di risposta l’assessore Riccardo Sacchi ha osservato: «Con il presidente dell’associazione che organizza il festival in questi anni c’è stato un dialogo fecondo. In questi anni c’è stato un ridimensionamento delle risorse destinate ai festival perchè riteniamo giusto dare spazio anche a nuove iniziative, peraltro è giusto che i festival si muovano da soli andando a reperire fondi dagli sponsor. Nel merito l’interrogazione è intempestiva visto che c’è una variazione di bilancio che indica un taglio del 30% delle voci dedicate al settore, i tagli sono stati applicati dopo una discussione con le associazioni che organizzano i festival, c’è una congiuntura economica che obbliga a tagliare gli stanziamenti. Non ci sono più le “vacche grasse” quando la giunta Carancini stanziò 65mila euro per le Olimpiadi dello sport, con 8mila euro per i braciere».

Dalle interrogazioni, in assenza delle delibere, si è passati agli ordini del giorno.

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Ninfa Contigiani

La consigliera Dem Ninfa Contigiani ha chiesto conto della mancata distribuzione domiciliare dei calendari del Cosmari. L’assessora Laura Laviano ha risposto dicendo che i calendari sono stati regolarmente stampati e vengono distribuiti nelle isole ecologiche: «nessuno si è lamentato, chi è realmente interessato lo ritira nei luoghi che frequenta anche per prendere i sacchetti per la differenziata. Mandarlo a tutti avrebbe significato darlo anche a chi non è interessato e magari lo avrebbe gettato nei rifiuti».

E’ seguito un ampio, partecipato e a tratti anche polemico dibattito (Monteverde, Castiglioni, Cicarè, Alessandrini, Antolini, Cherubini, Fornaro, Bini, Del Gobbo e Miliozzi) sulle modalità di distribuzione dei calendari del Cosmari mentre in piazza della Libertà un gruppo di residenti di via Panfilo  tornava a casa, avuta notizia del rinvio della delibera sulla variante al prg. Ordine del giorno bocciato a maggioranza.

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Maurizio Del Gobbo

Infine il consigliere di Fdi Marco Bravi ha presentato un ordine del giorno per intitolare al compianto vescovo di Macerata Tarcisio Carboni un luogo pubblico della città: «cerchiamo di rendere memorabile questo Consiglio comunale» ha detto l’esponente meloniano.

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Stefania Monteverde

L’amministrazione rigetta, per il tramite dell’assessora Francesca D’Alessandro, l’emendamento presentato da Stefania Monteverde legato alla volontà di scegliere insieme il luogo fermo restando il sì all’iniziativa: «un no incomprensibile, questo stile divisivo non rispetta il pensiero del vescovo Carboni» ha osservato Monteverde. Prosegue la polemica il consigliere David Miliozzi: «Si è solo chiesto di condividere la scelta del luogo, arrivare a bocciare con prepotenza una semplice richiesta di partecipazione su un tema abbracciato da tutti è un atteggiamento antidemocratico, poi vedo solo le firme di Fratelli d’Italia ed ecco che i conti tornano, torniamo alla fiamma di Benito Mussolini». La replica del capogruppo di Fdi Pierfrancesco Castiglioni: «Era un atto aperto alle firme di tutti, è stato detto in conferenza dei capigruppo  ed altri consiglieri lo hanno firmato». Infine la proposta  stata approvata con 22 voti favorevoli ed un’astensione.

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I residenti di via Panfilo arrivati per la discussione della delibera, poi rinviata

 

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Aberto Cicarè con il sindaco Sandro Parcaroli

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Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo FdI

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