Manola Gironacci stamattina sulla soglia d’ingresso di Palazzo Sforza (foto di Federico De Marco)
di Marco Pagliariccio
Non ha voluto perdere tempo Manola Gironacci. A neanche 24 ore dalla notizia dell’accoglimento del suo ricorso al Tar contro la revoca recapitatagli dal sindaco Fabrizio Ciarapica, la di nuovo assessora stamattina è tornata a varcare la soglia di Palazzo Sforza per riprendere il discorso interrotto a fine settembre scorso.
«Ho incontrato il nuovo segretario comunale, che ancora non avevo avuto modo di conoscere – dice Gironacci – abbiamo fatto una cordiale chiacchierata per iniziare a riprendere in mano le questioni più importanti e tornare operativa a pieno regime al più presto. Ho incrociato qualche assessore e consigliere, senza alcun risentimento né altro: voglio e vogliamo semplicemente lavorare per la città».
Nessun faccia a faccia per il momento col sindaco Fabrizio Ciarapica. «Non l’ho incontrato in Comune, probabilmente aveva degli impegni fuori città, ma ci sarà modo la prossima settimana, con assoluta cordialità», anche se in realtà il primo cittadino, quantomeno di passaggio, in municipio c’è stato per la conferenza stampa di presentazione dei lavori per l’asilo nido all’area ex Micheletti (leggi l’articolo).
L’assessora scalpita, di cose da fare ce ne sono eccome: «Ci sono diversi progetti che avevo seguito che sono andati avanti – evidenzia Gironacci – penso in primis al sito dedicato alla promozione turistica. Poi ovviamente la programmazione della stagione estiva, senza andare a stravolgere quello che il sindaco ha impostato in questi mesi. Nessuna volontà di distruggere o creare cesure, ma anzi di continuare quanto è stato fatto, mettendoci una mia impronta».
E se poi dovesse arrivare l’impugnatura della sentenza al Consiglio di Stato? «Ora non ci penso, ma non ci sarebbe problema – ribadisce la commerciante civitanovese – io resto al mio posto fino a che potrò farlo, mi attengo alla legge e alle sentenze. Sono aspetti legali che non conosco bene: se e quando mi verrà sospesa la carica lascerò il posto, fino ad allora voglio lavorare per il bene della città».
Una cosa è certa però: di tessera della Lega, per ora, non si parla. Anche perché non averla, almeno per ora, le ha “salvato” la poltrona. «Ribadisco che non sono tesserata per nessun partito, ho ovviamente le mie simpatie ma non sono e non sarò nemmeno a breve tesserata della Lega, pur avendo idee politiche che mi avvicinano a loro», chiude Gironacci.
Giorgio Pollastrelli e Manola Gironacci in una foto a Bruxelles dello scorso ottobre
Che trova sostegno nel capogruppo consiliare e vicepresidente provinciale del Carroccio Giorgio Pollastrelli. «Mi limito a rispettare la sentenza del Tar, non ritengo necessario commentare nel merito – dice Pollastrelli – evidentemente se i giudici hanno ritenuto che l’atto di revoca era sbagliato, è giusto che Gironacci venga reintegrata. A livello politico, semplicemente torniamo allo status quo di due anni fa, quando il sindaco affidò l’assessorato al turismo a Gironacci, che non è assessore di questa o quella forza politica ma della giunta tutta. Per cui ci auguriamo che l’amministrazione continui a lavorare serenamente e che questa cosa resti soltanto un passaggio del percorso di questo governo cittadino. Per quanto riguarda l’iscrizione al partito, non conosco i dettagli non occupandomi del tesseramento, ma posso solo rimarcare che l’iscrizione alla Lega ha un iter piuttosto complesso: ci si può iscrivere online per diventare nell’immediato socio sostenitore, ma per diventare componente a tutti gli effetti c’è una trafila più articolata che parte da una militanza certificata di almeno un anno. Solo a quel punto si può entrare nella vita del partito a tutti gli effetti».
Tempistiche che non collimerebbero, a meno che Gironacci non avesse iniziato questo iter già molto tempo fa, indicativamente nel 2022. Ma resta comunque senza spiegazione il motivo per cui a settembre 2023 la segretaria regionale Giorgia Latini abbia annunciato il passaggio dell’assessora civitanovese al partito di Salvini seppur smentita da quest’ultima a più ripetizioni.
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