Insulti razzisti al Polisportivo,
Gomis sarà sentito in questura

IL CASO - Indagini dopo la denuncia del centrocampista della Maceratese, autore del gol che ha deciso il derby. Il presidente Crocioni esprime la propria soddisfazione per la vittoria: «Tutto il nostro ambiente aveva bisogno di questo successo, ci voleva per dare un colpo d’ala al nostro cammino»

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Gomis in azione ieri durante il derby con la Civitanovese

di Mauro Giustozzi

Insulti razzisti al Polisportivo prima del derby nei confronti di Kalagna Gomis, si muove anche la questura che ha contattato già la Maceratese e sentirà a breve anche il centrocampista biancorosso per dare un contorno più definito alla pubblica denuncia fatta su Cronache Maceratesi dal calciatore senegalese per degli epiteti a lui rivolti per il colore della pelle da qualcuno posizionato nel settore della gradinata che ospitava i tifosi rossoblu.

civitanovese-maceratese-FDM-16-325x183Certo l’indagine non sarà semplice da svolgere, in quanto nell’impianto di Civitanova non esiste un sistema di telecamere di videosorveglianza avanzato come invece c’è negli stadi di categorie superiori a partire dalla serie C dove è obbligatorio. Potrebbero però esserci dei video realizzati dalle stesse forze di polizia presenti allo stadio o da numerosi operatori tv in campo che potrebbero consentire di fare luce su coloro che si sono macchiati di questi insulti e frasi a sfondo razzista indirizzati a Gomis prima del derby. Nel caso fossero individuati i responsabili scatterebbe automaticamente un daspo piuttosto pesante che potrebbe anche essere di cinque anni fuori dalle competizioni sportive, come accaduto già nell’episodio che ha visto protagonista in serie A il portiere del Milan, Maignan, a Udine.

Da parte della società Maceratese si ribadisce come il club e tutti i suoi componenti siano chiaramente contro ogni forma di razzismo, ma prima di pronunciarsi con delle dichiarazioni ufficiali i dirigenti della Rata vogliono capire come sono andate esattamente le cose, visto che ci saranno queste indagini per capire chi sono i responsabili che se individuati andranno incontro a pesanti provvedimenti.

derby-civitanovese-maceratese-1-325x217Il giorno dopo la vittoria nel derby regna ancora tanta soddisfazione nella dirigenza della Maceratese per questo risultato così importante ottenuto nella sfida di Civitanova, al cospetto della capolista, con una cornice di tifosi di almeno due categorie superiori all’Eccellenza e soprattutto perché scaccia la delusione con cui la squadra arrivava a questa sfida dopo i due amari pareggi incassati in rimonta nel finale di partita contro Chiesanuova e Urbania ed una classifica non consona alle ambizioni. «Ringrazio la tifoseria biancorossa per il sostegno e la massiccia presenza, il mister, lo staff e i giocatori protagonisti di questo successo così prestigioso. – dice il presidente Alberto Crocioni – Auspicando di riscontrare sempre lo stesso ardore agonistico e determinazione in campo nell’ottenere il risultato in questa fase finale della stagione. E’ giusto esaltarci per questo risultato ma dobbiamo restare coi piedi piantati a terra, continuare a lavorare bene in settimana per proseguire a cogliere vittorie come quella arrivata nel derby.

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Alberto Crocioni, presidente della Maceratese

Tutto il nostro ambiente aveva bisogno di questo successo, ci voleva per dare un colpo d’ala al nostro cammino che ci aveva visto sempre pareggiare in questo nuovo anno e raggiungere i primi 3 punti contro la capolista deve essere un propellente, un’iniezione di fiducia su cui costruire il cammino che ci aspetta da qui a fine torneo. Sono molto contento anche per i nostri sponsor che ci sono vicini in questa annata: stavamo attraversando un momento delicato per cui ci voleva una vittoria come questa per dare nuova carica ed entusiasmo a tutti noi, a tutto l’ambiente. Importante è dare ora continuità a questa vittoria, altrimenti non avremo fatto nulla. La classifica dell’Eccellenza quest’anno è corta, sia in alto ma anche in basso con le possibilità ma anche i rischi che questo comporta: per cui concentriamoci su una partita alla volta perché quello è il nostro orizzonte, poi i conti li faremo a fine campionato».

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