Torna “Presente liberale”,
incontro sulla censura
e mostra sui Libri Proibiti

MACERATA - Ospiti della seconda edizione del festival i giornalisti Francesco Borgonovo, Camillo Langone e Giulio Meotti. Appuntamento il 24 novembre al teatro della Filarmonica

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Il teatro della Filarmonica durante l’edizione dello scorso anno

Tutto pronto per la seconda edizione di “Presente liberale”, il festival nazionale del libero pensiero promosso dall’Amministrazione comunale e dall’assessorato al Turismo e Eventi del Comune di Macerata, con la consulenza scientifica della casa editrice Liberilibri.

Dopo il consenso di pubblico registrato dall’evento inaugurale che ha visto protagonista Nicola Porro nel 2022, quest’anno sono in programma due diversi appuntamenti.

Un incontro sul tema ‘Siamo tutti censurati. Dall’Inquisizione social dell’Algoritmo ai Nuovi Profeti della cancel culture’, che avrà luogo al teatro della Filarmonica di Macerata il 24 novembre alle 21. Ospiti d’eccezione saranno tre giornalisti  che si confronteranno sul palco insieme al direttore editoriale della casa editrice Liberilibri Michele Silenzi: Francesco Borgonovo, vicedirettore del quotidiano La Verità; Camillo Langone, scrittore e giornalista de Il Foglio e il Giornale, curatore di una mostra in corso al Vittoriale dal titolo I Censurati. Nudo e censura nell’arte italiana d’oggi’ (catalogo Liberilibri); Giulio Meotti, saggista e giornalista de Il Foglio, autore del libro ‘Gender. Il sesso degli angeli e l’oblio dell’Occidente’, appena uscito per i tipi di Liberilibri.

Il dibattito verterà su diversi aspetti della censura contemporanea, tanto subdola quanto pericolosa, da cui tutti veniamo inconsapevolmente colpiti ogni giorno: una censura linguistica, con l’imposizione di una terminologia politicamente corretta che toglie spazio alla libera espressione dell’individuo; una censura editoriale, che si traduce nella messa al bando preventiva di autori scomodi e non allineati al pensiero unico dominante; una censura artistica, che impedisce di fatto a chi raffigura oggi la nudità di far conoscere le proprie opere sui social, equiparandole alla pornografia.

Il secondo appuntamento è una mostra intitolata Suspectos damnare. I Libri Proibiti dal XVI secolo all’età moderna, che verrà inaugurata nella Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata il prossimo 15 dicembre. L’esposizione permetterà al pubblico di compiere un affascinante excursus storico attraverso quei volumi rari e preziosi custoditi nella stessa Biblioteca insospettabilmente caduti sotto la mannaia della censura nel corso dei secoli. L’allestimento, curato da Laura Mocchegiani e organizzato in collaborazione con l’assessorato alla Cultura, resterà aperto fino al 31 marzo 2024.

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L’assessore Riccardo Sacchi e il sindaco Sandro Parcaroli

Esprime soddisfazione il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli: «Dopo il successo della prima edizione torna a Macerata “Presente liberale”, un appuntamento che rappresenta una novità nel panorama nazionale e fornisce un inedito punto di vista sul contemporaneo e, quest’anno, sul tema della censura. Grazie alla preziosa collaborazione della casa editrice Liberilibri, che rappresenta un laboratorio di idee in grado di sviluppare discussioni e confronti su tematiche di grande attualità, con il doppio appuntamento di quest’anno proporremo momenti di conoscenza, apertura e approfondimento».

L’assessore Riccardo Sacchi, promotore della manifestazione, dichiara: «Il lavoro intrapreso nel 2022 con “Presente liberale” prosegue con grande convinzione e cresce di anno in anno. Per questa seconda edizione abbiamo in programma due appuntamenti di altissima qualità e strettamente collegati fra loro, ideati per analizzare un tema di scottante attualità come la censura, che verrà approfondito sotto diverse angolazioni: vogliamo offrire alla cittadinanza un’occasione inedita di riflessione su tematiche che interessano la vita di tutti noi».

«Questo evento», afferma Michele Silenzi, «ha il pregio di distinguersi da molte altre proposte culturali in circolazione, per le questioni affrontate e per la peculiarità degli ospiti. Quest’anno in particolare abbiamo deciso di puntare sulla censura, un tema molto caro alla Liberilibri ma di cui si parla troppo poco».

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