di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
«Villa Buonaccorsi si deve fare, per questo ho firmato un decreto che destina 5 milioni di euro e altri 5 ne destinerò. Non sono andato all’inaugurazione della festa del cinema per essere qui. Ho detto devo andare a Potenza Picena ad occuparmi di Villa Buonaccorsi. Se fosse stata pronta avrei fatto qui il G7 della cultura».
Il ministro Gennaro Sangiuliano torna a Potenza Picena e porta in dote un “tesoretto” di 10 milioni di euro, che sommati ai 4 milioni che ha destinato la Regione saranno 14 milioni di euro per un primo intervento di manutenzione, restauro e valorizzazione della villa acquisita a bene pubblico dello Stato. Una buona notizia che il Ministro stesso, dopo il rinvio dell’incontro dello scorso settembre, ha voluto dare direttamente alla comunità, garantendo che per i primi 5 milioni ha già firmato il decreto lo scorso 23 agosto, prendendo l’impegno allo stanziamento di ulteriori risorse.
Priorità sarà data alla manutenzione e messa in sicurezza del giardino, poi si procederà a step col resto. Ancora da vedere invece come gestire la “governance” della villa per capire quale destinazione e che progetto sulla gestione che sia sostenibile dal punto di vista economica. Questa in sintesi la novità che dal teatro Mugellini di Potenza Picena il Ministro ha annunciato alla comunità. Tantissimi gli esponenti del mondo delle categorie e delle istituzioni: presenti il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alla cultura Chiara Biondi, il sindaco Noemi Tartabini, la dirigente regionale alla cultura Daniela Tisi, Gerardo Villanacci presidente del consiglio superiore beni culturali e paesaggistici e il sovrintendente per le Marche del sud Giuseppe La Cava. In platea anche il rettore dell’università di Macerata John Mc Court e per la Politecnica delle Marche il docente Valerio Temperini.
Ad illustrare l’iter che il progetto ha compiuto fino ad oggi, ripercorrendo le tappe dall’acquisizione attraverso la prelazione la dirigente Daniela Tisi che ha illustrato a che tipo di fondi Governo e Regione hanno attinto allo scopo di far convergere diversi finanziamenti sull’obiettivo di riqualificare e restaurare Villa Buonaccorsi. «La regione ha impegnato 4 milioni di euro per il recupero, valorizzazione e messa in sicurezza del patrimonio culturale e presentato il progetto al Ministero che con un decreto ha aggiunto 5 milioni e 264mila euro, per un totale complessivo di 9 milioni 264 mila 247 euro. E’ un importante passo che indica quanto le istituzioni siano convergenti su questo progetto ma anche sulla strategia di intenti per la futura destinazione del complesso». La dirigente ha ribadito come il cuore della riqualificazione per il primo step operativo sia il giardino all’italiana sul quale c’è un finanziamento del Pnrr per una valorizzazione integrata grazie ad un progetto per la formazione professionale di giardinieri d’arte, figure che andranno a tutelare il bene attraverso una formazione in loco e che vedrà arrivare nella villa tra i 30 e i 50 professionisti dell’arte topiaria dalla prossima primavera. Intervento a cui si aggiungeranno altri 132 allievi giardinieri d’arte a fine settembre 2024.
Il presidente della regione Francesco Acquaroli ha ribadito la necessità di individuare percorsi istituzionali per la futura gestione che siano rispettosi delle procedure amministrative, ma al tempo stesso sostenibili sul piano economico. «La vicenda di villa Buonaccorsi è molto importante per la comunità e per tutto il comprensorio – ha sottolineato il governatore delle Marche – la Villa ha coinciso con tante parti di vita pubblica e privata. E’ un pezzo dell’anima del nostro territorio. Avevamo accantonato 2 milioni di euro per partecipare all’asta che abbiamo raddoppiato fino a 4 milioni quando lo Stato ha esercitato il diritto di prelazione. Ma sapevamo che non sarebbero bastati neanche per mettere in sicurezza il tetto della villa. L’acquisizione è sì un bell’atto, ma restaurare e mettere in sicurezza 60mila metri quadrati fra villa, granaio, parco, giardini non è uno scherzo e non sappiamo se saranno sufficienti 14 milioni di euro. Voglio ringraziare il Ministro perché con questa scelta non solo dà speranza a Villa Buonaccorsi, ma a tutto il territorio aprendo all’ economia culturale e turistica. E questo processo può e deve coinvolgere il territorio. Progetti che essendo pubblici devono necessariamente passare per procedure pubbliche. Il secondo aspetto da considerare è che la gestione e la destinazione ne rendano sostenibile la sopravvivenza economica, perché dopo il recupero dovrà vivere di suo. Costerebbe oltre mezzo milione di euro ogni anno occuparsi della gestione. Quindi bene idee e progetti, ma la piena valorizzazione passa anche attraverso la sostenibilità».
A chiudere il ministro Gennaro Sangiuliano che ha annunciato lo stanziamento di risorse, paragonando Villa Buonaccorsi a Villa d’Este a Cernobbio per il potenziale e ricordando come tra i progetti finanziati col fondo residuo la villa potentina ha ottenuto il maggior quantitativo di risorse, passando avanti a beni altrettanto importanti come la villa romana di Positano o la rocca dei Borgia a Subiaco. «Questa sera a Roma si apre la festa del cinema – ha esordito – e ero stato ovviamente invitato. C’erano il tappeto rosso e una cena di gala, ma ho detto di no e a chi me lo chiedeva ho detto: “devo andare a Potenza Picena a occuparmi di villa Buonaccorsi. La cultura non deve essere solo pertinenza di luoghi iconici come Napoli, Roma, Venezia, ma un bene diffuso su tutto il territorio perché integra la qualità della vita dei cittadini. Sono Ministro da meno di un anno e sono venuto già almeno 4 volte nelle Marche. Quando sono arrivato qui con la mente ho visto cosa può essere in potenza questo luogo. Questo può essere un polo culturale di aggregazione, ma anche internazionale, dove tenere simposi come a Cernobbio Villa D’Este. Potevo pensare di organizzare qui il G7 della cultura se fosse stata pronta. Il 23 agosto ho firmato un decreto con i fondi residui sui grandi progetti e su 13 milioni, 5 sono stati destinati a Villa Buonaccorsi. Altri siti importanti hanno avuto di meno, 3 milioni alla sinagoga di Milano, 2 milioni alla villa romana di Positano, 2 milioni a Subiaco per la Rocca dei Borgia. Ma l’ho fatto con convinzione e posso assumere qui ora l’impegno che destinerò altri 5 milioni. Credo che 14 milioni siano un buon punto di partenza. Villa Buonaccorsi si deve fare».
A prendere la parola tra il pubblico anche Francesco Cingolani dell’associazione Villae che ha contestato la mancata partecipazione e coinvolgimento dell’associazione e della cittadinanza nonostante il primo passo per la mobilitazione sia stato fatto proprio dalla comunità. Cingolani ha inoltre chiesto se il documento manifesto sottoscritto anche dal comune e redatto assieme alla commissione consiliare del comune che prevedeva una serie di progettualità per la destinazione e futura gestione del bene sia stato archiviato: «E’ stato scandalosamente dimenticato che il primo step è stato quello della mobilitazione della comunità locale – ha detto Cingolani – Ringrazio il Ministro per l’attenzione, ma chiediamo se il manifesto sottoscritto dal comune sia stato letto. Il comune ha cambiato idea e ha calpestato quanto prodotto? Da due anni non abbiamo più avuto risposte, ora dite che la partecipazione dei cittadini è fondamentale, ma non è chiaro se significa che da oggi tutto cambierà. E oltre ai milioni ci piacerebbe sapere come da domani verrà agevolata la collaborazione col territorio, anziché ostacolarla come fatto fino a questo momento».
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Forse qualcuno è invidioso perché la Villa Buonaccorsi non è affatto un rudere
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Tutta questa enfasi con monologo in prima persona. Ma neanche ci mettesse soldi suoi. Ancora propaganda e campagna elettorale. Molto fastidioso da leggere, figuriamoci a starli a sentire.
Tanti ‘capoccioni’ che però non partoriscono neanche un topo. E poi è vero che i percorsi istituzionali debbono rispettare le procedure amministrative, ma è vero anche l’opposto, ossia che le procedure amministrative debbono rispettare i percorsi istituzionali.
Cari cittadini, significa che vi hanno fregato di nuovo!
…tutti bravi con i soldi di noi contribuenti!!!…il nuovo che avanza…
cosa ci sia di vero e credibile è da vedersi, le parole tante vediamo se diventano fatti, i nomi dei politici che ci girano intorno sono chiari…..il fatto di aver lasciato fuori chi si batte da tempo non fa pensare bene….che la magione estiva dei Bonaccorsi è da salvare ed utilizzare per molti scopi culturali, non meno uno dei pochi giardini all’ italiana presenti sul territorio nazionale….se son rose fioriranno.
Il dr. Mario Morgoni, nell’articolo de “Il Cittadino di Recanati” del 5 settembre scorso, era stato molto chiaro:
https://www.ilcittadinodirecanati.it/notizie-potenza-picena/79826-morgoni-villa-buonaccorsi-ostaggio-della-propaganda-a-buona-mercato-intanto-l-on-manzi-attende-da-mesi-una-risposta-dal-ministro-sangiuliano .