Massimiliano Fraticelli
Azione si schiera a sostegno delle richieste delle imprese di trasporto pubblico nella vertenza con la Regione e il Governo. «In questi giorni- scrive il coordinatore provinciale Massimiliano Fraticelli – abbiamo letto nuovamente una richiesta di aiuto e d’intervento da parte di una realtà importante del settore del trasporto pubblico della provincia, istanza che fa eco a quella già manifestata a giugno, dove l’ad di Contram Mobilità Stefano Gregori già preannunciava il rischio di ridurre le corse e la qualità del servizio erogato a causa dell’aumento dei costi e la diminuzione dei ricavi nell’ultimo periodo, dovuti anche all’emergenza covid. Ad oggi, tutto tace sia in Provincia, sia in Regione. In questi anni c’è stata una corsa a manifestare vicinanza e interesse all’area interna del maceratese, che è l’area principale del cratere sismico, ma di fronte a un grido di allarme serio, come quello espresso appunto dal manager Gregori, in cui si esprime la necessità di attivare i tavoli tecnici al fine di valutare la situazione dei contratti di servizio 2016/2019 e quelli relativi al periodo covid fino a quello attuale, abbiamo visto passare un’estate intera evidentemente senza risposte, dimostrando il disinteresse più totale per la questione da parte degli amministratori regionali».
Il riferimento locale: «Ricordo – rileva ancora Fraticelli – come il servizio di trasporto pubblico sia assolutamente fondamentale per il nostro territorio, caratterizzato da gravi deficit infrastrutturali e come non si possa prescindere da un servizio efficiente e di qualità anche al fine di ridurre l’utilizzo dei mezzi privati. Si ricorda ancora come la strada provinciale 78 sia stata interessata nell’ultimo anno da lavori di manutenzione straordinaria che ne hanno limitato la fruizione in maniera significativa, con altrettanto significativo aumento dei disagi degli utenti; figuriamoci se dovessimo privarci del trasporto pubblico. La Regione Marche si attivi velocemente se è davvero interessata al futuro delle aree interne, perché il trasporto pubblico nell’entroterra è uno dei servizi essenziali che permette di mantenere vive dette aree e soprattutto di garantire il diritto allo studio di tanti ragazzi. Speriamo che si inauguri quanto prima una politica di risposte concrete, anziché di mero presenzialismo».
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