Il procuratore Giovanni Fabrizio Narbone
Il padre tenuto in ostaggio per due ore fino al blitz dei carabinieri: condannato a 4 anni e 1 mese dal gup Giovanni Manzoni del tribunale di Macerata il 51enne Gianluca Marzocco. Sull’uomo è stata fatta anche una perizia psichiatrica, e l’uomo è risultato parzialmente capace di intendere e volere al momento del fatto che risale al 9 giugno del 2022. La sera di quel giorn, a Montecosaro, Marzocco si era barricato in casa tenendo il padre in cucina, sotto la minaccia di un’ascia e di un coltello.
Lo aveva anche ferito alla testa, tagliandolo con un coltello sul cuoio capelluto e su altre parti del corpo, lo avrebbe colpito causandogli un trauma cranico, l’infrazione di una costola, e contusioni (la prognosi era stata di oltre 40 giorni). Marzocco avrebbe assunto cocaina (altra, 24 grammi, gli era poi stata trovata in casa dai carabinieri: ne aveva fatto un mucchietto sul tavolo).
L’avvocato Sandro Moroni
Ai carabinieri, giunti sul posto e circondata la casa, avrebbe urlato: «Andate via altrimenti l’ammazzo». I militari alla fine erano passati da una finestra sul retro ed erano entrati in cucina riuscendo a immobilizzare il 51enne usando il taser. Oggi la sentenza per sequestro di persona, spaccio, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale. In aula l’accusa è stata sostenuta dal procuratore Giovanni Fabrizio Narbone, che ha chiesto la condanna a 4 anni e sei mesi. Il giudice ha deciso per 4 anni e un mese e sei mesi di misura di sicurezza. L’imputato, che si trova nel carcere di Montacuto di Ancona, è difeso dall’avvocato Sandro Moroni.
(Gian. Gin.)
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