Tenne in ostaggio il padre per due ore: rito abbreviato, condizionato ad una perizia psichiatrica, per il 51enne Gianluca Marzocco. I fatti erano avvenuti a Montecosaro il 9 giugno dello scorso anno. Per sbloccare la situazione era stato necessario un blitz dei carabinieri che erano entrati nella casa in cui Marzocco teneva in ostaggio il genitore e lo avevano arrestato. Oggi si è svolta l’udienza davanti al gup Giovanni Manzoni del tribunale di Macerata. E’ stata l’occasione per riunire i reati contestati: il sequestro di persona, per cui era stato chiesto il giudizio immediato, le lesioni e la resistenza a pubblico ufficiale. Il legale di Marzocco, l’avvocato Sandro Moroni, ha chiesto di fare il processo con rito abbreviato, condizionato ad una perizia psichiatrica su Marzocco.
UNA NOTTE DI TERRORE – Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Claudio Rastrelli, Marzocco, dopo aver chiuso a chiave la porta della cucina, aveva tenuto il padre sotto la minaccia di un’ascia e di un coltello. Lo aveva anche ferito alla testa, tagliandolo con un coltello sul cuoio capelluto e su altre parti del corpo, lo avrebbe colpito causandogli un trauma cranico, l’infrazione di una costola, e contusioni (la prognosi era stata di oltre 40 giorni). L’uomo, continua l’accusa, urlava frasi minacciose e assumendo cocaina. Marzocco, continua l’accusa, avrebbe detto ai carabinieri: «andate via altrimenti l’ammazzo» quando i militari avevano fatto irruzione per poi riuscire a bloccarlo con il taeser. Quattro carabinieri avevano riportato lesioni: due di loro per 12 giorni, uno per 13 e uno per 10 giorni. A Marzocco vengono inoltre contestati i danneggiamenti di oggetti presenti nella casa e la detenzione di 24 grammi di cocaina. Prossima udienza il 15 marzo per il giuramento del perito che dovrà accertare la capacità di intendere e volere di Marzocco al momento del fatto.
(Gian. Gin.)
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Notte di terrore a Montecosaro, 50enne si chiude in casa e minaccia di uccidere il padre
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