Rettore Unicam, scoppia il caso Corradini:
per lo statuto non è rieleggibile.
Ma lui potrebbe andare al Tar

CAMERINO - La candidatura è stata respinta, ma ora l'ex numero 1 dell'università della città ducale sta valutando contromosse: «Stiamo cercando di capire come procedere, ho intenzione di discuterne con l’ateneo, per poi valutare la strada da intraprendere»

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Flavio Corradini, ex rettore Unicam

di Monia Orazi

Elezioni del futuro rettore Unicam, scoppia il “caso” Corradini. Manca poco più di un mese alla prima votazione, prevista per il 27 giugno, ma non si escludono colpi di scena. Per ora l’unico candidato ufficiale è il pro rettore vicario Graziano Leoni.
Non è stata ammessa la candidatura a rettore Unicam di Flavio Corradini, già rettore prima di Claudio Pettinari, nel corso dell’assemblea della comunità universitaria, tenutasi nell’auditorium Benedetto XIII, primo atto del percorso che porterà all’elezione del successore di Claudio Pettinari, il cui mandato scade il prossimo 31 ottobre.

Ora per l’ex rettore, che quando è stato eletto era il più giovane d’Italia, potrebbe aprirsi la strada del ricorso al Tar, ha sessanta giorni di tempo per presentarlo, a partire dal 23 maggio. E’ stato il direttore generale dell’ateneo Andrea Braschi, sulla base dello statuto Unicam, a non ammettere la candidatura di Corradini. Si legge nel documento in cui il direttore generale, in qualità di responsabile unico del procedimento, esclude la candidatura dell’ex rettore: «Lo statuto prevedeva nella versione adottata nel 2008 la seguente formula riguardo al rettore: “Dura in carica 6 anni e non è immediatamente rieleggibile”, modificata nella versione del 2012, con rettore Flavio Corradini, per adeguarla alla legge 240/2010, con l’attuale formulazione: “Dura in carica sei anni e non è rieleggibile”, scompare l’avverbio “immediatamente” a conferma di una esplicita volontà di evidenziare l’unicità del mandato. L’impostazione è stata poi confermata anche nel 2015, quando è stata proposta l’ultima modifica di statuto».

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Graziano Leoni

Braschi, motivando l’esclusione della candidatura di Corradini con il parere dell’avvocatura dello Stato e da Giuseppe Caia dell’Università di Bologna: «Questa amministrazione ritiene che l’attuale formulazione dello statuto escluda esplicitamente la facoltà di chi abbia già espletato un mandato di ricandidarsi o di essere rieletto, in quanto diversamente la disposizione avrebbe previsto che “Il rettore… dura in carica sei anni e non è immediatamente rieleggibile”. Sulla interpretazione dell’amministrazione è stato sentito il parere inequivocabilmente conforme della competente sezione distrettuale dell’avvocatura dello Stato, acquisito e regolarmente protocollato da questa amministrazione. Tenuto conto del parere pro-veritate acquisito dal Rup, espresso da Giuseppe Caia, direttore della “scuola di specializzazione in studi sull’amministrazione pubblica” nonché decano dei professori di Diritto amministrativo dell’Università di Bologna, che sostiene anch’esso inequivocabilmente l’interpretazione dell’amministrazione». Nello stesso documento si legge che Corradini ha presentato la sua candidatura basandosi sul parere di uno studio legale: «La candidatura è corredata di un parere dello studio De Sanctis-Forte che basa la possibilità di candidatura sulla presunta illegittimità dello Statuto di Unicam che parrebbe parlare impropriamente di non rieleggibilità del rettore e che sostituisce alla non rinnovabilità la ben diversa ipotesi della non rieleggibilità».

Per il momento Corradini sta valutando o meno se presentare ricorso al Tar: «Stiamo cercando di capire come procedere, ho intenzione di discuterne con l’ateneo, per poi valutare la strada da intraprendere. Va fatta chiarezza su questo aspetto, non solo per Camerino, ma per tutto il sistema universitario nazionale. Sono stato eletto ai sensi della legge Gelmini, all’epoca ero il rettore più giovane d’Italia, ci saranno altri casi simili a questo in futuro, è la prima volta che si affronta una simile problematica, occorre fare estrema chiarezza su questa situazione».

La legge Gelmini prescrive che il rettore è eleggibile per un mandato unico, non rinnovabile. Occorre comprendere se trascorso un altro mandato, chi ha già fatto il rettore possa ripresentarsi, oppure se mancano totalmente le condizioni per la rieleggibilità, di chi ha già ricoperto la carica di rettore. A Camerino, quando le elezioni del rettore avvenivano con le vecchie regole ed era il senato accademico a nominare il numero uno di Unicam, è accaduto diverse volte che i rettori venissero rieletti per un secondo mandato. Se Corradini presenterà ricorso al tar potrebbe aprirsi una fase di incertezza, in merito allo svolgimento delle elezioni. Di certo si tratta di una situazione del tutto nuova per Unicam, negli ultimi decenni non era mai capitato che una candidatura non fosse ammessa e che si corresse il rischio di un ricorso al tar, prima della consultazione elettorale.

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