«Giù le mani dal carcere,
il progetto c’è già per Camerino»
Il Pd contro la proposta di Giulianelli

IL CASO - Alessandro Vallesi, responsabile sicurezza del Partito democratico provinciale, si dice contrario all'ipotesi di realizzare il nuovo penitenziario a Piediripa: «È bene ricordare che la riconferma della costruzione del nuovo istituto di detenzione e recupero sociale nella città ducale era stata una conquista unitaria di tutta la politica maceratese»

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Alessandro Vallesi

 

di Laura Boccanera

«Arriva come un fulmine a ciel sereno la dichiarazione dell’avvocato Giulianelli che dalla sera alla mattina ed in modo del tutto estemporaneo senza sentire nessuno, propone di costruire l’istituto di detenzione e recupero sociale di Camerino direttamente a Macerata senza neanche uno straccio di interlocuzione con i territori gravemente colpiti dal terremoto. Una proposta da rispedire al mittente».

Bocciata senza appello dal Pd maceratese attraverso Alessandro Vallesi, il referente sicurezza e giustizia del partito provinciale, la proposta con cui Giancarlo Giulianelli garante regionale dei diritti propone la costruzione di un carcere all’avanguardia da 200 posti in un’area fra Piediripa e San Claudio da finanziarsi con i soldi del ministero per le Infrastrutture.

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Giancarlo Giulianelli

«Si “ruba” così l’istituto di detenzione e recupero sociale ad un territorio gravemente colpito dal terremoto ed in cerca di rinascita come quello camerte – prosegue Vallesi – e di conseguenza sottrae alla città dei Varano anche una parte consistente dei fondi straordinari che saranno impiegati per la ricostruzione e vincolati all’edificazione del nuovo istituto, trasportando il tutto senza colpo ferire a Macerata. Per Camerino oltre al danno di vedersi sfilare la struttura pubblica anche la beffa della sottrazione dei finanziamenti pubblici che Giulianelli vorrebbe dirottare a Macerata con la compartecipazione del sindaco Parcaroli, che guarda caso è pure presidente della Provincia e sembra abbia dato il suo assenso a questa disgraziata proposta. Dimentica Parcaroli che come Presidente della provincia ha dei doveri di equilibrio verso tutte le città maceratesi e non può correre dietro ad ogni proposta per la sua città a discapito delle altre».

Il responsabile del Pd pone anche il problema dell’opportunità del ruolo di Parcaroli e dell’equidistanza rispetto ai territori della provincia: «Sorge il dubbio che Parcaroli non abbia la “fibra” giusta per svolgere in modo sereno ed equilibrato il suo ruolo di presidente se pensa di pugnalare un territorio ferito come quello di Camerino in cerca di riscatto, per accaparrarsi l’ennesimo ente pubblico di cui Macerata non ha di certo bisogno».

«È bene ricordare che la riconferma della costruzione del nuovo istituto di detenzione e recupero sociale a Camerino era stata una conquista unitaria di tutta la politica maceratese – continua Vallesi – Tanto è vero che, nel 2012, il centrodestra sottoscrisse e votò tramite l’allora consigliere regionale Lega Mirco Carloni, l’ubicazione del nuovo istituto a Camerino in una mozione del consiglio regionale votata e firmata congiuntamente con il consigliere di centrosinistra Boris Rapa. Proprio grazie e questo fronte compatto della politica maceratese ed una mobilitazione trasversale di tutti corpi sociali del nostro territorio, dall’ordine degli avvocati di Macerata e Camerino alla stessa magistratura maceratese, il ministero della Giustizia è stato costretto a rivalutare, nell’agosto del 2021, la sua pregressa scelta di abbandonare la città di Camerino, riconfermando invece il nuovo istituto nella comunità camerte che lo accoglie da lunghi decenni e che ha maturato la giusta cultura per convivere positivamente con l’esperienza della detenzione e del recupero sociale dei detenuti».

«Tanto è vero – sottolinea ancora l’esponente dem – che il Comune di Camerino ha già pronta un’area di circa 17 ettari sita in località tra Caselle e Morro di Camerino. Oggi abbiamo un progetto pronto per un istituto di 450 posti compresa la sezione femminile con particolare attenzione per la problematica dei minori congiunti con le mamme detenute, l’area edificabile (gratis) già pronta, i finanziamenti in corso di predisposizione, la presenza della volontà trasversale di tutti i corpi sociali della Provincia. Il centrodestra dovrebbe pensare a sollecitare il suo ministro competente a dare inizio ai lavori e non invece a pensare di sottrarre questa importante opportunità per la rinascita dal terremoto all’entroterra camerte».

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