La nuova sede di Banca Macerata
di Mauro Giustozzi
La conformazione degli edifici è praticamente completata, mancano pochi ritocchi ma la gran parte del lavoro è stato effettuato, montate le grandi finestre di vetro che consentono di utilizzare la luce naturale, gli infissi sono stati sistemati ed anche gli impianti e la parte elettrica è a buon punto visto che sono state accese le luci interne nei giorni scorsi.
In particolare spiccano nella nuova sede in costruzione di Banca Macerata, in contrada Acquevive, lungo la Carrareccia, queste grandi pareti con vetrate strutturali che, oltre ad inondare di luce gli ambienti, permetteranno a chi si trova all’interno di percepire e godere del paesaggio circostante mentre a coloro che guardano dall’esterno avranno l’occasione di cogliere l’attività che vi si svolge trasmettendo così quel senso di apertura e trasparenza che è uno dei valori dell’istituto bancario.
Anche il vicino parcheggio a servizio della sede direzionale dell’istituto bancario mostra segni di lavori in corso ed in questo caso l’intervento sarà effettuato rapidamente non appena concluso quello delle strutture principali. Certamente si dovrà poi sistemare tutta l’area attigua alla sede di Banca Macerata ma questo sarà l’ultimo passaggio una volta conclusi tutti i lavori interessano edifici e nuovo parcheggio.
Di cantiere in cantiere, contemporaneamente lungo la strada Carrareccia è attivo quello della nuova rotatoria in allestimento per sostituire l’attuale incrocio che collega contrada Acquevive con la strada che conduce a Corneto. Ci sono rallentamenti talvolta con un semaforo a regolare il traffico durante i lavori in corso nel tratto stradale interessato.
La realizzazione dell’intervento edilizio dell’istituto di credito comporterà un aumento del traffico sulla strada Carrareccia.
La soluzione individuata consiste nella realizzazione di una intersezione a raso del tipo rotatoria a quattro bracci del diametro esterno pari a 36 metri.
La realizzazione della rotatoria consente l’eliminazione delle svolte a sinistra con riduzione in numero e pericolosità dei punti di conflitto oltre a costituire elemento di moderazione della velocità.
Dipenderà molto dalla conclusione dei lavori su questa rotatoria la tempistica del trasferimento di Banca Macerata nella sua nuova sede. Se non sorgeranno problemi la stima fatta dai vertici dell’istituto di credito è quella di un trasloco nella nuova sede che dovrebbe avvenire tra dicembre e gennaio. L’area disponibile su cui è stata costruita la struttura è di 15mila metri quadrati, di cui circa 2,7mila metri quadrati che sono occupati dalla nuova costruzione ed altri 5/6mila metri quadrati destinati ad un parcheggio di uso privato e pubblico.
Questo progetto è nato dall’esigenza di Banca Macerata di realizzare una nuova sede direzionale rappresentativa ed efficiente, che allo stesso tempo diventi un punto di riferimento architettonico e funzionale del territorio circostante.
La proposta dell’istituto di credito, come si può già vedere visto che il cantiere è in uno stato quasi conclusivo, risulta integrata nel contesto paesaggistico, rispettandone immagine e conformazione, ma allo stesso tempo possiede un carattere particolare e distintivo che rende l’opera un elemento unico, architettonicamente e strutturalmente rappresentativo. Modernissimo il nuovo edificio tutto acciaio, vetro e cemento armato. Il complesso edilizio perciò non utilizza forme inconsuete o materiali sfarzosi ma si configura, pur nella sua contemporaneità, con forme legate alla tradizione, all’architettura dei luoghi, con materiali semplici ma di qualità ed ecosostenibili che si integra nel paesaggio agrario della val di Chienti caratterizzato sia dalla natura che dall’opera dell’uomo.
Banca Macerata, la nuova sede illuminata da grandi vetrate L’apertura slitta all’autunno
Nell'articolo non viene raccontato che questo progetto va a riqualificare una zona del nostro territorio che da oltre un trentennio è stata abbandonata al degrado dopo il fallimento di una fabbrica che oltre a rappresentare un pericolo per le strutture pericolanti, aveva inquinato l'intera zona. Banca Macerata si è assunta l'impegno e l'onere di bonificare questo pezzo di territorio, migliorare la viabilità rendendo maggiormente fruibile un ulteriore accesso alla città di Macerata e valorizzare un'area che per chi la conosce bene sembrava il set di un film apocalittico.
Nicola Longoma per bonificare il territorio lo brutalizza a questo modo?
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….ma l’edicola della Madonnina che stava lì vicino tornerà al suo posto?
Don Camillo è Peppone trovarono una soluzione.
Bruno! Ma se ci devono fare la rotatoria! Forse la metteranno al centro?
Ci vuole uno straordinario coraggio a scrivere che la proposta dell’Istituto di credito….risulta integrata nel contesto paesaggistico rispettandone immagine e conformazione. A me sembra che la proposta dell’Istituto costituisca un vero proprio stupro all’immagine e alla conformazione del territorio. E mi fermo qui, senza commentare le vetrate con quel che si vede da dentro e da fuori.
Una cattedrale nel deserto!!
Banca Macerata ogni tanto ci ragguaglia sullo stato di avanzamento lavori della nuova direzione generale. Ora siamo alle battute finali perché si parla di trasloco
e si decantano le meraviglie del nuovo edificio.
Ricordo che si tratta di una costruzione in acciaio, cemento armato e vetro realizzata in aperta campagna in mezza al nulla, su un terreno agricolo da riciclare con una quercia secolare che non ha resistito alle ruspe.
Ma nell’articolo si dice che
“il complesso edilizio … si configura, pur nella sua contemporaneità, con forme legate alla tradizione, all’architettura dei luoghi, con materiali semplici ma di qualità ed ecosostenibili che si integra(no) nel paesaggio agrario della val di Chienti caratterizzato sia dalla natura che dall’opera dell’uomo”.
Chiaramente chi paga scrive quello che vuole ma questo mi sembra troppo !
Faccio i migliori auguri di lunga vita a Banca Macerata ma spero che i progettisti abbiano previsto un piano ‘B’ di riutilizzo della struttura che per la posizione che occupa difficilmente potrebbe accogliere un’altra struttura direzionale.
Ho qualche esperienza di vita precaria di banche essendo pensionato (non esodato) bancario che in 5 anni ha visto polverizzare due banche di una certa consistenza come Banca Marche e UBI Banca ma Banca Macerata è sicuramente migliore !
Auguri a Banca Macerata !
Noi italiani siamo un popolo di tutto fare,architetti,ingegneri,geometri,periti
agrari.Viene sistemata una zona, verrà
costruita una rotatoria,rivitalizzata una
zona altrimenti abbandonata,penso sia
una occasione unica,poi cosa non da
poco ci sarà una banca con parcheggi al
di fuori del caos della città.
Talmente si integra col paesaggio agrario e somiglia ad un tradizionale cascinale che c’andranno a far prelievi col trattore.
Finalmente un po’ di bella modernità in un contesto che sarebbe stato bucolico se non avesse rischiato il degrado ben evidenziato dall’intervento di Nicola Longo. Forse sarebbe ora di ricordarci che siamo nel 2022 e di smetterla con certa “pelosa” nostalgia che ci fa essere semplicemente retrogradi (visto che poi non siamo neanche in grado di promuovere efficacemente e stabilmente il nostro territorio…).
Piuttosto, condivido i timori espressi da Gabriele Foresi: auguriamoci e auguriamo a Banca Macerata di esserci nel tempo e con solide basi; di colossi dai piedi d’argilla (o direttamente mangiati da qualcuno) ne abbiamo visti crollare fin troppi. Spesso con ricadute postume ancor peggiori del crollo in sé.
Normalmente non replico dopo un commento ma in questo caso devo congratularmi con il signor Massimo Giorgi per la bella immagine del prelivo Bancomat col trattore data la zona.
Resta comunque da sapere se l’edificio ospiterà una filiale (non è detto, visto che si parla di direzione generale) e se questa filiale ospiterà un Bancomat cosa neanche questa automatica vista la politica di forte riduzione di questo tipo di sportelli.
Si parla pure di 5/6mila metri quadri di parcheggi privati e pubblici che significa almeno 300 piazzole per auto che farebbero comodo a Macerata città ma purtroppo sono a metà della Carrareccia …
Da ultimo qualcuno si compiace perché l’opera ha bonificato una zona in abbandono; modi per bonificare quella zona ce ne sarebbero stati molti altri, non ultimo restituirla all’uso agricolo, molto redditizio in quella zona.
E comunque, vuoi mettere l’emozione per un maceratese cliente di Banca Macerata poter dire: vado in banca; prende la macchina, fa una decina di km, trova un immenso parcheggio vuoto, nessuno in fila allo sportello …
Se è solo direzione si consigliano dirigenti con pipe di pannocchia di mais.
la pinturetta con la madonnina e la quercia secolare sono state “gentilmente” fatte sparire perche intralciavano il passaggio…benissimo… l’importante è fare bella figura!.. sempre…