Casa di riposo
nell’area del Santuario,
manifestazione davanti all’arcivescovado

MOGLIANO - Il comitato presieduto da Luciano Falconi sabato sarà a Fermo per far sentire la propria voce contraria al progetto anche alle autorità ecclesiali: «Non si devono rendere complici di questa scelta inopportuna e distruttiva». L'arcivescovo Pennacchio: «Non possiamo opporci. Invitiamo tutti a maggiore pacatezza e a ricercare il vero bene della comunità»

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L’area verde dove l’amministrazione ha intenzione di realizzare la casa di riposo

Casa di riposo nell’area verde del Santuario di Mogliano, manifestazione dei cittadini davanti all’arcivescovado di Fermo. Il comitato presieduto da Luciano Falconi che già aveva organizzato un sit-in di protesta durante l’approvazione della variante in Consiglio e che da mesi si sta battendo contro la scelta dell’amministrazione Cesetti di realizzare la nuova struttura proprio nell’area verde del santuario, sabato sarà in piazza a Fermo per sentire la propria voce anche alle autorità ecclesiali. L’obiettivo è far sì che la Chiesa non avvalli il progetto.

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L’arcivescovo Rocco Pennacchio

«Pur apprezzando la preoccupazione che ispira l’iniziativa, ritengo che le manifestazioni di piazza con il clamore mediatico che ne consegue non si addicano allo stile ecclesiale», la risposta arrivata dall‘arcivescovo Rocco Pennacchio, una volta saputo dell’imminente manifestazione.

«Sul terreno – di proprietà comunale – antistante il Santuario del Santissimo Crocifisso di Mogliano l’amministrazione comunale vorrebbe edificare una casa di riposo per anziani – continua l’arcivescovo – Poiché, secondo chi si oppone all’iniziativa, il suddetto terreno dovrebbe essere considerata area verde a disposizione del Santuario, da tempo vi sono pressioni insistenti sull’Arcidiocesi perché si opponga alla costruzione della Casa di Riposo. Nei mesi scorsi ho incontrato il Consiglio pastorale della parrocchia e del Santuario di Mogliano, l’Amministrazione comunale e, tramite l’economo diocesano, il Comitato in questione, esponendo la posizione dell’Arcidiocesi ma, a quanto pare, non è bastato a placare gli animi.  Nell’ambito di tale progetto è stata avviata la procedura preliminare all’esproprio di una striscia di terra contigua all’area interessata all’edificazione, di proprietà dell’Arcidiocesi, che si è vista quindi passiva ad un avviso di esproprio».

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Il sit-in organizzato a Mogliano dal comitato

«L’Arcidiocesi, dopo aver segnalato al Comune alcune particelle erroneamente considerate dal provvedimento – continua Pennacchio – ed avendolo invitato a considerare soluzioni alternative al progetto, è tuttavia consapevole di non poter opporsi ad un’iniziativa che rientra nelle prerogative dell’Amministrazione comunale, deputata ad operare per il bene della collettività. Sarebbe altresì del tutto singolare che la Chiesa osteggiasse la realizzazione di un’opera di rilevanza sociale come sarebbe la realizzazione di una residenza per anziani, ritenuta necessaria dall’Amministrazione Comunale. La comunità ecclesiale, pur interessandosi alla dialettica politica ed amministrativa, non dev’essere trascinata in logiche di schieramento; semmai, il suo compito è tutelare per quanto possibile il Santuario e le ragioni delle persone che lo frequentano. Proprio per questo – aldilà degli strepiti, delle pressioni e delle illazioni – l’autorità ecclesiastica sta lavorando per cercare una soluzione che assicuri al Santuario e alla comunità la fruibilità di spazi esterni adeguati alle sue attività e al contempo non precluda all’Amministrazione di realizzare, nei limiti di quanto legittimo, le proprie progettualità. Invitando tutti a maggiore pacatezza e a ricercare il vero bene della comunità, spero che questo comunicato contribuisca perlomeno a fare chiarezza sulla posizione della Chiesa che rifugge dal ricorso al clamore mediatico o ad altre vie che non le sono proprie».

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Luciano Falconi, presidente del comitato

«Noi non accettiamo questa visione dell’arcivescovo, se dichiarano di non potersi opporre evitino dal prendere momentaneamente decisioni di ogni tipo – dice il presidente del comitato Falconi –  Si rifiutino di avvallare la scelta in vista di ulteriori chiarimenti, noi andiamo a manifestare per sensibilizzare proprio su questo punto. Non si devono rendere complici di questa scelta inopportuna e distruttiva». 

 

 

 

 

 

 

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