Macerata rinforza la terapia intensiva,
«24 posti in più nelle Marche
Green pass? Limita solo la circolazione»

SANITA' - L'assessore regionale Filippo Saltamartini all'inaugurazione dei nuovi spazi di Medicina d'urgenza parla del potenziamento dei posti letto per il rischio di zona gialla, dei tre infermieri no vax sospesi dall'Area Vasta 3 (un altro operatore oggi è stato riammesso dopo essersi vaccinato), ribadisce i cambiamenti per il nuovo ospedale del capoluogo, critica la certificazione verde, invita i medici «ad utilizzare gli anticorpi monoclonali» e annuncia di aver sollecitato l'Aifa per l'acquisto della pillola per curare il Covid e annuncia la nomina del direttore del dipartimento Salute

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La benedizione dei nuovi posti letto in presenza dell’assessore regionale Filippo Saltamartini, della direttrice dell’Area vasta 3 Daniela Corsi, del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e di Emanuele Rossi, primario del pronto soccorso

 

di Monia Orazi (foto di Fabio Falcioni)

Otto nuovi posti letto di terapia intensiva per la medicina di urgenza di Macerata, sono stati inaugurati questo pomeriggio alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, della direttrice Area vasta 3 Daniela Corsi, del direttore sanitario di presidio Carlo Di Falco, del primario del pronto soccorso Emanuele Rossi, e di altri medici e dipendenti Asur. Si tratta di un investimento complessivo di 329mila euro, che permetterà di gestire, al bisogno, sino a 12 posti letto di terapia intensiva per pazienti Covid, tramite un impianto a pressione negativa che consente di isolare questa zona di 300 metri quadri dal resto del pronto soccorso, che rimarrà un percorso pulito. L’area “sporca”, separata dal resto, comprende otto posti letto di intensiva, due in una sala a pressione positiva o negativa, più ulteriori due da attivare se necessario.

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La visita della direttrice Corsi

Oggi si è registrato un boom di contagi, 301 nelle ultime 24 ore:  «circa la metà sono persone vaccinate – dice Saltamartini –  Delle 22 ricoverate oggi in terapia intensiva, 4 sono vaccinate ma presentano in contemporanea al Covid, la presenza di patologie gravi pregresse. La zona gialla è un’evenienza possibile, ma abbiamo attivato ulteriori 24 posti letto di terapia intensiva (20 a Torrette e 4 a San Benedetto). Erano 214 fino a ieri. Grazie a questo potenziamento il tasso di occupazione delle terapie intensive scende al 9,4% sotto la soglia fatidica del 10%, uno dei parametri che poteva mettere a rischio zona gialla le Marche».

Intanto si allunga il numero dei sanitari no vax sospesi dal servizio. La direttrice Daniela Corsi ieri ha firmato la determina con la quale vengono sospesi “fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al 31 dicembre 2021”, altri tre operatori sanitari. Nell’atto si specifica che “per il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione, né altro compenso o emolumento”. «Riguardo ai tre sanitari dell’Area Vasta 3 sospesi si tratta di tre infermieri –  ha detto Saltamartini rispondendo ai giornalisti – il problema è che per le persone non vaccinate non risultano posti vacanti in pianta organica, non possono essere sostituiti. Inoltre si pone il problema che la norma nazionale impedisce di superare un tetto di spesa per le assunzioni».

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La presentazione nella biblioteca dell’ospedale di Macerata

Saltamartini si è detto preoccupato, perché in vista della somministrazione della terza dose la Regione non ha ancora ricevuto indicazioni che al personale in servizio per la campagna vaccinale non sarà allungato o prorogato il contratto. Novità per la costruzione dei nuovi ospedali e per la riforma del servizio sanitario regionale, con il ritorno alle aziende sanitarie autonome provinciali, ha anticipato l’assessore regionale: «Ieri il gruppo di lavoro per la localizzazione dell’ospedale di Pesaro ha concluso il suo percorso. In tempi brevi partiremo con le progettualità, anche per l’ospedale di Macerata, per un percorso di realizzazione della struttura che avrà i posti previsti dalle dotazioni attuali. Si seguirà un iter accelerato per la progettazione dell’ospedale di Macerata, sono state scritte un sacco di paginate con gran titoli, è andata in onda la sceneggiata “voglio l’ospedale di primo livello”, ma in realtà Macerata è già un ospedale di primo livello, non perché lo dice l’assessore alla sanità, ma perché ha tutte le dotazioni. In base ai parametri del decreto Balduzzi è un dea di primo livello. Chi non ci crede si informi presso Agenas o ministero della Sanità. Nell’area individuata, oggetto della modifica del piano regolatore generale, molto stranamente non era stato posto il vincolo all’esproprio, immaginate chi fosse sindaco in quel periodo».

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Emanuele Rossi, primario del pronto soccorso

Saltamartini è tornato nel dettaglio sul precedente progetto per l’ospedale di Macerata: «Intendiamo procedere, è un impegno preso, si procederà alla revoca del project financing, che prevedeva l’impiego di un miliardo che non era nelle disponibilità della Regione Marche. È un sogno che non si realizza per l’impossibilità concreta di realizzarlo. All’impegno di un miliardo, si aggiungeva una spesa di 150 milioni che andava a remunerare il capitale con oltre il 5%, quando si possono ottenere prestiti da cassa depositi e prestiti, ad interessi molto più bassi. Di fronte ad un progetto faraonico, per cui chi ci accusa, riteneva che era la perfezione assoluta, noi replichiamo che non è vero, questo investimento non era nelle disponibilità della Regione».

Ospedale_SpaziPrtessioneNegativa_FF-5-325x217I nuovi spazi di Medicina d’Urgenza adeguati “a pressione negativa” per eventuali degenze di pazienti Covid, sono stati presentati da Daniela Corsi: «Queste camere a pressione negativa saranno un elemento fondamentale per un’eventuale accoglienza durante la pandemia o le malattie infettive. Nel mese scorso la medicina di urgenza di Civitanova è stata riconvertita in semi intensiva per il Covid, ora in caso di necessità, a Macerata avremo a disposizione allo stesso modo otto posti letto, che ci auguriamo di utilizzare per una gestione pulita. Inizieranno il 15 dicembre i lavori di completamento del pronto soccorso di Civitanova, che è la parte che ha un maggiore impatto per l’accoglienza dei pazienti esterni». Presente anche il vescovo Nazzareno Marconi ed il cappellano dell’ospedale per la benedizione.

Ospedale_SpaziPrtessioneNegativa_FF-7-325x217«Siamo vicini ai medici quindi sosteniamo questa modifica – ha detto il sindaco Parcaroli – che permette un utilizzo più funzionale del pronto soccorso, in caso di necessità». Saltamartini, dopo aver annunciato la nomina del dottor Armando Gozzi, ex medico del Milan, a nuovo direttore del Dipartimento salute ha anticipato alcuni punti sulla riforma della legge 13, quella che disegna il riassetto dell’Asur regionale: «Costituiremo aziende autonome sanitarie di livello provinciale, intendo portare all’approvazione della giunta questa delibera. Non solo ci saranno i muri dell’ospedale, ma dobbiamo lavorare sui contenuti a partire dalle macchine che servono, come la risonanza magnetica. La prossima settimana porterò gli interventi del Pnrr: costruiremo 62 case di comunità perché va rafforzato il territorio, andando ad attuare un accordo con i medici di medicina generale, per sgravare i pronto soccorso dell’affluenza enorme, dovuta alle carenze della medicina territoriale. Il governo ha accolto la nostra proposta di potenziare la remunerazione dei medici del personale di pronto soccorso, sottoposto a grande stress ed usura».

Ospedale_SpaziPrtessioneNegativa_FF-2-325x217Le sue ultime parole, Saltamartini le ha dedicate al minor numero di vaccinazioni in provincia di Macerata rispetto al resto della regione (leggi l’articolo) come anticipato nei giorni scorsi su Cronache Maceratesi: «Riguardo a Macerata come provincia dove ci sono meno vaccinati, credo che la vaccinazione sia la strada maestra per combattere il virus, tuttavia non possiamo costringere nessuno a vaccinarsi, non c’è l’obbligo di legge e non è previsto perché il trattamento sanitario obbligatorio può essere imposto solo per legge».

E come fatto nelle scorse ore dal governatore Acquaroli (leggi l’articolo) critica anche il funzionamento del green pass: «Limita solo il diritto alla circolazione», sono le parole di Saltamartini che poi ribadisce: «Ho fiducia nella scienza, nelle vaccinazioni, nella terza dose, ma sollecito anche i medici ad utilizzare gli anticorpi monoclonali ai primi sintomi per curare i pazienti, in modo da evitare l’ospedalizzazione. Abbiamo sollecitato l’Aifa per chiedere l’acquisto della pillola per curare il Covid – conclude l’assessore – la Germania ne ha già ordinate 500mila dosi. Non ci dimentichiamo delle altre patologie, ci sono lunghe liste di attesa da smaltire».

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Covid, boom di nuovi contagi: sono 301 nelle ultime 24 ore «Il green pass non funziona, i vaccini sì»



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