Carlo e Iralba a Sant’Angelo in Pontano
«Vi porterò sempre più in alto, fino ai Monti Azzurri»: è questa la promessa di MaMa che, come sempre, riuscirà ancora una volta a sorprendere Carlo e Iralba, portandoli alla scoperta della Marca Maceratese. A Sant’Angelo in Pontano si lasceranno catturare da bellissimi scorci e dalle tante tentazioni per il gusto. Sarà la “mitica” Duilia, storica ristoratrice, a svelare la ricetta dei Vincisgrassi. Poi la visita all’azienda agricola “Il Salto” dove i nostri protagonisti saranno chiamati al duro lavoro dei campi ma sarà solo una parentesi perché poi li aspetta il meritato relax. Si rifugeranno a San Ginesio nel centro Wabi Sabi Culture, nel giardino zen e nella magica atmosfera giapponese per poi trasferirsi alle Terme di Sarnano. D’obbligo la visita alle Cascatelle.
COS’E’ MAMA – “MaMa” è la Marca Maceratese. È prima di tutto un territorio bellissimo, che va dal Mar Adriatico ai Monti Sibillini, verde e azzurro, giallo dei campi di grano e girasoli, rosso dei borghi che si accende alla luce dei tramonti. Paesaggi incantevoli ricchi d’arte e di storia, gente operosa che coltiva i campi come giardini e crea imprese d’ingegno e inventiva. Ed è la rete di tutti i Comuni della provincia di Macerata, un progetto straordinario che parte dal basso. «Subito dopo il sisma del 2016 – si legge nella presentazione – preoccupati ma non vinti, ci siamo messi insieme, al di là dei colori politici ma con una grande visione politica, e abbiamo firmato un patto per la valorizzazione e la promozione del nostro patrimonio d’arte e di paesaggi. MaMa per noi è un’infrastruttura della ricostruzione. Per tutti è un territorio da scoprire, un viaggio nell’Italia dei Comuni, una comunità da amare».
Sito Internet: https://www.marcamaceratese.info/
Mama su Facebook: https://www.facebook.com/MaMaMarcaMaceratese
Mama su Instagram: https://www.instagram.com/mama_marcamaceratese/
(foto e video di Federico De Marco)
Duilia intervistata da Carlo e Iralba
In viaggio con Mama: in basso da sinistra Federico De Marco, Carlo e Iralba, Francesca Marchetti e in alto Alessandra Pierini
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Filmato semplice e immediato. D’altra parte la bellezza dei luoghi nostri e della nostra Storia non ha bisogno di effetti speciali, dato che la nostra terra è già un “effetto speciale”. La simpatia dei due giovani accompagnatori si innesta nell’ambiente in piena affinità…
Direte: a cosa serve? Serve, serve… Io, certi luoghi e certe attività, non li avevo mai visti prima.
Ad esempio, Sant’Angelo in Pontano mi è apparso in tutto il suo splendore. Un tempo si chiamava, se non vado errato, Ponticonis, ed era carolingia. Ci abitava Pipino il Breve, padre di Carlo Magno.
Ogni paesello, ogni borgo, ha qualcosa di unico, di diverso dagli altri.
Turismo, ragazzi, turismo. E ritorno alla Natura con i suoi buoni frutti sani per alimentarci e alimentare i turisti.
Tanto per dire: sabato sono stato a Serrapetrona con Elisabeth de Moreau d’Andoy, discendente da Carlo Magno, che, distro le scoperte del prof. Giovanni Carnevale e con sue nuove aggiunte ha scritto un libro in francese, tradotto poi in italiano, inglese e tedesco. Adesso, grazie a lei ed alla dott. tedesca Angela Schulze Raestrup, le scperte di Carnevale viaggiono per l’Europa e i paesi anglosassoni. Sta per essere pubblicato il libro di Elisabeth in olandese.
Adesso, con la direzione di Elisabth, faccio filmati in tre lingue, con cui parliamo della storia carolingia nella nostra zona, illustrando i vari luoghi; filmato da postare poi su youtube.
Ebbene, bellezza della natura inserita in un luogo magico come Sassoferrato, cosa abbiamo filmato? Nell’abbazia di Santa Croce dei Conti (i Conti Atto erano signori borgognoni del luogo, uniti a Carlo Magno da vincoli matrimoniali) abbiamo – in questa abbazia – trovato in un capitello – e filmato – la storia di Carlo Martello, nonno di Carlo Magno, passato alla Storia come un grande condottiero carolingio, che gasava le sue truppe Franche esibendo il suo pene enorme: un simbolo di grande forza fisica. Infatti, Carlo Martello a nove anni ammazzò un orso a martellate. Questa storia è impressa in un capitello che Elisabeth ha scoperto come rappresentantazione di Carlo Martello, appunto.
Adesso la “verità” verrà propagandata al mondo tramite youtube. Soprattutto Carlo Martello deve essere stato proprio in questo luogo, se ha fatto raccontare la sua storia in un capitello.
Faremo in modo che la “cosa”, pure quella del “priapismo”, attiri turisti a Serrapetrona e nelle sue significative zone carolinge, come la chiesa di Genga. Altro che “romanico”….