Green pass valido
di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Né vaccino né tamponi, e un dipendente della Eurosuole decide di licenziarsi per “essere libero”. Il caso è estremo, ma probabilmente non è l’unico in Italia dove da questa mattina è diventato obbligatorio il possesso del green pass nei luoghi di lavoro e negli enti pubblici. Buona la prima negli uffici e nelle fabbriche dove si è tenuta la prova generale per l’introduzione del pass verde vaccinale (o con tampone valido) obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati. File davanti alle farmacie per effettuare e prenotare i tamponi per tutta la settimana. Chiusura simbolica della pasticceria Mercì che solidarizza con i lavoratori e che oggi in segno di protesta ha tenuto la serranda abbassata.
Controllo Green pass in comune a Civitanova
Abbiamo fatto un giro a Palazzo Sforza e alla Eurosuole per capire come l’ente pubblico e come una grossa azienda si sono organizzati per i controlli. Anche perché in caso di verifiche la sanzione è salata: Il lavoratore che non ha il green pass e accede ai luoghi di lavoro rischia una multa da 600 a 1.500 euro oltre alle sanzioni disciplinari e alla mancata retribuzione. Il datore di lavoro che non controlla i green pass rischia invece una sanzione da 400 a 1.000 euro. Seppur con i dubbi del caso per le interpretazioni della normativa che questa mattina ancora non era stata pubblicata in Gazzetta ufficiale e per alcuni casi di dubbia procedura come per chi ha ottenuto un’esenzione per motivi di salute e che non ha ancora il qrcode da mostrare, quasi ovunque tutto si è svolto senza particolari intoppi. A Palazzo Sforza garante di tutto il procedimento è il segretario generale che è tenuto al controllo anche delle figure apicali dirigenziali che a loro volta devono sottoporre a verifica con la App almeno il 20% del personale a rotazione tutti i giorni garantendo che tutti vengano controllati. L’Ente non può però né tenere memoria della lista delle persone controllate, né di eventuali date di scadenza del pass. Oltretutto l’applicazione fornisce solo informazioni riguardo il possesso o meno del green pass senza che indichi se è dovuto alla vaccinazione o al tampone. Sono sottoposti al controllo tutti i dipendenti e anche le figure politiche e amministrative o chi si trova all’interno del Comune per qualsiasi motivo (ad esempio i giornalisti) ad eccezione degli utenti che accedono ai servizi. Anche il sindaco Fabrizio Ciarapica e i consiglieri Paolo Nori e Piero Croia hanno esibito il “QR Code” al funzionario Roberta Bertolini, addetta al controllo del settore gabinetto del Sindaco. Tutti i dipendenti controllati questa mattina erano in possesso del certificato verde e le operazioni si sono svolte senza intoppi. Nessuno è stato trovato con posizioni irregolari.
Verifica del Green pass alla Eurosuole
Più varia la situazione all’interno della ditta Eurosuole che conta 285 dipendenti, oltre alle 45 unità di personale della Goldenplast di Potenza Picena. Qui i controlli sono a tappeto al 100% ogni giorno grazie alla riorganizzazione degli accessi. Mentre prima aree diverse dell’azienda avevano ingressi diversi, ora è stato tutto centralizzato così da consentire alla vigilanza di verificare temperatura e possesso del green pass: «è andato tutto bene – ha dichiarato soddisfatto Germano Ercoli – temevo qualche protesta e invece non ci sono state, nessun intoppo neanche nella gestione del personale quindi. Dal controllo sono emerse 3 irregolarità, ma erano dovute al fatto che non avevano scaricato correttamente il green pass per cui la app non lo leggeva.
Ma c’è stato anche chi invece ha deciso di licenziarsi perché non voleva né sottoporsi alla vaccinazione né ai tamponi. Era un ragazzo che lavorava con noi da un anno e non volendosi adeguare si è licenziato. Ci è capitato anche ad un colloquio per nuove assunzioni, ma la risorsa non aveva né vaccino né voleva sottoporsi ai tamponi per cui non è stato possibile assumerlo». Impennate nel frattempo le richieste nelle farmacie della città. File importanti nelle farmacie private e in quelle comunali che in vista dell’introduzione del green pass hanno calmierato i prezzi portando a 10 euro il costo del tampone per i maggiorenni e a 4 euro per chi ha da 12 a 18 anni. «Negli ultimi 4 o 5 giorni c’è stata un’impennata – conferma Massimo Belvederesi presidente Atac la società partecipata che gestisce anche le farmacie comunali – in questi giorni le farmacie comunali 1 e 3 che effettuano i tamponi lavorano fino a sera sia con prenotazione che senza.
La fila questa mattina alla farmacia comunale numero 3
La media di circa 60 tamponi al giorno per farmacia e ci hanno contattato anche parecchie aziende per chiedere di poter fare delle convenzioni per i loro lavoratori. Stiamo valutando in questi giorni che formula adottare. Al momento non ci sono problemi per la fornitura dei tamponi». Tra le preoccupazioni di chi si sottopone al tampone e che deve fare dunque almeno due tamponi a settimana in caso di una giornata lavorativa di 5 giorni c’è anche quella di non riuscire ad effettuare il tampone e ottenere il green pass in tempo utile proprio per le lunghe attese nelle farmacie.
Gesto simbolico con una chiusura di protesta alla pasticceria Mercì di Civitanova che ha affisso un cartello in cui informa la clientela che «nel rispetto della libertà di scelta di ogni lavoratore di essere in possesso o meno del certificato verde la pasticceria Mercì osserverà nel giorno 15 ottobre una chiusura solidale della propria attività». Il titolare Alfredo Croceri è stato uno dei primi a protestare già un anno fa con la manifestazione in piazza a Civitanova e con il gruppo “Ora basta” per le disposizioni dell’epoca che prevedevano per il contenimento della pandemia la chiusura alle ore 18 di bar ristoranti e attività di somministrazione cibi.
Il cartello affisso alla vetrina della pasticceria Mercì
L’apposizione dell’informativa sul portone di Palazzo Sforza
Ancora controlli a Palazzo Sforza
Il sindaco Fabrizio Ciarapica al controllo del Green pass
Termoscanner dalla Eurosuole
La farmacia comunale 3 alle prese coi tamponi
Un posto un più da eurosuole
Pazienza per uno licenziato c'è la fila di disoccupati, e se la pasticceria é chiusa andremo da un'altra parte, magari dove ci sono dipendenti vaccinati che preparano i dolci
All'Eurosuole si è liberato un posto per qualcuno che ne ha veramente bisogno. Che la pasticceria rimane chiusa sinceramente è una perdita per loro certamente non per le persone che possono benissimo rivolgersi altrove.
Prima ,manifestazione" ioapro " quando si doveva stare chiusi , adesso che si può stare aperti si chiude.
Buono a sapersi: pasticceria da evitare con cura in futuro!
Nel 1800: 《nel 2021 le auto voleranno》 2021: 《mi licenzio per essere libero》
Si vede che non aveva bisogno di lavorare..
Ma che delusione la Pasticceria!
Però qnd due anni fa aveva chiuso tutto li eravate disperati...la coerenza
A citano' li vecchi de na orda dicia na recchia sorda secca condo lingue
Chiudono per protestare ce ne faremo una ragione
Dopo lamentatevi che nn avete i soldiiiiiii
Che ansia ragazzi nn se ne può più
Ce ne faremo una ragione.
si è organizzato alla perfezione
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Ognuno può pensarla come vuole, ma questa storia dei no green pass è assurda e provo per loro compassione e nello stesso tempo rabbia, perchè sarà per merito di chi si vaccina che anche loro usciranno da questo terribile periodo e vigliaccamente, perchè non hanno voluto correre quell’infinitesimale rischio che il vaccino faccia loro male. certo noi abbiamo rischiato anche per loro. Quindi come la varzelleta dei ladri di galline che uno dice all’altro ” vai avanti tu che a me viene da ride ”.
ammo ce vado a chiede lavoro!!
… a quello che si è licenziato daranno un Nobel per la demenza
Si devono fare controlli su chiunque dove e quando ci possa essere la possibilità di contagiare o di essere contagiati, anche in famiglia. Carceri, pubblica amministrazione, tra fidanzati, in automobile tipo controllo alcolometrico ecc. ecc. Dal commercialista e simili. Naturalmente resta il non obbligo di vaccinarsi che deve essere sacro. Ma i controlli devono superare qualsiasi fantasia, sul treno ecc., sul moscone se in due e con l’accortezza di plastificare il green pass, e in ogni natante in acque territoriali e via così. Naturalmente resta sempre la libertà di non vaccinarsi, simbolo di libertà, quella tanto urlata e mancante ai soliti manifestanti, un po’ confusi sul significato e l’uso della parola. La prima volta multare, raddoppiare la seconda e siccome non è detto che poi si paghi, alla terza, ma alla seconda che è meglio, arresto domiciliare con braccialetto se naturalmente i conviventi sono vaccinati e d’accordo sennò isolamento secondo quello che un nuovo Dpcm configurerà. Insomma, no vax, no green pass, specialmente in gruppo, sono una ghiotta occasione per fare cassa, dove anche se fossero in diecimila, con l’uso di tutte le forze dell’ordine, a Gaeta se non sono vaccinati, militari compresi, devono essere multati e informati sulla possibilità di essere isolati alla seconda magari anche murati così finiscono di rompere i minghioni una volta per tutte come “attenti a quei Due” che dovrebbero essere imbavagliati fino a fine pandemia così si riposano il cervello e non dicono o stimolano slogan tipo dittatura sanitaria che già era una boiata ma addirittura siamo arrivati alla “ strategia della tensione”. Questi due di cui uno è un noto virologo che aveva dichiarato sconfitto il virus l’anno scorso chiedendo a gran stupidità l’apertura di tutto al 14 febbraio, seguita poi in maniera subdola dall’altra statista, hanno capito che più dicono fesserie , l’importante è saperle dire ( adesso Salvini ha perso questa caratteristica con il divorzio dal suo public relation un po’ vizioso, un po’ drogato che gli suggeriva di chiudere i negozi che vendevano droga non drogata e come suonare i campanelli magari del pusher dove si serviva il vizioso). Essi fanno breccia nelle generazioni più anziane e nella popolazione maschile giovanile che più è arrogante e violenta meglio è, con livelli di istruzione più bassi e in generale connotati da atteggiamenti tradizionalisti, che si oppongono ai valori progressisti per quanto concerne la sessualità, la religione, il multiculturalismo, il cosmopolitismo e la tolleranza rispetto agli stranieri.
Aggiungo per quanti avessero dubbi e non, visto che da una parte non li cambierebbero manco a cannonate , un piccolo sondaggio, come ce ne sono tanti, da prendere con le molle sì ma come dargli torto però?
Green Pass: Prove tecniche di controllo sovranista in difesa del continuo abbassamento intellettivo.
Favorevoli all’obbligo del Green Pass per i lavoratori:
Pd 95%, Fi 86%, 5stelle 80%, Lega 58%, FdI 41%
Riescono gli elettori di destra a mantenere il basso quoziente di irrazionalità anche al di là di interferenze propagandiste di pessima qualità.
Peccato che non sempre a chi sputa per aria gli ricasca sopra!
Armand de Châteauneuf-du-pape Rouge
Se poi vogliamo dirla tutta, sembra che i tamponi quarantottisti siano validi solo otto ore.
E di pasticcerie a citanò ce ne sono parecchie…
un no vax si è licenziato!!non problem. invio il mio curriculum….