«Se a livello nazionale gli ultimi numeri diffusi dall’Istat sul mercato del lavoro non sono incoraggianti, dopo 5 mesi di crescita a luglio sono stati 23mila gli occupati in meno, c’è chi vorrebbe assumere ma fatica a trovare le figure professionali necessarie alla propria attività». Secondo l’indagine condotta dalla Cna «più del 50% delle piccole imprese sarebbe intenzionata ad aumentare il numero di personale nei prossimi sei mesi ma la stragrande maggioranza, addirittura il 79%, non riuscirebbe a trovare candidati idonee alle mansioni richieste». Maurizio Tritarelli, presidente Cna Macerata: «La buona notizia è che sono tante le micro imprese italiane intenzionate ad assumere personale nel prossimo periodo. Quella cattiva è rappresentata dalle difficoltà nel reperire le figure professionali necessarie». «Le micro imprese ancora una volta hanno retto ma adesso che pensano al rilancio s’imbattono in difficoltà principalmente burocratiche – commenta Tritarelli – non riescono a trovare personale qualificato e il ricorso ai centri per l’impiego è quasi inesistente». «È necessario – secondo il presidente Cna – riorganizzare le strutture dedicate al collocamento e adattare i percorsi formativi alle esigenze del sistema produttivo, soprattutto di artigiani e piccole imprese. Come Cna Macerata stiamo organizzando insieme ad alcune scuole secondarie del territorio e alle università dei corsi formativi tenuti dagli stessi artigiani in modo di far incontrare domanda ed offerta e permettere che si conoscano sul campo». Il Presidente Cna commenta gli ultimi dati diffusi da Unioncamere: «In questo trimestre (agosto – ottobre 2021) nella nostra provincia si prevedono ben 6.710 entrate nel mondo del lavoro, +165% rispetto allo stesso periodo del 2019 (pre-pandemia). Questi ingressi saranno per l’84,6% come personale dipendente, per il 9,4% lavori somministrati, per un 3,6% collaboratori. Il 56% sarà inserito nella produzione di beni e servizi». Questo è ciò che potrebbe accadere qualora domanda e offerta di lavoro coincidano ma purtroppo ciò non si sta verificando: «Le aree tecniche e della progettazione – prosegue Tritarelli – sono quelle con la difficoltà maggiore di reperimento, con ben il 55,8% delle risorse umane necessarie, corrispondente a 170 figure, che sono di difficile reperimento». Con orgoglio il presidente dell’Associazione maceratese saluta e certifica il successo dei piccoli imprenditori locali: «Saranno le piccole imprese maceratesi con meno di 50 addetti ad assumerne il maggior numero; ne cercano 5.380 unità, corrispondente al 78% del totale». Questi i settori maggiormente interessati: 1.520 sono richiesti nel settore turistico-ricettivo (alloggio, ristorazione e servizi turistici in generale), 800 impiegati nel settore dei servizi alle persone, 700 nel commercio e 520 nelle macro settore delle costruzioni. Queste, invece, le professioni ricercate dalle imprese: 440 unità (36%) operai specializzati e conduttori impianti; 410 unità in professioni commerciali e dei servizi (33%); 160 profili generici (13%); 150 dirigenti, specialisti e tecnici (12%); 70 gli impiegati (6%).
Cercasi Ferrari al prezzo di una punto del'86 ......
Maurizio Tritarelli , ti taggo perché è importante discutere con proposte e criteri interessanti...e tra i commenti sopra, qualcuno ne fa cenno. Innanzitutto i numeri vanno trattati con attenzione, magari in una intervista, chi poi scrive, tende a spiegare male. Se in provincia di Macerata la PMI cerca ora 5800 figure professionali, qualcosa non torna. Inoltre leggo 1500 nel settore ristorazione e turismo. Poi, per quanto riguarda le figure tecniche, immagino che ci siano delle difficoltà anche perché oggi, buona parte dei giovani hanno assistito all'impoverimento culturale di chi avrebbe dovuto rinforzare gli Istituti Tecnici e i Professionali o Industriali, non farli diventare corsi di studio di serie B...come hanno fatto i media negli ultimi 5 anni per favorire i licei. Infine, farei una veloce verifica sulla questione dell'auto imprenditoria (appunto, il settore principale di interesse della CNA). Oggi le banche stanno falciando (nel vero senso della parola) le gambe a chi ci vuol provare e non tanto per l'accesso al credito, ormai una chimera, piuttosto per aprire semplicemente un conto corrente (indispensabile) anche per chi ha CRIF a posto. Secondo me stiamo vivendo un momento molto pericoloso per l'economia delle microimprese. Chi opera istituzionalmente dovrebbe intervenire altrimenti si vanificano gli aiuti comunitari per le nuove imprese e per le giovani.
Mah ...se aspettano lo sblocco dei licenziamenti????
Presidente metta online le aziende che cercano personale qualificato e non. Per una volta si sostituisca agli uffici di collocamento. Provi!!!!!
Anche la scuola non aiuta. Mio figlio ha fatto l' IPSIA con indirizzo termoidraulica. Mai visto una caldaia e, peggio ancora, gli hanno insegnato meccanica lavorando su un motore di una Alfasud. Quindi ha un diploma che non gli serve ad un cavolo.
Purtroppo il nostro sistema scolastico su alcune cose è rimasto indietro, ma soprattutto oggi si ha bisogno di figure professionali più specializzate rispetto a un tempo, quindi o si da modo alle persone di fare formazione o siamo da capo. Per favore basta con sta storia del "Ci vogliono schiavi" contro il partito del "I giovani non hanno voglia di lavorare", le aziende non sono Onlus, devono fatturare e quindi le loro scelte saranno ponderate sulla situazione che affrontano. Poi ovvio ci sono anche tra gli imprenditori i pezzenti che ti sfruttano ma questo è un'altro discorso.
Intanto inizierei a rinnovare il modo in cui si fa impresa nelle Marche e nel resto d'Italia: con una mentalità vecchia, molte figure professionali nuove non vengono capite e valorizzate! Non viene capito il valore aggiunto che può portare una persona preparata, che viene spesso valutata come una minaccia..I laureati costano e per questo non vengono assunti e compensati a dovere..e se scarseggia l'offerta, non è sicuramente per mancanza di candidati! Il reddito di cittadinanza non è il problema, ma lo è la vecchia imprenditoria. Senza parlare del fatto che si vuole assumere gente senza mai fornire formazione e corsi di aggiornamento..si danno le persone in pasto alle agenzie interinali che fanno contratti anche per singole giornate..Aumentare l'affidabilità e la meritocrazia delle aziende non sarebbe nemmeno male per l'incremento delle assunzioni
Presidente, secondo te di chi è la colpa,? Poi ,io sono un artigiano edile, con 30 anni di partita IVA, quasi 31,e tra l'altro prossimo anche alla pensione, però avendo un eta, di 56 anni, non sentendomi vecchio, ma siete voi che mi costringere, ad smettere, perché non fate altro che rompere i coglioni, insieme alla cassa edile, altro ente di parassiti, che si creano lo stipendio, con detrarre una percentuale ai lavoratori, questo perché la cassa edile essendo un ente che non ha reddito, e allo stesso tempo rompe anche i coglioni, inventandosi, il durc di congruità, giustificandosi, per combattere il lavoro nero, allora mi domando? Ma gli ispettori che cazzo fanno, in sostanza noi imprenditori dobbiamo fare prevenzione per loro, io dico! Se ce il lavoro nero, andateci voi a cercarli, perché devi complicare la vita anche alle persone oneste..non vi siete accorti che avete rotto i coglioni, voi siete fortunati, perché gli italiani, a queste cose, piace brontolare, solo al bar, però per il vaccino scendono in piazza, e parlano di dittatura, pensate un po' come sono messi gli italiani!
Retribuzione equa prima di tutto e poi si trova gente volenterosa e capace. Ma finché le retribuzioni sono così scarse è difficile invogliare i giovani.
Che profilo cerca ? Greco? Naso all'insù?
28 anni di esperienza come fresatore meccanico su CNC con mezz'ora di straordinario al giorno 1500 euro al mese...
A me sembra una frase fatta questa che non si trovano persone adatte a ricoprire dei ruoli . Il mondo del lavoro di oggi va in cerca ( dei pelati ricci che se sono pelati non possono essere ricci.) dei dipendenti che siano qualificati , che parlano 4 lingue , che abbiano 2 lauree e 3 master per poi metterli a fare il magazziniere. Una volta le persone si creava all'interno dell'azienda e gli si imparava nel modo di come vuole l'azienda , perché anche se la mansione è la stessa ma da un azienda ad un altra il sistema è diverso.
molte aziende non spendono per la formazione dei ragazzi,non capiscono che ne avranno un valore aggiunto
Assolutamente non vero io sto mandando curriculum a tutti e il 90 % neanche risponde quali sono queste aziende che cercano personale in modo che si possano contattare ?????
Forse nel passato le associazioni di categoria dovevano essere più attente insieme a presunti imprenditori visionari a non delocalizzare in maniera selvaggia le mansioni più importanti per avidità. Per creare nuove competenze è inutile spendere in corsi regionali dove le percentuali di formati è irrilevante.Per attrarre i giovani bisogna motivarli economicamente attraverso il cuneo fiscale e la visione che imparando un mestiere guadagnerà più di un semplice collaboratore.
Come no E intanto questa gente poco professionale e poco referenziata vieni Assunta all'estero con stipendi veramente importante ma che buffoni
beh,se continuano a cercare ragazzi di 25 anni ,con pluriennale esperienza dediti al sacrificio e flessibilità in tutto,per un contratto a termine o da apprendista da 8 ore lavorative giornaliere ma effettive 10,ci può stare che facciano fatica.
Ma perché non dite dove pubblicano le offerte, anziché rimanere sempre così generici?!?
Che "impresa" soddisfare i bisogni dell'esigente impresa....
Se li assumono come "stagisti" a lavorare anche a zero euro è logico che non trovano nessuno!
Pretendono troppo dovrebbero accontentarsi e se c'è bisogno formare in azienda
Cambiate legge x un ritorno del passato.....non si può imparare un mestiere dopo una certa età
Sicuramente non è facile trovare del personale adeguato, poiché i requisiti che chiedono certe aziende: Competenze, disponibilità, spirito di sacrificio e zero pretese in poche parole.....SCHIAVO.
Certamente li vogliono giovani e con esperienza e pagarli una miseria. Dopo sono sempre i giovani che non hanno voglia di lavorare
Bisognerà ricordare,a chi assume.METTERE MONETA E VEDERE CAMMELLO.ecc.
Provare ad aumentare gli stipendi? Nelle altre nazioni funziona.
Ad 8 lorde all'ora ( nette 5 ). Diciamola completa la notizia, grazie.
Perché tanti non hanno neanche voglia di lavorare e il reddito di cittadinanza a fatto il resto...
Questi forse non ricordano quando noi andavamo a lavorare per imparare un mestiere a 16 anni e ci dava 1000 lire al giorno eravamo. APPRENDISTI questi imprenditori cercano laureati ,con esperienza,,non vogliono perdere tempo a imparare il lavoro, e Altro...
Non si investe piu sulle professioni
Assumeteli e formatesi, non è difficile, però volete l esperienza e pagarla poco.
Simpaticoni ma perché non investite nei corsi di formazione ?
Basterebbe vedere che contratti e paghe propongono..
Finché c'è il reddito di cittadinanza chi ce va a lavorare?
Ci vuole la voglia di lavorare !! Puoi avere tutte le competenze che vuoi ma se non hai voglia non vai da nessuna parte
Eccerto.....volete mettere apprendisti cn esperienza nel settore.....giusto pure x pagare meno tasse!!! Dove è finita,la gavetta x far crescere i propri operai????
Il.personale si crea all'interno delle aziende ma ha un costo .
È che le aziende voglino tutto a pappa pronta!
Il messaggio che lo stato invia tutti i giorni è non lavorare
Si assume e di firma all'interno della ditta.
Perché non parlare di formazione?
Basta pagare e non fare un contratto umiliante...
Se li formate li trovate
Effettivamente gli schiavi mancano
Per "profili necessari" intendete "schiavi"?
Le paghe, caro Maurizio Tritarelli. Bisogna vedere quelle.
ma non dite cazzate che cercate gente giovane sotto i 30 anni da inserire come tirocinante in azienda.
Basta pagare il giusto e non schiavizzare il personale .QUEL TEMPO CIOÈ IL TEMPO DEGLI SCHIAVI E FINITO DA TEMPO MI PARE O SBAGLIO
Pagateli in maniera equa e non con salari da fame
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Leggendo l’intervista al presidente della CNA MACERATA e gli ultimi dell’ISTAT che dichiara a luglio 2021 una disoccupazione generale in Italia al 9,3% peggior dato a livello europeo dopo GRECIA e SPAGNA e stessa posizione per la disoccupazione giovanile fra i 15 ed i 24 anni addirittura del 27,7% ed anche i numerosi percettori del reddito di cittadinanza, trovo paradossale che non si riescano a soddisfare la copertura dei profili maggiormente richiesti dalle imprese, oltretutto più facili e numerosi a differenza degli specializzati come:
n.1.520 settore turistico-ricettivo e gli 800 dei servizi alle persone…..
Se fra questi due settori la richiesta non soddisfatta supera i 2.300 posti e contemporaneamente quasi 1 giovane su 3 è dichiarato disoccupato, allora deduco che almeno una parte non vuole lavorare….
Prendono già il reddito di cittadinanza e arrotondano con altri lavoretti.
Perché andare a lavorare 10 ore al giorno in fabbrica per guadagnare la stessa cifra?
principi quale sarebbe lo stipendio presunto tra lavoretti e reddito di cittadinanza ? perche con dieci ore giornaliere un imprendtore onesto non credo che avrebbe problemi di manodopera …certo ” onesto ” è una parola grossa….
Le aziende pretendono un lavoratore “superqualificato”, max 29 così gli si fa un contratto da tirocinante, coscienzioso, onesto, retto, che faccia pure gli straordinari non pagati, e che lo possano pagare massimo 1200€/mese…..ma con quella cifra oggi ci si campa maluccio…dalle nostre parti gli imprenditori vanno in giro con il Porsche Cayenne ma ai dipendenti acqua e pane…c’è qualcosa che va un pò ridimensionato….
Interessante che come si nominano gli imprenditori che pagano stipendi da fame i commenti ricevino tutti pollici giù….coda di paglia? ahahaha…
La questione è complessa e non si fa molta strada puntando sopra un unico aspetto.Credo che il primo nodo sia a nuova dimensione del mercato globalizzato,che comporta una lunga serie di nuovi problemi,economici e tecnici,quali la concorrenza,le specializzazioni e le innovazioni.
Il nostro tessuto produttivo,imperniato sulla piccola impresa,in gran parte non mi pare abbia saputo affrontare adeguatamente queste problematiche.La redditività ovviamente ne ha risentito con conseguenze sui profitti e sui salari e da questo emerge un’altra complicazione che spiega la situazione denunciata dalla CNA : il senso della misura di tutti,sopraffatta dall’insaziabilità.E’ arrivato il momento di rivedere a fondo tanti schemi con un occhio anche alla questione ambientale.
@Giovanni Bonfili hai centrato un pò il problema….non si trovano profili specializzati, e se si trovano non vogliono stipendiucci di primo pelo. Io lavoro in un settore abbastanza strategico per il futuro, le rinnovabili su larga scala, ma se volevo uno stipendio all’altezza della mia preparazione tecnica avrei dovuto abbandonare il territorio. Ho tenuto duro per parecchio tempo, forse troppo..chi lo sa, poi alla fine ho ceduto e me ne sono andato al Nord se volevo gettare le basi per un futuro personale. E’ vero che se tutti facessero come me la nostra regione si impoverirebbe di know-how…ma per rimanere noi lavoratori abbiamo bisogno di aziende che abbiano una visione del futuro ed investano sui dipendenti.
Buongiorno, Il Presidente Tritarelli rappresenta la realtà dell’artigianato e della piccola impresa . Conosce perfettamente insieme ai suoi collaboratori la situazione del mercati del lavoro, ed anche io la conosco come imprenditore.
I collaboratori all’interno dell’azienda sono il bene più prezioso.
Penso che alcuni commenti fatti non conoscano minimamente la realtà delle aziende .Buon lavoro a tutti
Bisogna fare una breve escursione sulle cause per cui c’è questa difficoltà nel trovare. La prima e forse più importante la vedo di carattere psicologico che si potrebbe riassumere così” Voglia de fatigà sardeme addosso, fatiga tu per me che io non posso”. Poi importante anche la causa sociologica, perché agli italiani che non vogliono più fare ceri lavori si uniscono anche lavoratori stranieri che in altri campi, non ci sono solo quelli artigianali ma pure quelli a raso terra, abbiamo visto o perlomeno hanno raccontato che ci sia stata quest’anno una certa difficoltà a trovare schiene da spezzare per la raccolta dei pomodori con stipendi poi più bassi di quelli in articolo ed addirittura ancor più mobili visto che non verrbbero “magnanimamente” distribuiti per almeno sei mesi continuativi . Il terzo è di certo di carattere formativo. Da quel che mi pare di capire la ricerca di manodopera già adoperata, per i vari servizi richiesti e per cui sarebbe sufficiente solamente la voglia di farli va a sbattere fortemente con il basso reddito che seppur per pochi mesi si otterrebbe. Mettiamone un quarto, puramente economico. Fino a che nelle classi più abbienti, quelle che non prendono il reddito di cittadinanza ma dove si riesce ancora a vivere egregiamente arrangiandosi tra pensioni dei nonni e paghette settimanali anche fino a 40/50 anni , si manifesta chiaramente il non bisogno di fare niente visto anche che una certa dose di ore giornaliere devono essere usate per permettere il recupero fisico per poter continuare tranquillamente a vivere una gioventù che prima che se ne va è meglio godersela. La quinta? Non c’è! A meno che…. non si voglia insinuare che stavolta il CNA che si occupa delle imprese artigianali che da millenni sento dire che sono l’ossatura economica italiana è riuscita ad abbassarsi agli stessi livelli di una qualsiasi associazione di industriali a cui cercano e ben riuscendoci riescono ad assomigliare. C’è una cosa che non riesco a capire: va bene che lo sento in televisione ma il Pil credo, stia aumentando stratosfericamente, si aspetta di continuare la già massiccia orda di assunzione che parla di nuove super migliaia di nuove entrate e come mai qui c’è tutto questo problema? Che mi sfugge? Ah mi sfuggiva una chicca. La promessa solenne che se ci si dimostra all’altezza del lavoro svolto, si verrà assunti a tempo indeterminato. Qualche volta il codice penale dovrebbe essere arricchito anche di reati che riguardano le prese per i fondelli che purtroppo non si possono risolvere con approcci diversi.
Sarebbe il caso, forse, che i nostri imprenditori si decidessero ad investire sulla formazione professionale di candidati alle mansioni di cui hanno bisogno, meglio se con promessa di assunzione dei migliori a fine corso. Uno che non ha esperienza come fa a farsela, se non viene mai messo in condizione di imparare?
Poi c’è anche l’altra faccia della medaglia, tipicamente nostrana: si richiede un lavoro di massima professionalità. Poi quando arriva il momento di pagarlo, “simo amici”…
il signor orlandani ha interpretato in pieno il mio pensiero….altro che reddito di cittadinanza….
Gli imprenditori sono troppo avanti rispetto ai comuni mortali.
sig presidente della CNA se non ricorda le parole dell’allora presidente del Consiglio Romano Prodi gliele ricordo io …le piccole imprese dovranno sparire perché non hanno motivo d’esistere sul mercato globale, ora lei fa i complimenti alle piccole imprese….alle piccole imprese non deve fare i complimenti gli deve dare un premio Nobel.
si gli imprenditori sono talmente avanti rispetto ai comuni mortali che ormai il cayenne lo lasceranno guidare anche al prestanome a cui lo hanno intestato…sporadicamente e su richiesta però….