di Laura Boccanera (Foto e video di Federico De Marco)
Si getta in acqua per sfuggire alla polizia: scattano le ricerche al porto di Civitanova, ritrovato il fuggitivo. E’ rimasto in acqua per due ore (fino alle 19,30), abbarbicato ad uno scoglio un giovane tunisino di 22 anni finito nel mirino della polizia assieme a due suoi connazionali. I tre erano già oggetto di indagini da parte della polizia che nel pomeriggio ha effettuato un blitz nei pressi dell’area portuale, all’altezza dei rifornimenti di carburante. Alla vista degli agenti di polizia il gruppo si è disperso. Uno di loro è stato immediatamente fermato mentre un secondo si è dato alla fuga “via terra”. Il terzo, il 22enne, per sfuggire alla polizia è saltato sulla motonave Guidotti ormeggiata nella banchina Gasparroni del molo sud e da lì si è buttato in mare. I poliziotti lo hanno poi visto riemergere e ritornare sott’acqua facendo perdere le proprie tracce. A quel punto la polizia, diretta dal commissario Fabio Mazza, ha chiamato in soccorso la Capitaneria di porto. Dalla centrale, dopo la richiesta di soccorso per un disperso, è stata fatta partire la motovedetta della Guardia costiera e in rinforzo personale anche da terra. In banchina è arrivata anche il comandante, il tenente di vascello Ylenia Ritucci. Alle ricerche hanno partecipato anche i vigili del fuoco con un mezzo più piccolo che consentiva di individuare, ad un’altezza più bassa, il fuggitivo. Iniziando a venir meno anche la luce erano stati allertati i sub da Ancona. Dopo due ore in acqua l’uomo è stato individuato: si trovava sotto alla banchina, in un punto in cui il mare tocca alcuni scogli e si era nascosto dietro uno di questi rimanendoci aggrappato. Gli uomini della Capitaneria e i vigili del fuoco lo hanno convinto a consegnarsi e alla fine è stato tratto in salvo. Con l’imbarcazione è stato portato in un punto più agevole dell’area portuale e soccorso dal 118. L’uomo era in ipotermia ed è stato condotto in pronto soccorso scortato dalla polizia. Fermato il primo componente del gruppo, aveva con sé un quantitativo di sostanza stupefacente ancora da quantizzare. L’operazione è ancora in corso per rintracciare il secondo fuggitivo.
(Ultimo aggiornamento alle 20,50)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Andare sott’acqua per far perdere le proprie tracce non è tanto facile. Quanto si può resistere?
Strano che non è arrivata prima una nave di una ong a tirarlo su.
…signor Principi, la nave di una delle ong famose, sempre informate di tutto, non è arrivata perché il comandante sapeva già che il porto di Civitanova ha un fondale troppo basso per la nave e quindi avrebbe rischiato di incagliarsi. Comunque dalla ong e dalla nave, oltre che da terra, da dove partono i poveri migranti, non si sono poi preoccupati più di tanto; infatti l’immigrato, tra una denuncia per qualche reato, un po’ di carcere che non si farà mai, un decreto di espulsione, qualche foglio di via, qualche arresto e qualche tuffo in mare, resterà in Italia ancora per un bel po’ di tempo!! Buona serata. gv
perché tenere in Italia chi delinque? non se ne può più
Poi ti mangi un pesce,ti alzi e fai un dritto con l’auto.Ste cose han rotto,leggi misere, povera Italia