Pierfrancesco Castiglioni
di Luca Patrassi
Didattica a distanza, scuole chiuse fino alla fine di gennaio. L’argomento è al centro di una riflessione di Pierfrancesco Castiglioni, ex dirigente scolastico già alla guida dei principali istituti del capoluogo ed ora capogruppo comunale di Fratelli d’Italia a Macerata.
«Premetto – rileva Castiglioni – che sono estremamente favorevole al ritorno alla didattica in presenza, ma solo se studenti e docenti possono lavorare in condizioni di sicurezza. Da dirigente scolastico appena andato in pensione ancora ricordo le mie perplessità di fronte ad un governo che si preoccupava di fornire le scuole di banchi con le rotelle anziché di potenziare i trasporti e mi permetto di fare alcune considerazioni circa l’incertezza nella quale si trovano a lavorare i dirigenti scolastici, un’incertezza dovuta principalmente alla mancanza circa, ad esempio, quale sarà la suddivisione in fasce delle Regioni dopo le festività e quali saranno le regole per i cittadini nelle prossime settimane. Sul fronte della riapertura delle scuole a frenare è stato lo stesso Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani: “Sarebbe prudente posticipare e attendere almeno la seconda metà di gennaio per vedere gli esiti delle misure di questo periodo”. L’ostinazione con la quale la ministro Azzolina seguita a voler far riaprire le scuole superiori quanto prima ha trovato un freno anche da parte del Ministro Boccia e sembra voler essere più un puntiglio che una vera necessità. Ciò è confermato dal fatto che in una situazione estremamente dinamica come quella che stiamo attraversando sembra illogico fissare date di riapertura addirittura un mese prima della data stabilita senza sapere in che situazione ci saremmo trovati dopo le feste natalizie. Una presa di posizione illogica se si pensa a tutte le misure prese durante le stesse festività (dall’impossibilità di vedersi con parenti ed amici in numero superiore a 2+2 al non potersi recare in comuni limitrofi) tutte misure, queste, prese per evitare assembramenti per poi mettere in moto in tutta Italia sette milioni di studenti da tenere giornalmente in aule di 4/5 metri quadrati».
La questione del 50% in presenza: «La maggior parte dei dirigenti propende, in caso di rientro del 50/75% degli studenti a far lezione in presenza, con rotazione settimanale, a metà delle classi del proprio Istituto anziché a metà degli studenti di ciascuna classe, il che non garantirebbe assolutamente un maggior distanziamento all’interno delle aule. Tutto ciò quando nella nostra regione il tasso di positività è salito al 13,8%, il virus circola in maniera abbondante e si registra una sempre più alta tensione sempre negli ospedali della nostra regione e della nostra provincia in particolare. Che senso ha allora riaprire le scuole superiori di fronte alla possibilità che le Marche diventino zona arancione o addirittura rossa e aggravare la situazione consentendo agli studenti delle superiori di fare qualche giorno in più di didattica in presenza per poi ritornare a quella a distanza per il 100% degli studenti come accaduto nella prima parte dell’anno scolastico. D’altra parte è lo stesso ministro della salute ad esortare gli italiani affinché si eviti il “libera tutti” e mi sembra che il riaprire le scuole in queste condizioni sia un po’ come liberarli per farli saltare in un burrone».
Come si fa' a riaprire le scuole se il sistema trasporti non è ancora risolto. I ragazzi si ritrovano a salire nei pulmann già tutti ammucchiati all'entrata , figurati all'uscita.
Roberto Calmanti le eventuali aperture per le superiori erano con il 50% di presenza quindi non ci sarebbero state queste ammucchiate che c'erano prima, poi lo stato aveva dato 320mln di euro alle regioni per il problema dei trasporti e le regioni ne hanno spesi solo 120 non risolvendo il problema. A febbraio non cambierà nulla anche con meno positivi al giorno.
In Cina 3 o 4 mesi tutto finito da noi dobbiamo aspettare, se tutto va bene l'inverno prossimo. Anzichè dare buoni vacanze in estate dovevano dare buoni spesa e carburante, restavamo tutti a casa un estate senza far entrare e uscire nessuno dai confini e non ci saremmo ritrovati a questo punto. Giusto o sbagliato che sia, questo è il mio pensiero da sempre.
Io penso che se muovessero i loro delicati posteriori e organizzassero i trasporti sarebbe meglio...anche perché la regione Marche non ha grandi città dove il problema è la metro egli autobus pubblici sovraffollati...le scuole potrebbero differenziare gli orari o trovare altre soluzioni.... A me sembra che non interessi nessuno riaprire...ed è molto grave. I ragazzi hanno diritto e a una scuola in presenza. È il luogo dove si impara e dove si cresce... Si dovrebbe fare di tutto.
C'è stata tutta l'estate tutto l'autunno e tra un po' tutto l'inverno per organizzare i trasporti x gli studenti.... ma quanto ci vuole a decidere su un tema del genere?...
Roberto Calmanti le eventuali aperture per le superiori erano con il 50% di presenza quindi non ci sarebbero state queste ammucchiate che c'erano prima, lo stato aveva dato 320mln di euro alle regioni per cercare di risolvere il problema dei trasporti e le regioni ne hanno spesi solo 120 non risolvendo il problema. A febbraio non cambierà nulla anche con meno positivi al giorno.
Ma quanto tempo ci mettono a riorganizzare i trasporti scolastici?
Il problema è proprio questo. Se nell'isola o spazio dove si radunano i ragazzi per prendere il mezzo che li porta a scuola c'è un vigile o un volontario che fa rispettare il distanziamento è un conto se no ritorniamo indietro come mesi fa' . Poi altro grande problema è nel mezzo che li trasporta. Esiste un regolamento? Un posto si è uno no , oppure nel mezzo vanno il 50% dei ragazzi ? . Ancora nessuno dice niente. Si parla solo di banchi con le rotelle. Ci rendiamo conto. Monopattino e bici elettriche. È un sistema che non funziona
Roberto Calmanti scusi mio figlio andava a scuola con autobus e come dice lei a settembre non era pieno dato gli autobus potevano viaggiare con l'80% della capienza se si riaprono le superiori con il 50% della frequenza chiaro che gli autobus non saranno più pieni, normale. Cosa c'entrano poi le bici o monopattini i soldi per questi bonus erano dati dalla comunità Europea per diminuire il traffico delle auto nei centri storici. I banchi con le rotelle poi erano a discrezione dei dirigenti scolastici chi non li voleva poteva scegliere i banchi tradizionali. Vedo che a lei piacciono gli slogan banali.
No , non voglio fare polemica su questioni banali rispetto ai grandi problemi. Mi sono solo permesso di dire che le priorità erano altre. Lei vedrà che non sarà rimborsato l'80% della gente che ha ha comprato biciclette e monopattini. Lei poi dovrà spiegare a me e alla gente che ci sta seguendo il significato dei banchi con le rotelle . È una cosa assurda buttare dalla finestra soldi inutili che in questo momento farebbero molto comodo alla comunità
Roberto Calmanti guardi che ho fatto richiesta per bonus bici a novembre e a dicembre mi è stato accredito l'importo sul mio conto, sui banchi a rotelle le ho detto che i dirigenti scolastici potevano non prenderli e in molti hanno preso i banchi tradizionali. Lo stato si è indebitato anche per i nostri figli e lei guarda le piccolezze.
Se lei considera le cose fondamentali piccolezze faccia come vuole. Io le dico che per il bene dell'Italia ci vuole ben altro.
Roberto Calmanti infatti ma lo stato ha investito mld di euro e lei si sofferma ai banchi con rotelle, 400 mln di euro, e i monopattini zero euro spesi da stato dimenticandosi tutto il resto che non conosce sicuro. Inutile...
Roberto Calmanti xché il problema Sanità è stato risolto? Il problema scuola è stato risolto?
No signora. Non è stato ancora risolto niente purtroppo.
Ma il trasporto pubblico locale non è di competenza della Regione?
Non fa una piega
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Se poi i presidi si fossero attivati a loro tempo…………!
Ha perfettamente ragione xche’ e’ molto pericoloso aprire le scuole adesso xche’ sta’ arrivando la 3° ondata del virus e la curva dei contagi sta’ aumentando.
L’unica cosa che ha senso, chiaramente ce l’ha solo lei.
Certamente la situazione è complicata e ogni decisione si presta ad essere criticabile. A mio parere l’avvio delle scuole con una presenza del 50% poteva rappresentare una situazione praticabile almeno nel nostro territorio, perchè con questi numeri il trasporto pubblico con le integrazioni già predisposte a settembre poteva essere sufficente. Ho visto che, a differenza di quanto era successo nei mesi precedenti l’apertura di settembre, era stato avviato un percorso con il coordinamento delle prefetture. E questo mi sembrava un approccio corretto. Mi chiedo anche se lo screening di massa, realizzato nella nostra Regione con tanta soddisfazione, non doveva servire anche a prendere decisioni più consapevoli. A mio parere si è buttata la palla in aventi seguendo quanto fatto da altre Regioni di riferimento. Mi dicono però che la situazione degli studenti delle scuole superiori sia alquanto critica come motivazione e partecipazione al percorso di formazione.
Condivido al 100% quanto affermato dal Preside Castiglioni.