Gabellieri attacca Ciarapica:
«Ora smentisce il passato
Ma io ho tutti i messaggi salvati»

CIVITANOVA - L'ex assessora e candidata alle regionali con la Lega avverte il sindaco: «Le parole scritte restano, rispetto a quelle dette a voce che invece cambiano col passare del tempo, quando fa più comodo». L'ultimo casus belli il riavvicinamento del primo cittadino con Popsophia

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Fabrizio Ciarapica e Maika Gabellieri

 

«Questo modus operandi lede la mia persona e da donna non posso assolutamente lasciar correre; se il sindaco insisterà su questa strada sono pronta a fare chiarezza, supportata anche dagli scambi avuti e salvati nella memoria telefonica». Così Maika Gabellieri minaccia di tirare fuori le conversazioni con Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova che l’ha sfiduciata da assessora dopo lunghe polemiche in maggioranza (proprio sulla gestione della cultura da parte della neo leghista) e in tempo per le candidature alle regionali. Il sindaco infatti correrà con Forza Italia, lei con la Lega e ricordiamo anche Pierpaolo Borroni, sempre della giunta, con Fratelli d’Italia.

L’ultimo casus belli: il riavvicinamento di Popsophia alla città, dopo l’allontanamento firmato proprio alla Gabellieri. Un divorzio che si accompagna anche alle polemiche con l’azienda Teatri e il festival Rive che è stato annullato senza nemmeno avvisare il direttore artistico Giorgio Felicetti. Le dichiarazioni di Ciarapica, che ha cercato di ricucire gli strappi e nei giorni scorsi ha incontrato l’ideatore di Popsophia Evio Hermas Ercoli, sono risultate indigeste.

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Maika Gabellieri giovedì a Macerata con Matteo Salvini. L’ex assessore è nella rosa dei candidati consiglieri regionali della Lega

«Dopo le parole riportate sul quotidiano online Cronache Maceratesi prendo atto della nuova posizione del sindaco di Civitanova – dice l’ex assessora che Ciarapica non aveva mai nominato (leggi l’articolo)  -. Queste infatti differiscono sia dalle azioni compiute di comune accordo durante gli anni di proficua collaborazione, sia dai numerosi attestati di stima espressi pubblicamente sul mio lavoro svolto per l’amministrazione. Le scelte come assessore di Civitanova sono state il frutto di un impegno condiviso e in un momento di emergenza unico, come quello affrontato durante la crisi del Covid-19. Non mi piace scaricare le responsabilità sugli altri, è un comportamento che reputo inaccettabile. Difendo le scelte fatte, anche quelle difficili, per aiutare la città di Civitanova in una fase di crisi drammatica. A differenza di quanto ora sostiene il sindaco, ho sempre valorizzato le nostre eccellenze in ambito culturale, dando spazi ed opportunità a tutti, creando sinergie e dando sempre priorità a Civitanova e ai civitanovesi. Tuttavia non reputo utile tornare su una questione già ampiamente dibattuta e sulla quale al tempo ho ricevuto il sostegno del Sindaco in più occasioni. Ho il coraggio di andare avanti per la mia strada, quanto fatto insieme all’amministrazione per Civitanova è noto oltre che scritto e consultabile da chiunque».

Gabellieri quindi accusa Ciarapica di «smentire il passato tornando sui propri passi. Per quanto mi riguarda la verità è una sola e nonostante io sia una persona perbene, come anche il sindaco ha tenuto a ricordare più volte, non accetterò di subire ancora in silenzio certi tatticismi e che il mio operato per Civitanova venga usato e gettato via a seconda delle occasioni. Questo modus operandi lede la mia persona e da donna non posso assolutamente lasciar correre; se il sindaco insisterà su questa strada sono pronta a fare chiarezza, supportata anche dagli scambi avuti e salvati nella memoria telefonica. Le parole scritte restano, rispetto a quelle dette a voce che invece cambiano col passare del tempo, quando fa più comodo. Rimango sempre coerente con me stessa e il mio operato, ho un approccio diverso alla politica e la mia carriera lo dimostra. La mia candidatura nasce dalla volontà di cambiamento per Civitanova e le Marche, che tocchi anche il modo di fare politica».

(Fe. Nar.)

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