La tabaccheria sanzionata dalla questura (foto di Fabio Falcioni)
di Giacomo Gardini
«La mia tabaccheria è aperta, ho pagato la multa. Riconoscono la mia colpa». A parlare è il proprietario della tabaccheria di piazza Pizzarello che da ieri è al centro dei riflettori a Macerata. Il motivo? Dalla segnalazione di alcuni genitori nei giorni scorsi, sono scattati i controlli delle forze dell’ordine in borghese, che hanno appurato la vendita nel tabacchi di sigarette a minorenni. Il questore Antonio Pignataro non ha esitato a prendere provvedimenti: multa salata e 15 giorni di sospensione della licenza (evitabili regolarizzando la propria posizione), come comunicato ieri dalla Questura. «Si è limitato tutto a una semplice contravvenzione – dice il titolare, che chiede di non comparire con nome e cognome -. Ho già saldato il conto questa mattina, riconoscendo in pieno la mia colpa». Insieme al pentimento, però, arriva l’amarezza, per una vita di sacrifici, e la consapevolezza di commerciare un bene molto delicato: «Il 15 dicembre compirò 5 anni di attività. E’ la mia vita: mi sveglio ogni mattina alle 5, lavoro sodo senza concedermi troppo tempo per me. Ho ingaggiato persino una ragazza che segue la mia pubblicità sui social, perchè ci tengo a lavorare al meglio delle mie possibilità. La verità è che vendo un prodotto molto particolare come i tabacchi, circondato da un mondo di contraddizioni. A Macerata si vive nel mondo del silenzio – conclude il proprietario – io invece cerco di parlare chiaro: ho invitato i genitori a farsi primi responsabili di quanto accade ai loro figli. Nel giro di poche ore ho ricevuto tantissime attestazioni di affetto dai miei clienti». Il questore Antonio Pignataro sulla vicenda dice che: «la seconda volta è prevista per legge la chiusura definitiva della rivendita e multa fino a 8mila euro».
Tralasciando che sono assolutamente d'accordo con il vietare la vendita di sigarette ai minori (visto che c'è una legge) ma una domanda ai genitori che hanno denunciato non me la leva nessuno : Quindi se un giorno vostro figlio decide di ubriacarsi fino a perdere i sensi, cosa fate, denunciate il barista che gli ha venduto da bere? Cominciate ad educarli a casa i vostri figli, che è facile comprare loro I-phone e moto nuove, ma poi quando c'è da educarli ve la prendete sempre con gli altri. Il titolare non doveva vendere le sigarette e ha sbagliato, ma voi che denunciate il fatto siete gli stessi che non hanno saputo educare i propri figli. Fatevi una domanda la prossima volta.
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Chi ha sbagliato è giusto che paghi, questo serva per lezione, finalmente un Questore che fa il suo lavoro.
Comunque condivido quanto scritto dal Signor Alex, anche perché con una semplice tessera sanitaria si può effettuare il prelievo di sigarette presso qualsiasi macchinetta, vigiliamo di più sui figli, seguiamoli qualche volta quando escono soli.
La chiusura dell’esercizio e la multa fino a 8.000 euro lo dice il questore perché lo dice la legge.
Per quanto riguarda poi l’effetto dei tabacchi sulla persona il compianto prof. Umberto Veronesi dimostrò che non ci sono le contraddizioni accennate dal tabaccaio: il fumo fa male e a volte è letale, come sta scritto sui pacchetti di sigarette.
Per Vita. La macchinetta legge la data di nascita sulla tessera sanitaria e quindi verifica in automatico se chi vuole prelevare le sigarette è maggiorenne.
Ma la gente è proprio fuori di testa!!!! Mettiamo il caso che io ,adulto,abbia sempre educato mio figlio a nn fumare poi arriva un “adulto” tabaccaio che invece le sigarette le vende tranquillamente ai minori e ci fa pure l’amicone, sto povero ragazzino che deve imparare da noi grandi se siamo i primi a confondergli le idee??? ps: io comunque il barista che somministra alcol a mio figlio minore lo denuncio e come!!!!
Certo il nostro senso di legalità e giustizia deve aver attraversato rielaborazioni acrobatiche se dopo appena due secoli dalle considerazioni di Cesare Beccaria sulla proporzionalità che deve accompagnarsi ad ogni castigo rispetto al delitto commesso, si arriva a “compiacersi” del “trionfo della giustizia” che infligge a un tabaccaio 3000 euro di sanzione e la chiusura dell’attività per aver lucrato 40 centesimi dalla vendita di un pacchetto di sigarette ad un minore senza trasformarsi in uno sceriffo che chiede l’esibizione di un documento all’acquirente per verificarne l’età. Quale sanzione questo stesso profondo senso di equità immaginerà per il genitore assente in capo al quale sarebbero di certo ipotizzabili… se non una “colpa in vigilando” quantomeno una contravvenzione all’obbligo sancito dal codice civile all’art 147 di …mantenere… istruire… ed assistere moralmente i figli. Ma lascio a voi la valutazione di queste ulteriori implicazioni. Personalmente prendo semplicemente atto, con un vago senso di desolazione, del fatto che, pur di far cassa, uno Stato troppo spesso accattone, l’unico con cui se la prende è il titolare di un piccolo esercizio commerciale… magari apprezzato da tutti… che con abnegazione gestisce la propria attività che spesso diventa punto di riferimento per gli anziani ed in generale per la gente del quartiere e per il quale quei 3000 euro rappresentano due mesi abbondanti di reddito.
Ma chi lo dice che si possa avvicinare al fumo solo il figlio di un genitore assente? Ma poi questo sminuisce il reato del tabaccaio che mantiene la propria famiglia anche permettendo ad un ragazzino di avvicinarsi ad una dipendenza? A me questi genitori nn sembrano poi così distratti nei confronti dei propri figli visto che, come si dice dalle mie parti, hanno “sgamato” i figli e pure il tabaccaio.
Sig. Biondini, come lei sa la legge non punisce il lucro che scaturisce dalla vendita del tabacco, invece tende a proteggere i danni prodotti dal fumo sui minorenni. D’altronde Veronesi ha dimostrato senza ogni ragionevole dubbio i danni da fumo su tutti, grandi e piccoli.
I Mormoni devono in generale tenere corpo e mente in salute e sottolineano “i benefici di una dieta sana e della salute fisica e spirituale”.Ritengono inoltre che Dio si sia dichiarato contro l’uso di: tabacco, alcolici, caffè e tè, droghe. Ci sono diverse comunità di Mormoni e in alcune viene ancora accettata la poligamia. In una di queste si possono prendere fino a sette mogli. Personalmente credo che due siano sufficienti per dedicarsi completamente a tabacco, alcool, caffé, tè e a qualsiasi tipo di droga. Perché questo commento? Così, forse perché ho la sensazione che molti maceratesi che non fanno parte della classica e grassa e debosciata borghesia, stiano andando verso questo nuovo stile di vita. Ah, resta comunque vietata la poliandria, cioè il matrimonio di una donna con più uomini, non è ammessa. Purtroppo anche nei Mormoni qualche discriminazione c’è.
certo dopo che sono riusciti a creare dipendenza anche con una semplicissima” bionda” e nascondersi dietro l’ipocrita scritta il fumo uccide lo stato sta con la coscienza apposto. il ruolo dell’educatore non deve mai venire a meno ma a quattordici anni la voglia di trasgredire è davvero troppo forte e accanirsi con chi tira su la serranda all’alba è insufficiente. invece sanzioni pesantissime per chi dalla macchina in corsa le cicche le fa volare dal finestrino in faccia ai motociclisti e in barba all’inquinamento che producono
oltre ai negozianti andrebbero sanzionati i genitori di minori che riescono ad acquistare tabacchi o alcolici …non sarebbe affatto sbagliato!
Siccome la colpa non è mai da una sola parte le sanzioni vanno fatte in questi casi ad ambo le parti….come la mancanza di scontrini all’ esercente ed al cliente.