Le barriere all’inizio di via Mattei
di Marco Ribechi
Cantieri a Macerata, lavori senza sosta fino alla fine dell’anno. Per la situazione attuale della città si potrebbe utilizzare l’acronimo Mof – Macerata Opera Festival – dove però la O non si riferisce più alla stagione lirica ma alle opere pubbliche appaltate nelle varie aree urbane.
Gli operai impegnati nella sistemazione del ponte ferroviario di via Mattei
Le strade del capoluogo infatti già da settimane sono interessate da lavori di rifacimento del manto stradale che stanno causando parecchi disagi al traffico e agli automobilisti. Disagi però necessari e attesi considerando che la situazione degli asfalti era divenuta insostenibile e anche argomento di discussione quasi quotidiana tra i cittadini. Attualmente l’ingorgo matematico interessa l’incrocio tra via Roma e via Mattei a causa della sistemazione delle travature del ponte ferroviario. La strada è chiusa già dal 21 giugno e, se i tempi verranno rispettati, dovrebbe riaprire il 7 luglio. Tutto il traffico proveniente da Sforzacosta è così canalizzato in via Roma lasciando perplesso, proprio sulla rotatoria, più di un guidatore. «Come faccio ora ad arrivare all’ospedale?» chiede una signora di passaggio, evidentemente non di Macerata, alla guida della sua auto. Sempre in questo tratto, stanno approfittando della chiusura anche gli operai dell’antenna telefonica per alcuni interventi tecnici.
Via Caduti di Nassiriya interrotta (foto di Fabio Falcioni)
Un altro nodo cruciale, molto breve ma che costringe gli automobilisti a un ampio giro della città creando ingorghi in corso Cairoli, è quello di via Caduti di Nassiriya, la cortissima ma fondamentale strada che collega via Mameli e il Convitto alle mura di via Trieste. Qui, all’incirca all’altezza dell’Autopalace, la carreggiata si restringe a una corsia e, considerando che a causa dei lavori alla piazza dello Sferisterio tutto il traffico in uscita da piazza Mazzini è canalizzato proprio nella zona di porta Montana, si può dire che i rallentamenti sono costanti e sconvenienti. Anche in questo caso però i lavori erano più che necessari perché via Caduti di Nassiriya era ridotta peggio di un colabrodo e l’impresa esecutrice è stata costretta a rifare non solo l’asfalto ma anche il fondo e il marciapiede. Il terzo cantiere scomodo è quello attorno allo Sferisterio. Anche qui la strada si restringe a una carreggiata e le motivazioni sono quelle del rifacimento del fondo e l’istallazione della nuova illuminazione. «I lavori sono benvenuti – dice al volante della sua auto R.P. – l’inconveniente è aver aperto i cantieri tutti insieme ma siccome amiamo la città e la vogliamo bella siamo pronti a soffrire qualche disagio». Tra l’altro nelle settimane precedenti moltissime altre strade della città sono state letteralmente sezionate per l’istallazione della fibra della rete telefonica e internet ma, nonostante i lavori siano terminati da tempo, restano le cicatrici sull’asfalto. Tagli poi rattoppati particolarmente pericolosi in curva per chi guida moto e scooter, come ad esempio subito dopo la stazione, perché ci si ritrova sotto le ruote due tipi di fondo con grip differenti.
Narciso Ricotta, assessore ai lavori pubblici
Inoltre l’assessore Narciso Ricotta, già ribattezzato l’asfaltatore, annuncia che i lavori non si fermeranno qui e che anzi i cantieri a Macerata aumenteranno almeno fino a fine anno. «Sappiamo che i disagi sono notevoli – esordisce Ricotta – ma siamo certi che i vantaggi saranno molti di più. Purtroppo è molto complesso trovare una tempistica idonea per eseguire i lavori sul manto stradale perché non possono essere realizzati con la pioggia quindi bisogna attendere la bella stagione. Prima, a causa delle scuole, era impossibile chiudere certe arterie e tra poco inizierà la stagione lirica quindi per forza di cose questo era il periodo più adeguato». La lista delle opere pubbliche in corso e in programmazione è lunga e articolata: «Tutta la zona di rione Marche, via Ascoli Piceno, via Weiden e le altre sono già terminate – spiega Ricotta – abbiamo anche squadre in azione nella città per rifare la segnaletica a terra. Via Mattei è stata interrotta da un solo lato, dopo la stagione lirica e prima di San Giuliano interromperemo l’altra carreggiata per terminare la sistemazione del ponte ferroviario. A breve, in circa 15 giorni, inizieremo la sistemazione di via Lorenzoni e via Arcangeli e poi tutta la parte bassa di via Mameli, via Barilatti, via Batà via Brigata Macerata e via Medaglie d’oro. Un altro quartiere è quello della Pace dove il manto sarà rifatto fino all’incrocio di Montelupone, sarà poi la volta di via Ettore Ricci, di via Arno a Piediripa e di alcune aree a Sforzacosta».
La curva della stazione resa pericolosa da due diversi fondi stradali
Il costo complessivo di tutte le opere si aggira attorno ai due milioni di euro a cui si aggiungono altri 300mila euro per la messa in sicurezza di circa 20 attraversamenti pedonali che saranno resi più evidenti anche con maggiore illuminazione, sullo stile di quello di via Trento. Le ultime precisazioni per quanto riguarda i lavori sulla fibra che hanno lasciato molte cicatrici in tanti quartieri: «E’ tutto previsto dal protocollo – conclude Ricotta – abbiamo portato la fibra in tutta la città con un aumento di efficienza del servizio. L’accordo con Enel prevede che vengano realizzati i collegamenti e coperti con della malta rosa protettiva, quando tutto sarà concluso, cioè in brevissimo tempo, si procederà con un lavoro di asfaltatura unico e complessivo per tutte le canaline realizzate».
Il traffico in via Roma a causa della chiusura di via Mattei
I lavori all’antenna telefonica
Il restringimento di carreggiata in via Trieste (foto di Fabio Falcioni)
(foto di Fabio Falcioni)
I lavori in via Caduti di Nassiriya (foto di Fabio Falcioni)
La coda all’uscita di porta Montana a causa della chiusura di porta Mercato (foto di Fabio Falcioni)
Porta Mercato chiusa per l’istallazione della nuova illuminazione
La cicatrice in via Barilatti a causa dei lavori dell’Enel
Incrocio via Manzoni con via Ugo Foscolo
via Mameli
Via Batà
via Brigata Macerata
Che intelletto e che acume...Tutto e tutto insieme... Un Nobel al senso di organizzazione, glielo diamo subito o aspettiamo che finiscano i lavori?
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Saranno più i vantaggi dei disagi. Potrebbe essere il contrario? No.
Il Grande Asfaltatore prosegue imperterrito e alla grande nella sua attività di assessore, attività dovuta ma costituente al tempo stesso campagna elettorale sul campo. Ma Narciso non ha capito (o, se lo ha capito, fa finta di ignorarlo)che, se non prende le distanze almeno su qualcosa dal Sindaco, sarà sempre e comunque inchiodato alla fallimentare gestione di Carancini e tutte queste asfaltature lasceranno il tempo che trovano.
Sig. Bommarito io credo che non gli sarà sufficiente nemmeno schiodarsi…..
La strada di Via Pace, ridotta malissimo, quando verrà rifatta? Era già nel Bilancio Preventivo di inizio mandato. Anche nel taglio dell’erba siamo in forte ritardo, in Contrada Pace ancora non si è visto nessuno.
Le manutenzioni a Macerata (ne potrei fare una lunga lista) è uno dei problemi del degrado della città, ma l’Amministrazione ha altre priorità.
Da prendere in considerazione l’asfaltatura di:
– Via Verga
– la seconda parte della Pieve
– V.le Martiri della Libertà
– Via Mattei (dalla grande rotatoria al Palazzetto; dalla rotatoria di Via Roma alla grande rotatoria in entrambi i sensi)
Aggiungete voi altre vie se necessario
Ho smesso di scrivere di politica sui social da tempo ma, davvero, leggere Giuliano Meschini che critica l’amministrazione mi irrita e mi spinge a scrivere ancora una volta la verità. Più di quattro anni fa, il centrosinistra maceratese si divise sulla conferma o meno di Romano Carancini come candidato sindaco. In molti (io tra questi) chiesero a Bruno Mandrelli di sfidarlo alle primarie che lo stesso Mandrelli vinse al primo turno con un pugno di voti di differenza. Si dovette far ricorso al ballottaggio perché ci fu un terzo candidato – proprio Giuliano Meschini – che decise di partecipare alla competizione elettorale proprio per avvantaggiare Carancini in caso di sconfitta al primo turno. E così fu. Meschini venne eliminato e il ballottaggio tra Mandrelli e Carancini si concluse con la vittoria di quest’ultimo che poi, a sua volta, sconfisse Deborah Pantana al ballottaggio vero e proprio delle elezioni amministrative del 2015. Da amico di Carancini, il buon Meschini bussò a denari presso il sindaco il quale, com’è evidente, rispose picche. Morale della favola: se tu, caro Giuliano, non ti fossi candidato (se non ti fossi prestato a candidarti), oggi, con ogni probabilità, il sindaco di Macerata sarebbe Bruno Mandrelli. Quindi, cortesemente, evita di attaccare un’amministrazione che tu stesso, in maniera decisiva, hai contribuito a far nascere. E’ una questione di dignità e di onestà intellettuale che una volta avevi e che oggi, evidentemente, hai perduto.
Savi non scriverai più di politica sui social ma i politici certo li bastoni bene.
Bravo Alessandro, hai fatto l’esatto quadro della situazione, tralasciando, con signorilità, che nel primo periodo questo signore ha fatto sempre commenti positivi sull’amministrazione.