Sempre meno bambini nascono nelle Marche, la metà del numero dei morti secondo i dati Istat elaborati dall’Ires Cgil. Nel 2017 sono nati 10.699 bambini, record minimo storico. Rispetto all’anno precedente sono nati 813 bambini in meno (-7,1%), mentre, nell’ultimo quinquennio i nati sono 1.964 in meno (-15,5%). Il calo delle nascite rappresenta un fenomeno nazionale, che peraltro ha assunto un carattere strutturale, ma il trend di denatalità registrato nelle Marche è decisamente più alto sia di quello nazionale (-3,2 nell’ultimo anno e -10,9% nel quinquennio) che di quello delle altre regioni del Centro (-1,0% nell’ultimo anno e -14,0% nel quinquennio). Diminuiscono i figli nati da genitori italiani (-7,3% rispetto al 2016 e -13,6% rispetto al 2013) ma, ormai da diversi anni, diminuiscono soprattutto i nati da almeno un genitore straniero (-6,1% e -24,9%); questi ultimi costituiscono l’8,9% dei bambini nati nelle Marche: valore in linea con la percentuale di cittadini stranieri residenti nelle Marche che si mantiene sostanzialmente stabile negli ultimi 10 anni.
Prosegue anche la tendenza alla diminuzione della fecondità: nel 2017 il numero medio di figli per donna nelle Marche scende a 1,25 (1,32 nel 2016), peraltro, inferiore sia alla media nazionale (1,32 a livello nazionale e 1,27 nelle regioni del Centro). Valori particolarmente preoccupanti se si considera che una popolazione, senza movimenti migratori, per rimanere costante nel tempo dovrebbe avere mediamente 2,2 figli per coppia. Contestualmente nelle Marche crescono i decessi che nel 2017 sono 18.449, ovvero quasi il doppio delle nascite e in forte aumento sia rispetto all’anno precedente (+6,5%) che nel quinquennio (+9,4%), aumento superiore alla media nazionale e delle altre regioni del Centro.
A questi dati vanno aggiunti quelli di coloro che lasciano le Marche per l’estero: 4.692 persone nel 2017, in leggero calo rispetto all’anno precedente, ma che costituiscono comunque un numero rilevante anche considerando che si tratta solo della punta dell’iceberg di tutti coloro che emigrano all’estero, visto che l’Istat rileva solo coloro che hanno effettuato il cambio di residenza. Negli ultimi 5 anni, coloro che hanno lasciato le Marche per l’estero sono stati complessivamente 21.989: un numero impressionante soprattutto se si considera che tra di loro ci sono tantissimi giovani, soprattutto laureati, in cerca di migliori prospettive di lavoro e di vita. A fine 2017, la popolazione marchigiana complessiva ammonta a 1.531.753 abitanti, ovvero 6.302 in meno rispetto all’anno precedente e 21.385 in meno rispetto al 2013: quindi è come se in un anno fosse sparito un comune come Pergola e in un quinquennio una città come Recanati. Trend che consolida un forte squilibrio demografico con la riduzione delle nuove generazioni e l’aumento della popolazione anziana.
Un quadro definito preoccupante da Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil Marche: «Questi dati evidenziano la necessità di affrontare il tema della denatalità nel nostro Paese e nella nostra regione con decise politiche per la maternità e paternità, e soprattutto garantendo adeguate prospettive di lavoro e reddito; lavoro stabile e retribuzioni adeguate che possano consentire soprattutto ai più giovani di formare una famiglia e decidere di avere dei figli. Politiche di sostegno alla natalità, concrete e incisive, a partire dalla garanzia di un’adeguata rete di servizi per l’infanzia, ben diverse dalle politiche dei bonus mamme o bonus bebè erogati finora che si sono rivelate inefficaci e sbagliate. Da questo punto di vista anche la scelta del Governo di cancellare l’obbligo di astensione dal lavoro delle lavoratrici prima del parto va nella direzione sbagliata perché non si tutela ne la salute delle lavoratrici ne quella del nascituro, oltre a minare la libertà delle donne, soprattutto quelle più precarie e meno tutelate».
serve lì sordi!!!!!!!!!!!
4 pusher oramai senza lavoro
Ao... Ma così tanto ci vuole a capire l'acqua calda??!! Non esistono bonus per la paternità se hai la partita IVA poi... Che tu sia uomo o donna semplicemente NON HAI DIRITTI, BONUS, SCONTI, PERMESSI di nessun tipo, quindi se fai un figlio ti attacchi al c**** e tiri forte. Abbiamo il regime fiscale più alto d'Europa con gli stipendi ed il. Tasso di occupazione più basso d'Europa. E tanto, tanto altro. Però se i giovani vanno all'estero li insultiamo, se creano (non cercano ma CREANI) opportunità qui in Italia gli mettiamola i bastoni fra le ruote in ogni modo. Siamo un paese schizofrenico che soffre la sua stessa incapacità di darsi una diagnosi!
È una tristezza!! Oggi sono i cani che prendono il loro posto..
Anni fa le donne facevano anche 10 figli a testa e non mi sembra navigassero nell'oro, probabilmente ora si ha meno voglia di assumersi responsabilità e fare sacrifici. Più grave dal mio punto di vista è il numero sempre crescente di persone che abbandonano l'Italia per andare all'estero, perché qui non vedono un futuro, e nessuno fa nulla per incentivare il loro rientro
Adesso se vuoi lavorare non puoi fare un figlio,altrimenti ti licenziano,però siamo tutti CRISTIANI
Danno più bonus per le auto che per i figli....Non serve sapere altro....
Il problema non è che noi (marchigiani o italiani) facciamo pochi figli, ma che altri paesi ne fanno troppi. Siamo 8 miliardi al mondo e pensare di continuare a crescere è assurdo, così come è assurda una crescita finita in un pianeta dalle risorse finite, noi siamo sulla buona strada, bisogna farci andare anche i paesi islamici e africani.
20 anni di grandissimi governi tutti vergognosi
Ho 33 anni, una bambina di 3. Lavora solo il mio compagno. Qui non abbiamo nessun parente o amico a cui poter affidare nostra figlia. I part-time solo di mattina non esistono... Ma come si fa ad andare avanti???? Come?
Fermi tutti, sono arrivati i boomer over 50 figli del retributivo a ricordarci che siamo noi giovani a essere delle m**** per non volere fare figli, non la loro generazione ad averci messo nella m****.
Ma va’ . La Cgil che scopre l’acqua calda .
Io di bimbi ne ho tre, lavoro a tempo pieno e spero di abbandonare presto questo paese
Nel mio paese quest'anno sono nati appena 9/10 bambini .. significa che tra 5 anni non si riuscirà nemmeno a fare una Prima classe ...(il mio paese fa 3300 abitanti )
Gli italiani se non hanno stabilità lavorativa, non se la sentono di procreare, gli Africani si riproducono anche se non hanno da mangiare per loro e per i loro figli....quindi gli italiani si estingueranno....mentre il nostro paese nel giro di qualche decennio diventerà a maggioranza non europea e di religione islamica, ...è un dato di fatto, sul fatto che ciò sia positivo o negativo, è una questione di opinioni personali...
A chi li vuol fare ma non può la regione chiude le porte...deve ancora mettersi in regola con i LEA cosa che le altre regioni stanno facendo....a novembre ancora non si sapeva nulla....
Sta diventando un lusso anche potersi permettere un figlio...se si considera che lavori dalla mattina alla sera solo per "campare" con una mesata da operaio senza stravizi ma per pagare mutuo,bollette e beni di prima necessità una persona con un po' di cervello ce pensa prima de fa un figlio...Non è più come na volta che tutti i nati campa perché bisogna vedere COME campa!
I giovani hanno capito tutto hanno ragione e fanno bene
Sono mamma single e Ho un bambino di un anno e mezzo. Quando vado ai colloqui e dico di essere madre mi ridanno il curriculum e con un “ti faremo sapere” mi accompagnano alla porta. Non gli è mai passato per la testa a chi è L’ incaricato alle risorse umane che proprio perché ho un figlio ho più interesse a lavorare bene e tenermi il posto di lavoro?.... no continuiamo con i contratti da stagista dati però solo a ragazzini con esperienza...
Te credo ai marchigiani chi gli dà i soldi per Camparli i figli che non trovano il lavoro? Cosa mangiano i brecci ?
Certo che per legge una donna deve rientrare al lavoro dopo i 3 mesi dalla nascita!! Sennò stipendio al 30%! Chi li tiene sti giovanotti di 3 mesi! L’Italia è solo un paese adatto al turista!
Beh basta dire come fanno le statistiche per l'occupazione: è occupato chi lavora anche un'ora per un giorno, il che toglie diritti per qualsiasi sostegno, basta pensare a bandi, voucher per corsi ecc... (e non diciamo che uno che lavora un giorno è davvero "occupato"). La Cgil come altri sindacati potrebbero farci caso. In questo quadro, chi ha il coraggio di fare figli e non emigrare? Sicuramente quelli che restano, sono da considerare eroi a loro modo. Essere lavoratori saltuari o partite IVA (spesso finte) sembra quasi una colpa da espiare... chi può pianificare di avere una famiglia? Oggi le problematiche sono differenti dalla sola lotta di classe, di una volta, tra colletti blu e bianchi...
CGIL ha alzato un attimo gli occhi dal piatto?
Parliamoci chiaro i figli sono impegnativi ,economicamente,ma anche fisicamente e non siamo più tanto disposti a rinunciare al tempo libero,alle vacanze ,alle cene fuori,a far tardi la notte!!Preferiamo un cane perché anche quando cresce non ci manda a quel paese!Provate un po’ a negarlo !!Anche ai ristoranti tollerano i cani ma i bambini danno noia!!!!
Io con un contratto a chiamata non mi aspetta bonus e maternita niente diritti
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In effetti il bonus bèbè
https://www.guidafisco.it/bonus-bebe-richiesta-807
non è che sia tanto appetibile e invitante.
Ci vuole ben altro!
I bambini in un paese civilizzato come il nostro costano..
istruzione,alimentazione decente,vestiti,scarpe,frequentazioni di amici,telefono,divertimenti,viaggi…
mantenerli in maniera decente e’ un impegno economico importante ,quasi un lusso vista la precarieta’ del lavoro..
ne fanno a frotte solo i pakistani e simili, per cultura e perche’ li crescono allo stato brado ,come cinquant’anni fa qui da noi si faceva,con quattro stracci,lavarsi il giusto e mangiare cipolle e mozzarella… a torto o a ragione questa fase noi l’abbiamo passata da tempo e ci costringe a stare sempre col portafogli sempre in mano
Serve la crescita economica che solo le imprese che agiscono in un libero mercato possono portare. È il fallimento di oltre 40 anni di statalismo e rapina fiscale.
Purtroppo la REGIONE MARCHE che in passato grazie agli sforzi dei residenti: micro imprese, forte legame con il territorio e giovani capaci era diventata eccellenza, dopo i danni del terremoto, il disastro amministrativo del post terremoto (quest’ultimo sotto gli occhi di tutti) e una politica che continua a fare di tutto per allontanare la gente, i risultati non potevano essere diversi. Visti i fatti di cronaca Macerata 2018: ragazza fatta a pezzi; sparatoria; spacciatori che continuano la loro attività indisturbati; Hotel House, ztl Porto Recanati, sparatoria a Pesaro….. sinceramente, anche a me che sono nato e cresciuto in questo territorio, subire tutto ciò e vedere sempre gli stessi al comando mette molta ma molta tristezza…..
Mentre in Italia le nascite sono in continuo calo, registrando la peggiore performance fra i paesi europei, l’UNGHERIA va in controtendenza grazie alle politiche adottate dal Governo ORBAN lo scorso anno che prevedono un piano di aiuti alle donne ungheresi per favorire la nascita di nuovi figli per fare in modo che il tasso di fecondità totale, passi dall’attuale 1,5 figli per donna al 2,1, cioè il tasso di ricambio, entro il 2030. L’UNGHERIA lo scorso anno ha destinato il 5% del PIL, oltre 6 miliardi di euro contro la metà degli altri Paesi OCSE, a POLITICHE FAMILIARI, che hanno azzerato le tasse sul reddito per le famiglie che hanno almeno tre figli. Inoltre, lo Stato ha deciso di stanziare risorse importanti per aiutare le famiglie ad acquistare casa, rendere accessibili servizi come asili e congedi di paternità per stare con i propri figli.
Con questi provvedimenti governativi, si è determinato un BOOM DI MATRIMONI E DI NASCITE CHE VEDONO PROTAGONISTI GLI UNGHERESI E NON L’IMMIGRAZIONE DEMOGRAFICA PROVENIENTE DA VARI PAESI.
Il ministro ungherese della famiglia è convinta che la ricetta giusta per far ripartire la demografia sia quella di PUNTARE SULLA GENTE DEL POSTO PERCHE’ L’IMMIGRAZIONE “PUO’ ALTERARE LE RADICI RELIGIOSE, SOCIALI ED ETNICHE DELL’EUROPA” e dato che “OGGI LA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE EUROPEA DIPENDE ESCLUSIVAMENTE DALL’IMMIGRAZIONE, SE VA AVANTI COSI’, L’EUROPA PERDERA’ LO SCONTRO DI CIVILTA’, VISTO CHE IL 46% DEI PAESI OCCIDENTALI NON SARA’ IN GRADO DI RIPRODURRE SE’ STESSO SE CONTINUERA’ QUESTA TENDENZA”.
Da un’intervista a KATALIN NOVAK, ministro della famiglia, pubblicata su un quotidiano nazionale.
In Italia, e nelle Marche, è successo esattamente il contrario con i precedenti governi di sinistra:
si è favorita l’immigrazione ed importanti risorse destinate alle cooperative di “accoglienza”;
e giovani Italiani, per la maggior parte diplomati e laureati, costretti ad emigrare in altri paesi europei, USA ed Australia;
UN DOPPIO DANNO NEGATIVO PER IL FUTURO DELL’ITALIA.
Per Castellucci. Sarebbe molto interessante, utile conoscere il loro piano bèbè e fare un confronto con quello dell’Italia.
ce da piglia li sordi, nel senso di denaro, do sta e cioè ce da fa paga le tasse a chi le deve paga senza fa sempre li favori ai grandi gruppi industriali che tanto loro de “favori” a noi ce ne faranno sempre de meno. Le politiche sociali non si possono fare lasciando che chi deve denaro allo stato faccia sempre quello che vuole, in secondo luogo chi è nato e lavora in italia deve avere la precedenza in fatto di aiuti economici rispetto agli stranieri, con tutti i controlli del caso, brutto a dirsi ma è così