Bobcat in un’area sae di Ussita
di Federica Nardi
La neve torna a ricoprire i comuni del cratere. Un manto bianco che si posa sulle macerie e sulla vita che va avanti nelle aree sae, nei bar e nei negozi aperti. Se non fosse per la distruzione del sisma ancora evidente ovunque, sembrerebbe quasi un regolare giorno invernale a Ussita, Visso e Castelsantangelo. Mentre nelle aree più collinari è scattata l’allerta meteo per tutta la giornata di oggi, in montagna, la neve d’inverno, è la norma. Da ieri notte molte persone sono al lavoro per liberare le strade e i vialetti delle soluzioni abitative d’emergenza. In strada mezzi comunali ma anche privati cittadini che, pale in mano, non si sono fermati un momento per dare una mano, soprattutto ai più anziani. In tanti si sono attrezzati autonomamente con delle coperture esterne per le casette: nelle più esposte altrimenti entrano pioggia e neve. A Visso la scuola resterà chiusa anche domani.
A Ussita, dove due notti fa si è registrato un lungo blackout causato proprio dalla neve, la corrente oggi c’è. Le strade sono un via vai di persone a piedi e di bobcat che liberano i passaggi e i parcheggi delle sae. E’ una battaglia impari, soprattutto nelle vie di collegamento con Visso e Castelsantangelo. I mezzi passano e la neve ricopre tutto in pochi minuti. Il comune di Ussita monitora la situazione. Anche quella degli allevatori che dal sisma vivono in container e a cui, due giorni fa con l’elettricità che funzionava male (e poi ha smesso di funzionare fino alle 4 di notte circa lasciando anche al buio la maggior parte delle casette), avevano proposto di passare a spese dell’ente la notte a Visso, in un b&b e di cenare in un ristorante. Difficile la situazione nella frazione di Casali, zona rossa a partire dalla strada, dove deve però andare a lavorare l’allevatore Pasquale Marziali. La strada è provinciale, è chiusa tranne che chi ha il pass ma l’ultima volta è stata liberata dalla neve sabato, da mezzi comunali. La tensostruttura donata al Comune (ma non ancora operativa, mancava infatti il collaudo), è venuta giù con il peso della neve.
Una porta di una sae che perde acqua. E’ l’ennesimo caso nel cratere
In alcune sae dei tre Comuni nei giorni scorsi è mancata l’acqua calda ma oggi non si segnalano particolari disagi tecnici. Il disagio, più che altro, è per chi deve raggiungere le casette che si trovano dopo strade in salita. Com’è successo oggi a Gualdo, frazione di Castelsantangelo. Nell’area sae di Villa Sant’Antonio da ieri è stato limitato il consumo d’acqua potabile per una carenza ancora senza spiegazione. Restano un problema, per chi ancora non le ha, le coperture esterne che molti residenti delle casette hanno costruito a spese loro in vista dell’inverno. Una spesa dai mille euro in su. Molti hanno problemi con l’umidità interna, che macchia le porte e annacqua le finestre, anche se gli areatori vengono messi regolarmente in funzione. In alcune sae i residenti sono intervenuti sugli impianti non montati bene che lasciavano passare l’acqua. Il timore, nonostante le rassicurazioni delle ditte costruttrici, resta quello del carico della neve sui tetti.
La tensostruttura parzialmente crollata a causa della neve (foto di Rossella Orazi)
Ussita
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Leggendo l’apertura dell’articolo sembrerebbe che tutto sia andato per il meglio…Poi leggendo il pezzo tutto si smonta. Situazione solamente peggiorata dal maltempo in pratica normale amministrazione per chi sta nella Sae anche se il piano neve/strade sembra abbia funzionato.