Sgominata banda dello spaccio. Cinque arresti a Porto Recanati, scoperto un laboratorio per il confezionamento dell’eroina al quinto piano dell’Hotel House. Fra gli arrestati anche due donne, una di loro aveva portato nel covo l’involucro di eroina pura da tagliare.
L’operazione portata a termine dai carabinieri della compagnia di Civitanova che, insieme ai militari della stazione di Porto Recanati e a quelli del Radiomobile, ieri pomeriggio hanno individuato un laboratorio dello spaccio all’interno di un appartamento dell’Hotel House. Il blitz è partito attorno alle 16 quando all’interno del palazzone multietnico di Porto Recanati è entrata una delle ragazze che fanno parte del sodalizio criminale. Il controllo speciale ha permesso di identificare e arrestare in flagranza di reato tre uomini originari del Pakistan: si tratta di un 29enne irregolare in Italia, un 37enne anche lui clandestino e un altro connazionale di 31 anni. Assieme a loro anche una ragazza marocchina di 38 anni in Italia senza fissa dimora e una italiana di 29 anni residente a Castelfidardo.
L’operazione è scattata quando una delle donne è entrata nell’appartamento con l’ovulo da 50 grammi di eroina ancora pura. I carabinieri infatti lo hanno ritrovato aperto con il coltello per estrapolare lo stupefacente e tagliarlo poi con il mannitolo. La perquisizione successiva ha portato al sequestro di 50 grammi di eroina ancora da tagliare, 10 grammi di eroina già pronta e suddivisa in dosi, 26 grammi di sostanza da taglio tipo mannitolo, una dose da 2 grammi di eroina e una da 0,50 grammi di hashish. I carabinieri hanno trovato all’interno dell’appartamento anche denaro in contante per un ammontare di 535 euro, sette telefoni cellulari e 12 schede sim. Trovato anche un bilancino di precisione, un coltello e una forbice e materiale per il confezionamento. Nella zona, in attesa dell’arrivo degli spacciatori, sono stati identificati anche sette tossicodipendenti che hanno confermato di essere acquirenti del gruppo. Al termine del blitz i pakistani sono stati condotti in carcere in attesa della direttissima a Montacuto, le donne si trovano invece nella casa circondariale di Pesaro.
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La “miniera inesauribile” dell’Hotel House di illegalità con interventi quasi quotidiani da parte delle forze dell’ordine è la conseguenza diretta della politica praticata dalla sinistra che ha incentivato la truffa legalizzata camuffata nella cosiddetta “accoglienza di umana solidarietà”, oltre ogni limite di semplice buon senso.
Egregio signor Castellucci, suvvia..saranno anche questi, come ci ha in passato ben chiarito il Mozzicafreddo, diverbi condominiali, ma chissà se a qualcuno, a sinistra, potrà mai sorgere qualche dubbio..chissà..!?..le vie del mentire sono infinite!! Ossequi. gv