Tutela dei minori e prevenzione del gioco d’azzardo patologico sono due dei principali obiettivi che il questore di Macerata Antonio Pignataro si è prefissato anche attraverso l’emanazione della nuova Tabella dei Giochi Proibiti già trasmessa ai 55 Comuni della Provincia. Saranno rigorosi i controlli del personale della questura nelle sale da gioco, nei circoli privati e negli altri esercizi pubblici autorizzati alla pratica del gioco o all’installazione di apparecchi da gioco. Fra gli obblighi dei titolari degli esercizi, il divieto d’accesso e l’uso di tutti i tipi di gioco, fino alle 13, ai minori di anni 18 nei giorni di lezione scolastiche. Inoltre quello di vietare ai minori di anni 18 i giochi con vincita in denaro, nonché l’ingresso e la permanenza in luoghi di maggiore rischio, come le agenzie di scommesse e le sale Vlt. Gli esercenti saranno in particolare controllati circa l’obbligo di richiedere ai clienti l’esibizione di un documento di riconoscimento in caso di maggiore età non manifesta e di assicurarsi che gli apparecchi e i giochi di qualsiasi specie non siano suscettibili, per le immagini riprodotte, di nuocere allo sviluppo psicofisico dei bambini e adolescenti, sia che partecipino al gioco che ne siano spettatori.
Per il questore Pignataro sono da considerarsi vietate le seguenti immagini: quelle particolarmente brutali o crude o scene che comunque possano creare turbamento o forme imitative del minore; quelle comprendenti minori autori, testimoni o vittime di reati; minori in grottesche imitazioni degli adulti; immagini di violenza gratuita o pornografiche; immagini che offendono le confessioni o i sentimenti religiosi; minori impegnati in atteggiamenti pericolosi, di aggressività ed auto aggressività; minori intenti al consumo di alcool, tabacco o sostanze stupefacenti; scene che screditano l’autorità, la responsabilità e i giudizi dei genitori, insegnanti e altre persone autorevoli; situazioni di trasgressione o che propongono discriminazioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. L’attenzione viene particolarmente rivolta al gioco d’azzardo patologico, vietando qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio delle sale da biliardo o da gioco, nonché agli altri esercizi commerciali o pubblici o circoli privati ed associazioni o nelle aree aperte al pubblico, autorizzati alla pratica del gioco o all’installazione di apparecchi da gioco. 800.012277 è il numero telefonico verde per le dipendenze patologiche, che offre anche assistenza ed orientamento alle persone dipendenti da Gioco d’Azzardo Patologico che dovrà essere affisso in maniera visibile all’ingresso ed all’interno di ogni luogo dove si svolge l’attività nonché su ogni apparecchio e congegno per il gioco. È anche prevista l’esibizione al pubblico del materiale informativo predisposto dalla Regione Marche e competente Asur, sui rischi derivanti dal gioco eccessivo, sui servizi socio-sanitari attivati dal piano regionale integrato, nonché test di verifica finalizzato ad una rapida autovalutazione del rischio di dipendenza ed indicazioni circa la possibilità di utilizzare dispositivi che consentono di definire un limite di importo da giocare o un tempo massimo di utilizzo degli apparecchi.
Restano fermi i divieti già previsti in passato per il gioco d’azzardo ed alcuni giochi con le carte e altri giochi ad alto rischio. Un ulteriore giro di vite riguarda le disposizioni inerenti gli apparecchi automatici, semiautomatici ed elettronici, con disposizioni maggiormente rigorose. Le sanzioni previste sono di carattere amministrativo e penale, prevedendo per i trasgressori anche sanzioni accessorie che comportano la sospensione dell’esercizio per periodi fino a tre mesi o, nei casi più gravi, la revoca dell’autorizzazione.
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Meno male che il questore c’è! Finalmente qualche iniziativa concreta a sostegno delle persone e soprattutto dei minori! Attendiamo fiduciosi il regolamento comunale di Civitanova Marche e delle città vicine che aderiranno!
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ma chiuderle no?
Fa veramente pensare il fatto che il questore debba sostituirsi al legislatore nel precisare il concetto di legalità in tema di gioco (?) d’azzardo poiché la legge nulla dice al riguardo né rimanda ad un qualche decreto attuativo.
Comunque esiste l’art. 110 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS).
“Art. 1 In tutte le sale da biliardo o da gioco e negli altri esercizi, compresi i circoli privati, autorizzati alla pratica del gioco o all’installazione di apparecchi da gioco, è esposta in luogo visibile una tabella, predisposta ed approvata dal questore e vidimata dalle autorità competenti al rilascio della licenza, nella quale sono indicati, oltre ai giochi d’azzardo, anche quelli che lo stesso questore ritenga di vietare nel pubblico interesse, nonché le prescrizioni ed i divieti specifici che ritenga di disporre. Nelle sale da biliardo deve essere, altresì, esposto in modo visibile il costo della singola partita ovvero quello orario(4)…”
Ma tutte quelle brutte immagini di violenza ed altro che possono turbare o spingere a grottesche imitazioni, siam sicuri che stanno sulle macchinette mangiasoldi e non sugli ” innocenti giochi” elettronici dove si vedono certi armi da far sbavare d’invidia pure Rambo? Una cosa di certo rimarrà indiscutibile, non per altro perché suffragata da esperienze passate tra le quali spicca forse il “Proibizionismo” che non solo ha alcolizzato mezza America ma ha prodotto celebrità tipo Al Capone. Niente è più invitante delle cose proibite. Per
evitare di diventare ludopatici, oltre che drogati, fumatori e ubriaconi bisognerebbe fare come fa lo stato con i piccoli risparmi, controllarne il flusso dei soldi. Certo, il giovane traviato, innamorato di una ballerina di seconda fila pardon della seconda fila di banchi e lei non balla nemmeno almeno che non abbia preso un ecstasy, che fa continue richieste di “canne “, vodka lemon, potrebbe portare il nostro minore a tentare una rapina alla macchinetta mangiasoldi con il risultato di perdere pure quei quattro spicci rubati dal borsellino della mamma mentre bestemmiava contro la lavatrice che perde acqua, lava male e quando centrifuga sembra voler scoppiare da un momento all’altro. Comunque cari genitori non vi preoccupate, quando la devianza non è più gestibile ci penseranno i vari esperti tra Sert, tavole calde e comunità a rimetterli a posto. Sono già pronti con le ali spiegate e che con voli concentrici tipici degli avvoltoi, controllano dall’alto, pronti ad accogliere tutti i minori che non sono stati capaci di rovinarsi da soli e quindi per diventare dei veri rincoglioniti sociali, li aspettano gli esperti che lo fanno solo ed esclusivamente per soldi e dove gli insuccessi poi li finisce di pagare la vittima predestinata: il minore che diventa maggiorenne per l’età e minorato a vita.
Ah, per quella legge che se si viene a conoscenza di un reato bisogna avvertire i preposti, se vedo due minorenni che giocano a Morra, che faccio telefono? E poi la Morra è vietata anche tra i grandi? E un’ultima domanda: ” Anche la Morra può causare ludopatia e condurre nella fase terminale in qualche comunità?
quell’eta’ io e amici cambiavamo teste e cilindri dalle moto per vedere chi era piu’ forte.Siamo alla frutta,si’ quella disegnata nelle rotelline mangiagrana delle slot.