di Alessandra Pierini
E’ l’ora dei saluti per Roberta Preziotti, prefetto di Macerata. Passaggio del testimone al femminile, al suo posto arriverà Iolanda Rolli. A disporlo il Consiglio dei ministri.
Roberta Preziotti era arrivata a Macerata nel 2015: esperta di assistenza ai migranti e ai rifugiati politici, aveva trovato un clima già caldo in tema di accoglienza. Negli ultimi mesi si è trovata ad affrontare “i fatti di Macerata” dalla morte di Pamela al raid di Luca Traini che hanno messo a dura prova le figure apicali della provincia. Ora sarà a disposizione con incarico di assicurare lo svolgimento delle funzioni facenti capo alla già soppressa Agenzia autonoma per l’Albo dei segretari comunali e provinciali e delle attività gestionali della soppressa Scuola superiore per la formazione e la specializzazione dei dirigenti dell’amministrazione pubblica locale.
Il nuovo prefetto sarà Iolanda Rolli, attuale commissario straordinario del governo per l’area del comune di Manfredonia, incarico che manterrà fino alla scadenza. Era stata nominata lo scorso agosto per il superamento delle situazioni di particolare degrado di quell’area caratterizzata da una massiva concentrazione di cittadini stranieri.
A Macerata un prefetto donna, in prima fila nelle politiche dell’immigrazione
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Se ne va il Prefetto del terremoto e della simbiosi con Carancini per l’emergenza migranti. Di lei ricorderò le infinite fotografie fatte nei luoghi terremotati con il casco giallo, sempre elegante come si conviene ad un rappresentante dello stato che deve tenere alta l’attenzione sui colori, il tessuto della trama ( del vestito ), la firma e la scelta delle scarpe che devono sicuramente aver creato qualche problema e per la scelta del colore che del modello. Io ho in mente orribili scarpe da lavoro maschili, con la punta di ferro che se usate da un piede poco allenato a pavimenti divelti, improvvisi cumuli di terriccio, grovigli ferrosi, sarebbero un vero attentato all’incolumità del fondo gamba. La ricorderò per la sua interessante partecipazione alla regolazione dei flussi migratori che sembravano avere una sola strada che partendo da tutti i luoghi più disparati del globo portavano a Macerata, dove si arrivò ad avere la più alta concentrazione di migranti, ben oltre il numero prefissato da qualcuno e con un incremento economico dovuto ai vari interventi umanitari da parte degli uffici in causa che con l’ausilio delle ben tristi e note associazioni non umanitarie ma di spiccato senso degli affari, hanno aiutato i preposti pubblici a salvaguardare nel migliore dei modi, se stessi. La ricorderò ancora, attaccata da più parti per il suo scarso interesse alla lotta per la droga, in una città dove esiste anche un associazione per ” il richiamo del tordo innamorato durante le stagioni ” e l’unica che si occupava di droga è stata prima messa su, imbellettata e poi dimenticata dai tanti problemi che sarebbero venuti. Nessuno comunque più importante di droga con annessi, connessi e soprattutto spacciatori che per mesi, forse anni hanno goduto di un lassismo che quasi quasi meraviglia anche me che ho visto sui bastioni dell’arroganza e maleducazione, politici pieni di sé, capaci di pensarsi intelligenti, furbi, attenti, soprattutto alle rovinose cadute a cui tanto quasi tutti sono destinati. Un ultimo ricordo prima di chiudere: ” Sto ancora aspettando di essere chiamato per un colloquio che avevo chiesto, così come lo avevo chiesto a Civitanova ma siccome sono bello anche se non più tanto giovane, dotato di un quoziente di intelligenza tra il 10 e 11, che sarà pochissimo, anzi niente, ma bisogna vedere quello degli altri, allora non sono stato invitato, cosa di cui non sono certamente scontento. Parlare a certi livelli è quasi sempre così scoraggiante che anche per me che sono poco sensibile, rischio di commuovermi alle pochezze altrui che non capisci mai se sono volute. Quest’ultima frase è veramente una boutade; quando ti trovi a colloquio con una persona, da come si muove, parla, gesticola e soprattutto da quello che dice, anche con un QI pari a 0,01 su un ampia scala lo capisci. Come non ho ritenuto un semplice trasferimento di ruoli l’arrivo del nuovo questore, anche per il nuovo prefetto sono dello steso avviso.
E’ normale che un Governo appena insediatosi rinnovi le cariche che ad esso fanno riferimento e tra esse ci sono quelle delle prefetture.
Presi i tempi tecnici necessari, il nuovo Governo provvede a rimuovere la concausa della disastrosa gestione del territorio e della accoglienza fuori controllo.
Una bocciatura senza appello, visto che viene rimandata a Roma senza ruoli operativi dietro una scrivanie a gestire due organismi che non esistono più. Se il Nuovo Prefetto si dimostrerà, come credo, della stessa pasta dell’attuale questore, saremo in una botte di ferro e potremo riacquistare serenità.
Marina Santucci ha detto tutto. Il vento sta cambiando!
Secondo me Marina Santucci ha detto non tutto, ma troppo: le frecciate nei riguardi della dr.ssa Preziotti poteva risparmiarsele. Non si deve lottare contro qualcuno, invece ci si deve battere per qualcosa.
le parole della Signora Santucci
descrivono fin troppo bene quale
situazione si era verificata a Macerata,ora la speranza è che con un nuovo Prefetto ed un nuovo
Questore la situazione in città ed in provincia, tenda a migliorare per
far sì che si torni piano piano alla
normalità tanto desiderata.
Il 25 giugno 2015 il Co.I.S.P. chiese alla Dr.ssa Preziotti un incontro (nota Coisp prot. 83/15 S.P.). Dopo la cortese telefonata di una collaboratrice, che mi chiese e ottenne disponibilità per alcune date, siamo ancora in attesa….
Nicola Lalla – Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
Decisione sacrosanta presa dal Ministero degli Interni
Fu solo incapacità?
Ai posteri l’ardua sentenza
Al di là dei meriti e demeriti del Prefetto Preziotti, di cui risponderà eventualmente nelle sedi opportune com’è giusto che sia essendo un dipendente pubblico, va detto che il cambio dei vertici ha riguardato numerose Prefetture in tutta Italia.
E non mi pare niente di strano essendo cambiato il Ministro degli Interni.
Per Franceschetti. L’avevo detto, ma l’unico pollice verde è stato il mio. La gente a volte non ragiona e agisce d’istinto.
Il “cambio della guardia” -periodico- è normale in questi settori (questure, comando carabinieri, prefetture, ecc.)