di Gabriele Censi
(Foto Fabio Falcioni)
«Non riesco io stesso a crederci che è accaduto 40 volte per 40 anni, è questo il miracolo della vita, che si può camminare insieme per guardare avanti e tenersi per mano». Alla guida del Pellegrinaggio da Macerata verso Loreto ci sarà ancora una volta “don” Giancarlo Vecerrica oggi vescovo emerito. Un cammino verso l’alba con una domanda rivolta ai giovani, da sempre protagonisti del pellegrinaggio, “che cercate?”.
L’evento che coinvolge ogni anno decine di migliaia di persone da ogni parte d’italia e non solo compie 40 anni e diventa ancora più internazionale con partecipazioni anche dall’Africa e dall’America. «Non dite che sono io il fondatore, è la Madonna, dopo le prime due edizioni disastrose in cui sbagliammo anche strada, è andata sempre meglio e alla protezione della Vergine si è aggiunta quella di San Giovanni Paolo II, che 25 anni fa venne a farci visita. Macerata è diventata mondiale per la positività del Pellegrinaggio, io per incoraggiare già a mezzanotte dico che l’alba si avvicina».
Il tema, durante la presentazione dell’edizione di sabato prossimo con partenza allo stadio Helvia Recina, dopo la messa presieduta dal cardinale Marc Armand Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi (e non come precedentemente annunciato il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il Clero) è stato la partecipazione così grande nonostante la crisi religiosa. «E’ un’occasione – ha detto il direttore Ermanno Calzolaio – per scoprire la natura del bisogno e della speranza di ciascun pellegrino». «I giovani vogliono meno prediche e più testimonianze – ha ribadito Vecerrica – riportare il vangelo nelle strade come faceva Gesù» E’ atteso anche l’ormai consueto saluto telefonico di papa Francesco, lo ha confermato lui stesso ieri per la benedizione della Fiaccola della Pace in piazza San Pietro.
Le risposte già raccolte sul tema “Che cercate?'” danno il senso del tempo: “io non cerco niente”, “non essere giudicati dalla copertina”, “qualcuno che stia accanto a me senza giudicarmi”. Le elenca Calzolaio nell’annunciare il programma che avrà anche la partecipazione di due ragazzi di 15 anni della Nigeria che sono stati accolti in una comunità cristiana. Il tema dell’accoglienza viene ripreso dal vescovo di Macerata Nazzareno Marconi: «Macerata è rimasta città accogliente, il pellegrinaggio è l’occasione per testimoniare questa realtà, un momento di un cammino non solo un evento. La domanda religiosa non è in crisi, in crisi sono i modi tradizionali di intercettarla. Il cammino verso l’alba è anche quello che cerca l’Italia e l’alba non è lontana». Lo ribadisce anche il sindaco Romano Carancini: «La nostra è una città laica che accoglie indipendentemente dall’essere credente o meno. Questo è un anno particolare, stavolta con il sorriso sempre presente ci sono anche un pò di pensieri nella testa e abbiano bisogno di ritrovarci numerosi. E’ il momento ideale per una riflessione: oggi non è di moda accogliere ma espellere». Il sindaco poi annuncia un particolare riconoscimento per don Giancarlo da parte della città per i 40 anni: «Aprire le strade è la parte più difficile».
La logistica sarà ancora più curata per le norme sulla sicurezza, il responsabile Massimo Orselli rassicura tutti. Il piano è stato approvato dalla questura, ci saranno navette per l’arrivo e per il ritorno a Macerata. Saranno impegnati circa mille volontari per la complessa organizzazione. Il programma inizia sabato 9 giugno alle 19,30, alle 20,30 ci sarà la messa e al termine l’inizio del cammino verso il santuario di Loreto con arrivo previsto alle 6,30 circa.
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Cosa abbiano a che fare queste marcette non competitive e queste adunate oceaniche col cristianesimo non è facile capire…
Penso che le facciano per ingraziarsi nostro Signore.