La professoressa Donatella Donati
di Donatella Donati
Alla fine degli anni Novanta i due figli di Mario Pianesi, un maschio e una femmina, frequentavano la scuola media Fermi di cui ero preside. Più volte il padre pretese di venire a controllare quello che mangiavano durante la ricreazione, preoccupato che chiedessero ai compagni di mangiare patatine. Al momento della gita scolastica il cui obiettivo era la visita a Ginevra delle varie organizzazioni mondiali della sanità che lì avevano la loro sede e degli uffici dell’Unione Europea ivi collocati ottenne dal consiglio di Istituto dopo che io glielo avevo negato il permesso di partecipare al viaggio di istruzione dei figli. Avemmo un bel da fare io e il vicepreside Marucci per evitare che creasse durante il viaggio un gruppo di ragazzi a cui spiegare le sue idee. Arrivati a Ginevra riuscii ad impedirgli di entrare con gli studenti nella sede dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dove pretendeva di intrufolarsi per spiegare le sue teorie. Gli imposi, pena l’allontanamento dalla comitiva, di non parlare delle sue idee sull’alimentazione.
Durante i pasti nelle trattorie degli alberghi dove soggiornavamo pretendeva di mangiare a parte con i suoi figli in uno spazio riservato. Fu una continua battaglia per tenerlo lontano dagli studenti. Aveva portato con sé delle piccole mele, le sbucciava con un coltellino e poi buttava a terra le bucce, che gli imposi di raccogliere. Al rientro nell’albergo italiano dove ci fermammo si rifiutò di mostrare la sua carta di identità e solo dopo le insistenze mie e dell’albergatore la mostrò. Risultava nato a Tirana e quindi albanese. A quel tempo sembrava un eccentrico e uno stravagante. Quando i figli uscirono dalla scuola rividi la loro madre, la prima moglie, che si fermò a salutarmi. Era magrissima, quasi uno scheletro con tutte le ossa sporgenti, le chiesi se aveva bisogno di aiuto ma mi rispose fieramente che stava molto bene e che a curarla ci pensava il marito. Morì invece poco tempo dopo.
Mi fa meraviglia che tante importanti istituzioni maceratesi e italiane lo abbiano fregiato di premi e medaglie, mentre io semplice preside ma persona civile servitrice dello Stato sono riuscita a tenerlo a bada per preservare gli studenti dalla sua predicazione.
Veramente in qualche scuola i suoi sono stati invitati , nell'ambito di qualche progetto, a tenere conferenze agli alunni.Assistendo ad una di queste, pur essendo una semplice insegnante di Lettere, mi arrabbiai molto ascoltando che tale dieta poteva impedire il cancro e altre amenità del genere, lo feci presente agli insegnanti di Scienze e ai responsabili.
Devo dare una brutta notizia ai genitori macrobiotici integralisti: i vostri figli a scuola chiedono ogni giorno la merenda ai compagni ;)
È più sano il mc Donald e il fumo professoressa? C errore che il riso è più pericoloso
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Veramente se lo scopo di quella gita a Ginevra era visitare gli uffici dell’Unione Europea, le difficoltà di quella spedizione non derivavano dalla presenza di Mario Pianesi.
professoressa, i processi li fa la magistratura. x Ersilia: dieta mapi a parte su cui non mi pronuncio per evitare ulteriore sciacallaggio mediatico, che i vegetariani abbiano meno probabilità di sviluppare tumori ne è piena la letteratura scientifica, oltre alle numerose testimonianze di oncologi ed epidemiologi affermati (dott. Veronesi, dott. Berrino, ecc.)
i processi li fara la magistratura ma le diete le devono sostenere i dietologi
ma chi è dietologo, Marinozzi? uno che possiede un pezzo di carta per essere stato qualche anno a scaldare i banchi di un’università o chi ha sperimentato, studiato e ragionato tutta la vita sull’alimentazione con mente libera e curiosa? La fede nell’autorità delle università non ha nulla di scientifico ma appartiene alla sfera delle religioni e delle superstizioni.
Faccio un applauso di condivisione alla preside DONATI DONATELLA, una rarità nel panorama degli ingenui o complici in questa brutta storia, per come si è comportata non solo per essersi opposta a Pianesi che avrebbe voluto spiegare le sue strampalate teorie agli studenti ma sopratutto per avergli impedito di farlo nella sede dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) durante la gita scolastica a Ginevra, quale migliore occasione per lui …..
Sì, sì la dieta macrobiotica è veramente strampalata e pericolosa invece la macellazione halal è molto rispettabile e legale:
La Macellazione secondo la Shari°ah
Tutti gli animali e gli uccelli considerati leciti per il Musulmano, sono comunque illeciti a meno che non siano stati correttamente uccisi.
Il metodo corretto per la macellazione implica il taglio simultaneo dalla giugulare, carotide e trachea dell’animale, con un coltello molto affilato. Le condizioni per la macellazione sono diverse:
Chi deve provvedere all’azione della macellazione deve essere musulmano
L’animale da macellare deve essere posto con il muso verso la Santa Ka’baa.
La persona incaricata della macellazione deve pronunciare il nome santo di Allah (SwT) nel momento in cui esegue la propria azione.
Ci si deve accertare che, nel momento in cui viene macellata, dalla bestia fuoriesca un normale flusso di sangue.
Nel momento in cui viene macellato, l’animale deve mostrare movimenti, che diano la garanzia che l’animale fosse in vita ed in buona salute al momento della macellazione.
Chissà quanto sarà lusingato D.io nel vedere un agnellino o un vitellino morire dissanguato lentamente, lentamente, lentamente… evviva la cultura islamica, evviva questa religione di pace e di sapienza.
@ FRANCO PAVONI: penso che l’accostamento fra la dieta macrobiotica, secondo la teoria “pianesiana”, e il metodo della macellazione halal, secondo il barbaro rituale islamico, sia fuori luogo, eventualmente il confronto va fatto con altri tipi di diete. Ho avuto modo nel 2007, con un collega di lavoro per renderci conto, di frequentare un ristorante UPM per circa un/due mesi, e confermo l’idea che ci siamo fatti sia del menù ma anche del comportamento di alcuni assidui frequentatori e di certe “regole” vigenti nel locale: strampalato, oppure bizzarro, stravagante.
Ieri mattina su RAI 1 ho seguito per un’ora la trasmissione dedicata all’argomento con diverse testimonianze sul caso Pianesi (definito ciarlatano) accusato di presunte (sarà la magistratura a chiarire tutto) violazioni della libertà personale e di “setta macrobiotica” che vanno ben oltre la semplice chiave di lettura che ognuno può avere in riferimento al cibo o ad una dieta variegata, che ritengo più utile, sempre ricercando prodotti il più possibile sani e naturali documentandosi molto.
Chissà perché questo caso Pianesi mi ricorda Trasimaco, secondo il quale il giusto è l’utile del più forte e la giustizia è un bene altrui. Ogni potere, diceva Trasimaco, promulga le leggi in base al proprio utile, e in base al proprio utile stabilisce quindi cosa sia giusto per i sudditi, punendo i trasgressori di conseguenza. D’altra parte, diceva Trasimaco, ne risulta che la legge reca danno a chi obbedisce, poiché osservandola, e quindi perpetrando l’utile di chi comanda, i sudditi faranno del bene ai potenti, rendendo felici loro e non certo se stessi. Ma può anche darsi che, come l’impunità dell’Islam, anche Trasimaco col caso Pianesi non c’entri niente. Come può non essere un ciarlatano uno con la terza media?
@Piergiovanni Castellucci
Non far caso a Franco Pavoni nella sua strenua difesa della dottrina macrobiotica dove sembra fare a gara con sé stesso a chi la spara più grossa. O forse, sono cose che noi ” babbani” non riusciamo a capire. O forse ancora, è sotto effetto macrobiotico. Probabile. Perché tutto gli si può dire, tranne che zuppa e piatto misto non agiscano benissimo direttamente a livello cerebrale da riuscire ad influire sui processi mentali.
@Franco.
Non è la terza media il suo limite, anzi ammirevole quanto a questo; se è da imputargli qualcosa dal punto di vista scientifico è proprio la mancanza di scientificità nei suoi studi, e al contrario, è l’avere superato il limite di studioso convinto delle sue teorie al punto da condurre la sua sperimentazione su delle -passatemi il termine -cavie umane,senza una dovuta preparazione dal punto di vista medico-clinico. E’,soprattutto, il non essersi fermato per non smentire le sue convinzioni neanche di fronte l’evidenza di un corpo ridotto a pelle e ossa, come da immagini che ci sono state mostrate. Mi dirai ora, suppongo, che anche i medici sbagliano. Certo, anche il medico più competente può sbagliare una diagnosi, certo, ma uno dei primi insegnamenti della medicina è ” Primum non nocere” PER PRIMA COSA NON NUOCERE”, e prima di poter esercitare la loro professione, medici e odontoiatri prestano il Giuramento di Ippocrate, che ti farebbe bene leggere per riscontro all’operato da guaritore rivestito da Pianesi nei confronti dei suoi ” pazienti”. Inoltre, un medico se vede che una cura non è efficace cambia la cura, o se incerto su una diagnosi può fare un consulto. Così un paziente, può rivolgersi a più medici per la sua diagnosi. Ma qui: con chi altri può consultarsi Pianesi se è lui solo a prestare la sua opera dall’alto del suo vertice ? Idem i suoi pazienti: a chi altri possono rivolgersi se non lui?
Prima cosa non nuocere. Anni fa, fino ad una trentina d’anni fa, so per assodato che , come per sé stesso, vietava altresì ai seguaci più stretti persino le cure dentistiche, non so se erano consentite le estrazioni, ma otturazioni e altro no. Ora non so se sia più così visti nel frattempo i progressi in campo odontoiatrico. Credo di ricordare, infatti, le otturazioni non consentite per via del piombo e altre sostanze impiegate nella cura della carie. Ah che salute! ah che bellezza!
Dolce Tamara, come puoi immaginare di Mario Pianesi non so assolutamente niente, a una dieta alternativa vagamente macrobiotica sono arrivato per tentativi, dopo tanti sbagli, ma questo non è interessante. Quello che è istruttivo è il rivendicare da parte della professoressa Donati, che pure ha preparazione e competenze di tutt’altro genere,
il merito di aver protetto giovani innocenze dalla corruzione dell’albanese Pianesi che pure nel 2005 è stato nominato membro del Comitato Scientifico UNESCO per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile e nel 2006 ha ricevuto un premio per la “Migliore opera nella dieta terapeutica” dalla Cina e ha parlato in tutto il mondo per conto della FAO di “Ambiente, Agricoltura, Alimentazione, Salute ed Economia” e sotto l’egida di numerose istituzioni internazionali. Però, ringraziando D.io, la professoressa Donati l’ha fatto stare zitto… per difendere cosa? le merendine? le patatine? il panino col prosciutto cotto? la pizza con la mozzarella? il mangiare come sempre, come fanno tutti? che è poi parallelo al pensare come sempre, come fanno tutti?
Dirai però ci sono i casi di anoressia, certo l’anoressia è una malattia terribile, spesso irreversibile, certo al di sopra delle doti taumaturgiche del Pianesi. Ma come si fa a dire che l’ha provocata lui?
Mettiamola così: le diete Ma-Pi fanno bene ma come tutte le diete non possono sostituirsi completamente alle cure mediche se la dieta non è sufficiente, invece Pianesi come uomo fa male sempre. Naturalmente queste strane cose su Pianesi a me le ha raccontate chi so che per certo lo ha conosciuto e ha lavorato con lui per anni.
Franco: ma che dici? Che c’entra l’anoressia? in nessuno dei casi si tratta di anoressia. L’anoressia è tutta un’altra cosa.Non stiamo a dire cosa, sarebbe lunga. Qui il calo di peso era dovuto al tipo di dieta MA.PI che seguivano fino a scendere sottopeso ai limiti della sopravvivenza. E comunque -tu chiedi- come si fa a stabilire che siano stati ridotti in quelle condizioni estreme? Si fa. Anzi, si farà, in sede processuale dove a parlare saranno le cartelle cliniche dei ricoverati. Si vedrà con quale esito. Si vedrà. Al momento, questo è quanto veniamo a sapere dai giornali.
Ma voglio anche porti altri gravi casi in cui colpiti per cause diverse sono dei bambini, due dei quali figli di una coppia marchigiana.
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2018/03/15/ACLRQb7B-denunciato_famiglia_ammalarsi.shtml
Riporto qui soltanto l’ultima delle risposte date dai genitori nell’ intervista:
D: Che cosa vi ha spinto a sporgere denuncia?
«Quando la nostra terza figlia è stata male – spiega il marito – hanno telefonato dall’associazione, non per chiedere notizie sulla salute della bambina, ma per raccomandarsi che non dicessimo nulla della dieta macrobiotica di mia moglie. Ho visto anche altri bambini ammalarsi: mi ha preso il rimorso per essermi fatto abbindolare e ora speriamo che altre persone escano allo scoperto. Non vogliamo che altri ripetano il nostro errore».
Tamara, ma che dici? vuoi le statistiche degli infiniti casi di tumori, ictus, malattie cardiovascolari, malattie degenerative, diabete, obesità provocati dalla dieta a caz.zo di cane continuamente pubblicizzata dall’industria alimentare? quanti degli 80000 adepti pianesiani pesano 35 chili? e se 8 su 80000 sono gravemente malati (non di anoressia chiedo scusa di iperdenutrizione) la responsabilità è della dieta macrobiotica oppure della condizione umana oppure loro?
Può darsi benissimo che Pianesi sia un pazzo o un delinquente,
ma se lo si è scoperto solo dopo 40 anni, se per 40 anni ha potuto prosperare, è segno che il problema della cattiva alimentazione di massa esiste, è sentito e allora il male grosso non è Pianesi ma sta nell’industria alimentare e nella sua pubblicità ingannevole, sta nell’ignoranza in cui è tenuta la gente dalla quale non può uscire, perché il sapere è riservato ai medici che non si preoccupano per nulla della prevenzione. Se un dietologo avesse chiesto alla professoressa Donati di parlare ai ragazzini, sicuramente avrebbe potuto parlare ma a nessun dietologo negli anni 80 è mai venuto in mente di parlare ai ragazzini.
Tamara Pavoni, sembra un discorso tra sordi.
Forse non c’entra nulla, ma vorrei precisare che il reato di plagio, art. 603 CP (introdotto in epoca fascista) è stato abolito, ossia dichiarato incostituzionale dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 96 del 9 aprile 1981.
Da Wikipedia, plagio: “Negli ultimi decenni in Italia sono stati depositati in Parlamento diversi disegni di legge… per reintrodurre il reato di plagio psicologico, ma il Parlamento ha sempre preferito non occuparsene poiché la fattispecie non è accertabile con criteri e metodi scientifici e il reato espone il cittadino a rischi di abusi dell’autorità giudiziaria.”
Il cannibalismo delle galline è spesso un comportamento di origine nervosa che spinge le galline (ma anche faraone e tacchini) a beccarsi tra loro rabbiosamente sulle ali, sul dorso, sul collo e nella zona anale. Il fenomeno appare sulle prime limitato, ma spesso i polli manifestano un comportamento imitativo e il vizio si propaga in breve tempo arrivando a interessare tutti i capi dell’allevamento. Il comportamento si manifesta prevalentemente in animali tenuti in ricoveri angusti, in presenza di sovraffollamento e quando le mangiatoie non sono sufficienti. La causa scatenante è infatti sempre la competizione. La vista del sangue degli animali ferito o beccati stimola poi la «curiosità» di altri capi, che degenera nel cannibalismo vero e proprio. Gli animali perseguitati si riducono in uno stato pietoso, che favorisce l’insorgere di infezioni e malattie secondarie. Per prevenire questo comportamento consigliamo di adottare i seguenti accorgimenti: – consentire il pascolo agli animali, possibilmente in un ambiente diversificato (con presenza di cespugli e alberi a foglie caduche); – isolare gli animali con ferite accidentali che possano suscitare curiosità e conseguentemente cannibalismo; – distribuire le granaglie sulla lettiera e al pascolo per stimolare gli animali alla ricerca del cibo, distogliendoli da inutili competizioni per l’alimento; – adeguare il numero di mangiatoie a quello degli animali allevati e mantenere distanze di almeno 2-3 metri tra le mangiatoie e gli abbeveratoi. In questo modo si riducono le occasioni di zuffe per il cibo, costringendo gli animali ad allontanarsi dalle mangiatoie per andare a bere. Nel caso in cui il cannibalismo sia già presente, consigliamo di mettere a disposizione delle galline fasci di verdure appesi a un’altezza di circa un metro, sperando che questa «novità» stimoli la loro curiosità e le porti a disinteressarsi delle compagne ferite (che devono essere in ogni caso isolate).
Ha ragione Micucci. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ma io ci sento ancora bene.
Prima Franco poi Iacobini. A Franco rispondo per punti.
1) Che l’alimentazione sia in cima alle statistiche di malattie croniche o mortali , ormai lo sappiamo tutti; ne siamo tutti informati, grazie anche alla libera informazione in rete , quando non si incappa anche qui in informazioni di tipo vero/falso perché finalizzate alla vendita di prodotti o servizi di cui le pagine che navighiamo sono piene di pop-up come ” 4 cibi da evitare perchè pericolosi ” ( salvo poi ognuno dica il suo, chi le banane, chi le patate, chi lo yogurt e via all’infinito) oppure ” i medici ne sono spaventati” e giù ad offrirti la cura miracolosa per questo o per quello. Ti sfugge però nell’addebito che dai alle industrie alimentari, che da qualche decennio in qua, anche i più grandi marchi alimentari e non solo, penso al settore casa, accanto al prodotto di filiera offrono ai consumatori anche quello bio; dalla pasta secca o fresca, al pane, al latte, al caffè, all’orzo, al tonno, alle verdure, alla frutta, ai legumi in scatola, ai dadi, al parmigiano, agli yogurt, al the, alle mozzarelle, allo stracchino o suo sostituto chiccobio di riso, ai biscotti, alle merendine, ai fiocchi di cereali,alle farine, alle carni, agli insaccati, alla birra, al vino ,ai gelati e surgelati , agli hamburger di seitan o vegetali, al tofu, fino ai detersivi ecobio. Ne ho detti alcuni alla rinfusa. Lo stesso vale per le catene dei supermercati. Oggi, che sia una coop o altra sigla , tutti, dico tutti, nei loro scaffali affiancano al prodotto industriale , l’analogo bio. SOLO COSTA UN PO’ DI PIU’. Fino al 30% /40% in più, quando non il doppio. E siccome non tutte le tasche delle famiglie italiane, come tu sai bene quanto me, non possono permettersi di spendere neanche 1 centesimo in più per questioni puramente economiche e non di altro genere ” Vorrei ma non posso”, continuano ad acquistare il petto di pollo allevato in batteria e quanti più prodotti siano al prezzo più basso.
2) Ora non venirmi a disquisire sul fatto che anche se bio, sono sempre prodotti su scala industriale,perché ti rispondo che i macrobiotici in compenso a tanto purismo alimentare, fumano come turchi. Il fumo, non meno dannoso, non gli è vietato. E perché? perchè, dicono, se mangi bene, il fumo non fa male o meno male.
Terzo punto.
Se a ridurre a 35 kg con una cura inadatta un paziente fosse stato un medico di quelli in camice bianco che professionalmente operano ” Seondo scienza e coscienza”, non sarebbero serviti altri 7 casi: ne bastava uno solo per rovinarsi la carriera ed essere prima sospeso,poi processato, e se condannato espulso dall’Ordine con divieto di esercizio della sua professione.
4) Non trovo a differenza tua, alcun nesso giustificativo ,fra chi si fa maestro di una sana alimentazione al fine di prevenire alcune gravi patologie e poi non mostra un’etica a 360° rivolta in primo luogo alle persone che lo seguono ciecamente in questo percorso. Meglio un albero piantato in meno all’anno, ma più umanità. Il rispetto per l’ambiente non vale niente se prima non ti curi del benessere fisico e psichico di ogni persona.
5) Non mi piacciono le persone che abusano del loro potere, quale che sia, in qualsiasi campo.
Iacobini, c’entra, e fai bene a puntualizzare. Ma il reato di plagio in questo specifico caso non è che uno dei vari capi d’accusa, anche se in gran parte tutto sembra essere collegato e girare attorno a quello. Compreso l’impero economico maturato di cui solo come Onlus pari a 1.000.000 di euro a bilancio annuale , più il patrimonio immobiliare pari ad altro mezzo milione di euro, oltre ai proventi annuali dell’associazione dai circa 100 UPM fra ristoranti e punti vendita. Ma ripeto, soltanto attraverso il dibattimento in Aula si potrà stabilire se in questa anomala gestione di tipo aziendale sia o meno sussistita una qualche condotta illegale da parte degli indagati.
Ti allego in proposito questo brevissimo video con una dichiarazione alla stampa da parte della Questura di Ancona. E sotto ancora, il link con dati e cifre cui ho fatto riferimento.
https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/video/psico-setta-1.3786594
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2018/03/15/ACw5Qg6B-ristoranti_milionario_convegni.shtml
PASSO E CHIUDO.
Tamara, sono ampiamente d’accordo con te e, come ripeto, di Pianesi non so nulla e di Pianesi m’importa ben poco, m’importa un po’ di più, ma sempre da attendente l’infernuccio, il rapporto tra scienza e potere, tra potere e servilismo, tra servilismo e maceratesità. Sarebbe corretto pensare che la scienza non abbia dogmi ma formuli ipotesi in continua evoluzione, che non esistano verità definitive né depositari di verità assolute e che la scienza vada avanti proprio perché c’è lo strampalato che non si fida e non si affida ma anzi rompe i co..ioni. Siamo partiti dal compiacimento della professoressa per aver censurato Pianesi, impedendogli di dire cosine forse utili e viene da chiedersi perché la professoressa, sempre didatticamente impeccabile, abbia censurato Pianesi, probabilmente perché all’epoca non era nessuno solo un albanese con la terza media, fossimo stati nel 2005 quando era gloria cittadina, premiatissimo da tutte le istituzioni internazionali, amico perfino di Umberto Eco, sarebbe stata più cordiale. Ma all’apertura di un’inchiesta giudiziaria, il primo passettino di un processo che finirà non si sa quando, è crollato tutto, tutti addosso al mostro:
appunto se una gallina è ferita, tutte le altre vanno a beccarla.
Come sul capo al naufrago
l’onda s’avvolve e pesa,
l’onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell’alma il cumulo
delle memorie scese.
La vecchia scenetta dell’osanna e del crucifige.
Voglio tornare all’articolo della Professoressa Donati, che per grazia di Dio ho avuto peraltro come insegnante di Lettere e Storia alle superiori, per chiedere questo:
non sapevo della morte della prima moglie di Mario Pianesi, Gabriella, che ho avuto modo di conoscere bene una trentina d’anni fa, così come la coppia e i loro due figli ancora piccoli, ma adesso che ne sono venuta a conoscenza, potrei sapere di COSA E’ MORTA Gabriella? Fatti i miei conti, è morta piuttosto giovane , sui 55 anni ad occhio e croce,troppo pochi per una stretta seguace della ” lunga vita” quale era come moglie di Mario Pianesi. Dunque di che è morta? Chi lo sa lo dica. Grazie.
Chi vuole può leggere la petizione che ho lanciato:
https://www.change.org/p/organi-di-informazione-un-punto-macrobiotico-tra-informazione-e-disinformazione-guardare-la-realt%C3%A0-dei-fatti