di Federica Serfilippi
Segnalazioni su segnalazioni, da ogni parte di Italia, dagli ex adepti della “psico setta” di Mario Pianesi. Storie diverse ma al contempo simili che hanno tutte un obiettivo comune: raccontare e denunciare agli inquirenti le sofferenze subite durante il periodo trascorso seguendo i dettami impartiti dal guru della macrobiotica. Si sta allargando a macchia d’olio l’inchiesta aperta dalla procura distrettuale di Ancona sulla realtà fondata da Pianesi, indagato assieme alla moglie e ad altre due persone (che hanno già abbandonato la segreteria di Upm) per associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, lesioni, maltrattamenti ed evasione fiscale per un importo che si aggira sui 300mila euro.
Da quando gli investigatori hanno scoperto le carte dell’indagine portata avanti negli ultimi cinque anni, sono fioccate da ogni città raffiche di segnalazioni da parte di ex presunte vittime della setta.
Persone che almeno da tre giorni stanno facendo squillare i centralini di caserme e commissariati con l’intenzione di denunciare quanto subito. Ci sono decine di casi al vaglio degli inquirenti. Verranno tutti filtrati dalle forze dell’ordine locali per poi convogliare negli atti dell’inchiesta coordinata dalla Squadra Mobile di Ancona e supervisionata dal sostituto procuratore Paolo Gubinelli, firmatario dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari fatto recapitare sabato scorso ai quattro indagati.
Molti avrebbero preso coraggio di raccontare il loro passato solamente dopo aver letto e ascoltato le storie tragiche fatte emergere in questi giorni dai canali informativi. Alcuni hanno anche sostenuto di non aver voluto denunciare prima per la paura di non essere creduti. Secondo quanto emerso, i nuovi casi riguardano sia uomini che donne, di ogni età e ceto sociale. Tutte le storie, però, avrebbero un denominatore comune: l’appartenenza, ormai conclusa, alla “macrobiotica pianesiana” e alla sue cinque diete, spacciate – dice la procura – come miracolose per guarire determinate malattie.
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Non risulta che Mario Pianesi abbia costretto con la forza le persone a seguire le sue diete e quindi a quelli che si lamentano e che hanno scelto liberamente la dieta macrobiotica dico semplicemente: chi è causa del suo mal pianga se stesso. Per il resto, sembra proprio una caccia alle streghe stile ventunesimo secolo…
Vissani. Lei parla di libertà nel seguire le sue diete da parte di persone la cui volontà è gia compromessa quando si accostano alla macrobiotica per problemi legati alla salute fisica , alla tossicodipenza, o psicologici???
Mi pare allora che lei non abbia centrato l’essenza da cui l’appellativo da parte degli inquirenti di ” psico-setta”. Non mi riferisco ora ai macrobiotici, che è tutto ancora da stabilire se lo siano o no, ma è così che agiscono le sette . Una volta dentro il cerchio, attraverso il rigido rispetto delle regole interne e del carisma esercitato in loro dal capo dell’organizzazione, è lì che inizia un graduale processo di privazione della volontà personale – ripeto, già labile in ingresso per i soggetti che vi si avvicinano – fino a condurli al completo asservimento. Ed uscirne a quel punto è difficile quando non ragioni più con la tua mente ma con quella del pensiero unico.
Tamara, hai fornito una magnifica descrizione degli ordini religiosi femminili, che però nessuno osa toccare.
Penso invece che Tamara abbia fatto una magnifica descrizione delle sette in generale e non di Genere…
Per Pavoni. Infatti nell’ambito della chiesda cattolica, esistono le suore (ma non i frati, né i preti) di clausura. E c’è anche il caso, tuttora irrisolto, di Emanuela Orlandi. Chissà perché papa Ratzinger si è dimesso.
@Franco, però, non mischierei il sacro col profano.
@Grazie Claudio e dirò di più. La pericolosità di cadere nel loro irretimento non è tanto finché ci stai dentro, ma quando per un qualche motivo nell’adepto inizia un risveglio di coscienza e quindi ne vuole uscire; dopo essere stato oggetto di un processo di spersonalizzazione ognuno perde la propria identità ma in compenso non ne ha una nuova tutta da ricostruire, per cui una volta usciti si va facilmente incontro ad un disturbo psichico che si chiama ” derealizzazzione”, ossia non hai più rapporti con te stesso perchè non sai più chi sei e né con realtà esterna rispetto a quella cui sei appartenuto. Da lì in poi, tutto da lavorarci con l’aiuto di uno psicoterapeuta.
Veramente non è chiaro se sia più profana la dieta macrobiotica o l’attuale chiesa cattolica, Tamara, questo papa del buon pranzo, questo papa del dolore monopolio degli africani, questo papa dispensatore di biglietti del circo e di schede telefoniche è corporalmente ed espressivamente quanto di più lontano da ogni idea di sacro si possa immaginare.
Chi vuole può leggere la petizione che ho lanciato:
https://www.change.org/p/organi-di-informazione-un-punto-macrobiotico-tra-informazione-e-disinformazione-guardare-la-realt%C3%A0-dei-fatti