di Mario Monachesi
Macerata era città tranquilla
tranquilla
poi non sono arrivati gli immigrati a disturbare
no
sono mancate le regole
le leggi
sono mancati i controlli
sono apparsi i fiutatori d’affari
i cuori business con la politica accanto
sottobraccio
la droga a fiumi
la cecità dei palazzi
Il menefreghismo dei palazzi
i loro giorni persi a vedere altri film
poi è apparso un mostro
sanguinario
e stamattina
un nuovo mostro
con l’inferno della vendetta
s’è materializzato.
Ora Macerata è un mostro grande
che spaventa tutto
tutti
I buoni e gli innocenti
chiunque meriti
la città “granne” di una volta
di un sogno fa.
Oggi purtroppo
il “paese mio sulla collina”
è città amara
brulla nella serenità
rintanata
sotto il segno d’incompetenti
senza democrazia
prima che senza cuore
prima che senza voglia di fare bene.
Ps: Questa non è una poesia ma un immenso dolore non da oggi.
Macerata è poco più che un paesotto. Una città dove si viveva bene. Non avevi paura di uscire di notte. Ora tutta un'altra storia. Ti devi guardare sempre le spalle e questo non è voluto da noi maceratesi, ma dallo schifoso mondo politico che pur di arraffare soldi mette in pericolo le persone oneste e che sudano per potersi guadagnare il pasto quotidiano.
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l’isola felice non esiste più. Sono arrivato a Macerata tantissimi anni fa, e la sera quando si usciva, per le strade si vedevano le chiavi sulle porte, le auto con le chiavi dentro, e passeggiare ai girdini era bello, tante famiglie con i piccoli a giocare, ecc.ecc., e ci si meravigliava, ora tutto questo è finito, PECCATO.