Quasi 200 amministratori schierati a livello nazionale, nomi del volontariato, del mondo del lavoro, dell’associazionismo, dell’università e della green economy. ”Insieme”, il simbolo del nuovo soggetto politico che vede Psi, Verdi, Area Civica e prodiani insieme, svela le carte. Nelle Marche i candidati per la Camera dei Deputati al collegio 1 (Ascoli-Civitanova-Macerata) saranno: capolista Moreno Pieroni, assessore regionale; Paola Montecchiani, avvocato esperto di diritto di famiglia; Diego Lucchetti, laureando in giurisprudenza; Francesca Marconi Sciarroni, insegnante. Per il collegio 2 (Ancona-Fano-Pesaro): capolista Marco Polita, avvocato, già sindaco di Jesi, Romina Pierantoni, sindaco di Borgo Pace; Boris Rapa, consigliere regionale e capogruppo Uniti per le Marche; Federica Antonelli, operatrice sanitaria. Per il Senato: capolista Paolo Canducci, avvocato e già assessore di San Benedetto del Tronto; Marina Maurizi, funzionaria della Regione Marche; Davide Barbadoro, ambientalista; Mara Rustichelli, mediatore immobiliare. «Questo progetto – spiegano i componenti di “Insieme” – nasce per dare all’Italia un’economia competitiva e nuova occupazione attraverso un nuovo modello di sviluppo». Soddisfatto il coordinatore nazionale dei Verdi, Gianluca Carrabs, del lavoro svolto sul territorio insieme a Maurizio Cionfrini, segretario del Psi Marche, e Massimiliano Bianchini, leader delle liste civiche; ribadendo come alle ultime elezioni regionali la lista di Verdi e Socialisti e civici abbia ottenuto il 5,3% dei voti, garantendo così la maggioranza per far governare le Marche al centrosinistra, facendo superare lo sbarramento alla coalizione.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
1) 5,03, non 5,3.
2) In Uniti per le Marche nel 2015 c’erano pure IdV e Scelta Civica, in Insieme quest’anno no.
3) Uniti per le Marche non ha “garantito” alcuna maggioranza a Ceriscioli, che vinse con circa 20 punti percentuali di scarto.
Avrebbe vinto anche senza l’appoggio di Uniti per le Marche.
Come se, poi, fosse un merito aver sostenuto Ceriscioli…
Si comincia a fare un po’ di chiarezza. Con tutte queste liste, a volte nomi mai sentiti come ieri Leu, si fa un po di difficoltà. Se poi ti sbagli a scriverlo viene fuori Lue che non è certo… salutare. Da questo articolo capisco che se non voglio votare Prodi o tutto quello che me lo ricordasse, sto sulla pagina sbagliata. Per Renzi non c’e problema lui rappresenta il Pd ma devo controllare gli eventuali alleati perché qui dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno bisogna fare un bel repulisti. Se voglio votare per Bersani e magari non per D’Alema o la Boldrini, anche qui c’e da vedere innanzitutto, capire e poi eventualmente ricontrollare. Berlusconi, Salvini, e la Meloni? Se due non mi piacciono ma sono quelli che prendono più voti o qualsiasi altra decisione non mi garantisce che il premier sia quello che dico io, che faccio, rischio o qui non voto? E’ vero che sono un’anima sola, ma in tre distinti corpi. E poi Casini dove sta? C’è o non c’è? Bisogna pure perdere tempo a cercarlo per non rischiare di votarlo. No è ancora presto. Quel partito dal nome strano, com’è che si chiama,ah sì, Südtiroler Volkspartei ci sarà ancora?