di Enrico Maria Scattolini
STRAORDINARIA LA PARTECIPAZIONE della tifoseria all’assemblea di giovedì scorso (+++) (leggi l’articolo).
IL SUCCESSO DELL’ORGANIZZAZIONE, come ha rilevato il collega Mauro Giustozzi, è stato unanimemente riconosciuto (+). Anche da chi ha poi avuto modo di rimuginare qualche ripensamento nei social.
PER LA VERITA’ era anche prevedibile dopo mezz’anno di astinenza biancorossa(-).
QUESTO PERO’ NULLA TOGLIE alla validità (+) dell’iniziativa, che ha riunito le diverse anime della tifoseria della Rata. Con il sostegno della puntuale promozione del sito gestito da Glauco Giglioni e dai suoi collaboratori. In primis, fra gli animatori, Tosoroni.
IL MIO APPROCCIO FISICO CON I PARTECIPANTI l’ho avuto un attimo prima del suo avvio, mentre risalivo faticosamente (-) a piedi la bretella che congiunge il parcheggio dell’Helvia Recina con quello antistante il locale dell’associazione dove era fissato l’appuntamento.
GREMITISSIMO, come nei bei tempi andati (-). Quando allo stadio si disputavano partite di cartello o derbies, con orizzonti di altissima classifica (Bucchi) o di miracolosa salvezza (Giunti).
MI HA INTENERITO IL CONTRASTO fra quei bellissimi ricordi (+), ancora freschi ma comunque incancellabili, ed il silenzio della sottostante Helvia Recina, dormiente. Appena illuminata, quasi a non disturbarle il riposo, dalle mezze luci dei recinti circostanti.
MA CHE POTREBBE RISVEGLIARSI alla conclusione di quest’anno sabbatico (+).
AL DI LA’DI QUESTO SOGNO, la spettacolare affluenza di pubblico dovrebbe essere interpretata come un endorsement (+) dei sostenitori della Rata ai futuri dirigenti.
UN INVITO A SIFFATTA CONSIDERAZIONE è stato opportunamente (+) suggerito a Nacciarriti nel corso dell’incontro. Quello appunto di esplicare ai suoi mandanti (i due imprenditori da lui ufficialmente rappresentanti nel salone di “Idea ’88”) in quale contesto di entusiasmo potrebbero operare nel caso di felice conclusione del negoziato che dovrebbe aprirsi nel corso di questa settimana.
SAREI INVECE PIU’ PRUDENTE (-) di fronte alla disponibilità, contemporaneamente emersa dall’uditorio, di «….un abbonamento per ogni presente». Addirittura si supererebbe il doppio di quelli sottoscritti negli anni migliori della Maceratese di tardelliana memoria.
COMPRENDO L’EUFORIA per quanto potrebbe accadere nel prossimo futuro (+). Ed in parte la condivido dopo mesi di mortificante attesa per chi ha la Rata ancora nel cuore.
SAREBBE PERO’ UN ERRORE esagerare in ottimismo (-). Diverse e delicate sono le situazioni da individuare, affrontare e possibilmente risolvere.
IL SINDACO CARANCINI, al riguardo, è stato categorico (+). Richiedendo, in primis, la serietà d’intenti dei possibili protagonisti. Poi un programma serio che non sia caduco e la concretezza del sostegno di adeguate possibilità economiche.
ALTRETTANTO CHIARO L’INTERVENTO DI NACCIARRITI (+). Di garanzia circa la professionalità dei soggetti da lui rappresentati, la solidità industriale e la qualità del loro pregresso e presente calcistico.
UN’OTTIMA PIATTAFORMA di negoziazione, dunque(+); ma occorrerà tempo – fino al limite di un altro semestre – per intuirne l’evoluzione ed afferrarne la conclusione.
UN PASSAGGIO COMUNQUE S’IMPONE SUGLI ALTRI. La soluzione del problema di Collevario (+), la cui disponibilità sarà sicuramente centrale nella trattativa. Oltrechè funzionale all’attività sportiva dei ragazzi della nostra città.
SITUAZIONE COMPLESSA SUL PIANO GIURIDICO (-), in considerazione anche dell’iter della procedura concorsuale incombente sulla Maceratese di Crucianelli.
IL SINDACO AVRA’ SICURAMENTE LA SUA STRATEGIA (+): urge accelerarla per approdare all’indispensabile soluzione. Che potrebbe passare anche attraverso contatti con la controparte.
STAVOLTA L’AVVOCATO CARANCINI non potrà contare (-) sulla collaborazione del dottor Mosca. Nei giorni scorsi, prima del dibattito all’ “Idea ‘88”, il popolare Momo ha deciso ufficialmente di fare un passo indietro.
PER IL RAPPORTO CAUSA/EFFETTO, evidentemente qualcosa prima c’era stato (+).
AL MOMENTO E’ PERO’ MOLTO PROBABILE L’ASSENZA (-) di esponenti della cordata maceratese dalla dirigenza della nuova società che, nella prossima stagione, potrebbe riportare la serie D all’Helvia Recina.
MA STAVOLTA NON SI USCIREBBE dai confini provinciali (+).
Tutta la Rata che c’è: Nacciarriti si lamenta, il sindaco attende e i tifosi sperano
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L’importante è non partecipare… che cosa sono i trecento cuoricini biancorossi di fronte alla Stoà, a Zenone Cizico, a Epitteto, a san Bernardo da Chiaravalle?
Ma tifosi de che? AH Ah AH AH. Ma è un semplice crisi di astinenza, un delirium tremens che fa vedere i soliti strani tipi, serpi che camminano sui muri, ragni giganteschi che prendono forma per poi dileguarsi, muri che parlano e orecchi che ascoltano, è il caos totale. La prima partita con chi la fate, con gli Zombies de Guadalupe? Ahahahahahahahahah
Ma che differenza fa’ che non ci siamo i maceratesi nella nuova societa’, l’importante che ripartiamo dopo un’ anno sabbatico.
Anche con tutto l’ottimismo possibile, l’impresa appare titanica. Il calcio fa acqua da tutte le parti; a livello nazionale non riescono a mettersi d’accordo per eleggere un presidente, gloriose società (l’elenco è lungo, l’ultima in ordine di tempo sembra il Vicenza) sono scomparse. Altre sono economicamente malate ed avviate verso la chiusura dei battenti. Tuttavia è sempre lecito sperare…
Con ogni probabilità, in questi giorni (se già non è stato dichiarato),verrà dichiarato il fallimento della Maceratese, eventualità che avrebbe quanto meno come conseguenza positiva la possibilità per il Comune di rientrare in possesso della struttura di collevario senza attendere l’esito di lunghi ed incerti ricorsi.
Mi chiedo però, sentendo tutto quanto è emerso in questi giorni, tra articoli riunioni ecc, se non sarebbe meglio, sia sotto l’aspetto economico che morale/sportivo, sostenere l’Helvia Recina e fare in modo che diventi società abbastanza solida da vincere qualche campionato (ne basterebbero 2) ed attestarsi con continuità in serie D.
Ai puristi, che ritengono l’Helvia Recina, comunque, la squadra di un quartiere, faccio presente che è una società solida già esistente, ha il nome del nostro amato Stadio, è presieduta da un maceratese, bravissima persona, che ha attività anche in Macerata, ha uno dei settori giovanili più grandi e validi della provincia, gestisce quasi tutti i principali campi della città ecc.
L’alternativa proposta, quella più apprezzata e pubblicizzata, consisterebbe, di contro, in una ipotetica società di “ottimi imprenditori” di “vicino Macerata” che, se ho capito bene, verrebbe costituita solo in caso in cui una squadra di un paese quà vicino militante in serie D accettasse di traslocare armi e bagagli a Macerata.
Se questa “conditio qua non” non si concretizzasse che succederebbe?
Altro anno sabbatico?
Maglio un uovo maceratese oggi che una gallina di “vicino macerata”, forse domani.