di Mario Monachesi
Fino a tutto il 1513 la festa del patrono San Giuliano veniva celebrata il 13 gennaio. Già dal successivo anno, per organizzare la fiera in un periodo meno inclemente, dal Consiglio comunale la ricorrenza venne spostata al 31 agosto. Per i maceratesi questo appuntamento diventa “Sa’ Gnulià’ d’istate”. Le funzioni religiose restano stabilite alla data originaria, per poi passare dal 1613 al 14 gennaio. Il 13 ricorreva San Giuliano martire, non trattandosi dell’Ospitaliere patrono della città, il vescovo ne sposta il giorno. Questa nuova data diventa quindi “Sa’ Gnulià’ d’inverno”. Tra le cerimonie che si svolgevano in cattedrale c’era quella dell’innalzamento di una stella illuminata con lumini di cera, quale simbolo del ritrovamento della reliquia del braccio di San Giuliano, avvenuto il 6 gennaio 1442. Per questo evento accorreva tutta la città. I bambini ne rimanevano così incantati da non accorgersi, data la stagione, che il freddo faceva loro colare il naso. In seguito a questo inconveniente, a qualcuno venne pensato di chiamare questa giornata “la festa de li mucciulù”. La tradizione dell’innalzamento della stella è poi proseguita, prima di scomparire del tutto, fino al 1968 circa, per poi essere ripresa, grazie all’associazione “Amici di San Giuliano” dell’artista Silvio Craia e dall’allora circoscrizione Centro, nel 2002. Stavolta non più all’interno del Duomo ma, con l’aiuto dei vigili del fuoco e il patrocinio del Comune, direttamente sulla facciata del Palazzo comunale. La stella è un’opera in legno ornata di luminarie disegnata dallo stesso maestro Craia. Nel pomeriggio di oggi, domenica 7 gennaio, l’edizione 2018, ad allietare l’ evento ci sarà la Birbanda Santa Croce.
Ad allietare l' evento ci sarà la Birbanda Santa Croce
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E’ la stella che potrebbe MACERATA.
Ah bè!!!
Se c’è la birbanda, la festa è assicurata.
E ci sarà un sacco (e na sporta) di gente come la notte di fine anno!!!!