di Matteo Zallocco
Sala affollatissima, in tanti costretti a rimanere fuori, scroscianti applausi, uniti dallo spirito di servizio. Sono alcuni dei passaggi della nota inviata dal Pd sulla presentazione della candidatura di Francesco Vitali, segretario provinciale uscente, in vista del voto nei circoli che partirà il 12 ottobre. Il Pd se la canta e se la suona dimenticando le critiche piovute in queste settimane per gli accordi presi nelle segrete stanze in barba alla trasparenza e alla partecipazione. Critiche arrivate anche da 12 sindaci dem che hanno firmato un documento dove chiedevano la riapertura del dibattito e una svolta decisiva nell’atteggiamento e nelle modalità di decisione del partito: “Siamo convinti che un metodo sbagliato e l’assenza di un confronto si ripercuoterebbero sulle comunità da noi amministrate, il vero problema della gestione dell’emergenza terremoto è stato il poco coinvolgimento dei sindaci nelle decisioni”. Pace fatta da ieri con due di loro (Delpriori e Paoloni). Ma alla fine l’unità non è arrivata, la proposta di Ricottini non è stata presa in considerazione e alla candidatura di Francesco Vitali è stata contrapposta quella del sindaco di Appignano Osvaldo Messi dall’ala renziana che vede in prima fila il senatore Mario Morgoni. La candidatura del segretario uscente è invece sostenuta, tra gli altri, dalla deputata Irene Manzi, dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti, dal vice-capogruppo Pd in Regione Francesco Micucci, da Sara Giannini e Giulio Silenzi. Dunque un Pd diviso che non riesce a dialogare. Ma da ieri sera è tornato l’entusiasmo. Lo si vede dalla nota che riportiamo integralmente:
“Venerdì sera, in un’affollatissima sala convegni dell’Hotel Grassetti che ha costretto molti a rimanere fuori, Francesco Vitali ha presentato la propria candidatura alla segreteria provinciale del Pd. Al suo fianco per sostenerlo convintamente c’erano l’onorevole Irene Manzi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti ed il neo vicecapogruppo del Consiglio regionale Francesco Micucci. Una candidatura che si rinnova all’insegna sia della continuità in merito al lavoro svolto in quest’ultimo anno, sia di una ricca ed articolata piattaforma programmatica. ‘L’unità va ricercata sui contenuti’ ha ripetuto più volte Francesco Vitali, che profondamente coerente al suo intento ha recepito interamente il documento dei Sindaci del maceratese presentato nei giorni scorsi facendone uno degli elementi base della sua visione pragmatica. Decisione molto gradita da diversi dei primi cittadini firmatari tanto che due di essi, Alessandro Del Priori e Roberto Paoloni, sindaci di Matelica e Belforte del Chienti, sono intervenuti per annunciare il loro sostegno alla candidatura di Vitali e per ribadire la necessità da parte dei tanti primi cittadini del Pd di poter fare riferimento ad una struttura provinciale solida, operativa e che si occupi di tracciare le linee guida dell’azione politica. Esigenze che collimano perfettamente con la visione di Vitali che ha anche parlato di una candidatura che nasce e si rinnova per spirito di servizio, che non nasconde secondi fini e ambizioni di carriera ed è dunque per lui importante costruire una segreteria motivata e preparata ad affrontare le importanti sfide che attenderanno il partito sul territorio. Tema centrale di riflessione dovrà continuare ad essere il terremoto con una particolare attenzione al progetto di ricostruzione sia del patrimonio urbanistico ed architettonico che del tessuto sociale in parte a rischio di dispersione, poi le politiche del lavoro, quelle sulla sanità ed i servizi, quelle in ambito culturale e turistico nel tentativo di stringere un legame ancora più solido con il mondo delle università ed in ultimo, come più volte ribadito anche dagli interventi succedutesi all’interno del dibattito, uno sguardo alla riorganizzazione del partito sul territorio, a partire proprio dalle singole sezioni locali. Impegni chiari e precisi che hanno raccolto la risposta entusiasta dei tantissimi presenti attraverso numerosi e scroscianti applausi che hanno accompagnato anche i diversi interventi che hanno animato un dibattito vivo, acceso e ricco di proposte”.
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Di queste riunioni è inutile chiedersi il senso. Se c’è o non c’è, nulla cambia. L’unica cosa importante è che tra i partecipanti compaiono i nomi di Sara Giannini e di Giulio Silenzi. Questo significa che una parte dei lettori picola o meno piccola o più grandicella, strappa la tessera del Pd. Dovrebbero farle più spesso e poi fra qualche giorno, quando arriva Renzi, guai a chi manca, renziani o no. Ma quelli che non sono renziani che cosa sono?
Chi si accontenta gode. Al solito fanno cordate in tandem per continuare a stare su di una poltrona: D’altra parte, perché soffrire come tutti gli altri cittadini a cercarsi un lavoro, che a quella età nessuno ti darà mai?
Fanno di tutto per perdere voti. E’ ora che scompaiano come i socialisti.