Il senatore Mario Morgoni
“Unità nel Partito democratico? Valore tanto invocato quanto quotidianamente disatteso”. Così replica il senatore democrat Mario Morgoni alla nota congiunta a cui la deputata Irene Manzi e l’assessore regionale Angelo Sciapichetti hanno affidato una riflessione sul partito in vista del rinnovo dei circoli a ottobre. Se di unità si deve parlare, dice Morgoni, “questa operazione va fatta negli imminenti congressi” per evitare “un’unità preconfezionata che sancirebbe il trionfo dell’ipocrisia”. E sul segretario provinciale “non sarebbe male, anche in uno spirito di coerenza con l’attuale guida del partito nazionale, cominciare a pensare ad una figura che sostenne il nostro segretario Matteo Renzi alle primarie del dicembre 2012”.
Morgoni sull’unità di facciata cita il caso delle elezioni provinciali a Macerata dove “gli organismi di partito acclamarono unanimemente la nostra sindaca Ornella Formica come candidata ma poi un importante pezzo di Partito operò nell’ombra per far eleggere Pettinari e intrallazzò fino al punto determinare le dimissioni di Settimio Novelli che era un segretario provinciale a vocazione autenticamente unitaria. Questa fase va archiviata e superata. Francesco Vitali (che ha sostituito Novelli, ndr), va ringraziato per aver svolto diligentemente e onestamente un lavoro improbo ma oggi abbiamo bisogno di ritrovare slancio, iniziativa, capacità di autonoma elaborazione, incisività e concretezza rispetto ai problemi del nostro territorio. Dalla ricostruzione, al lavoro, alla sanità. Questo sarà il compito dei prossimi congressi che dovranno essere capaci di promuovere l’attenzione e la partecipazione della cittadinanza dimostrando che le nostre energie sono totalmente dedicate ai problemi della comunità e non alla tutela delle ambizioni dei dirigenti e alla ricerca di equilibri compromissori, sempre instabili e sempre più al ribasso tra le correnti. Su queste basi – conclude Morgoni – può iniziare un dialogo serio”.
Il Pd rinnova i circoli, Manzi: “Coesione per affrontare la ricostruzione”
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