Benadduci, la candidata di Tolentino:
“Pensiamo ai più deboli e al post sisma”

VERSO LE ELEZIONI - Presentati oggi i 16 della lista civica che sostiene la professoressa, unica donna nella corsa elettorale: "Siamo di sinistra ma non pensiamo di sapere tutto". Parole chiave trasparenza e condivisione delle scelte

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I candidati di “Tolentino in comune”

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Il candidato sindaco Marina Benadduci

 

di Federica Nardi

«Qui hanno trovato spazio nuovi volti e nomi della sinistra storica di Tolentino, che non può essere guidata da un’amministrazione di destra in cui ci sono fascisti dichiarati». Così Marina Benadduci, unica donna candidato sindaco in città,  ha presentato questa mattina nella biblioteca Filelfica la lista civica “Tolentino in comune”, che la sosterrà in un percorso «che non finisce l’11 giugno», ha assicurato la candidata. Sono Nazzareno Tiranti (libero professionista), Anna Cimarelli (già assessore comunale, lavora all’università di Macerata), Piero Rogani (informatico), Moreno Francioni (impiegato, fa parte del direttivo provinciale della Cgil Funzione pubblica), Valentina Rossi (impiegata in una struttura ricettiva), Abdhelaziz El Omari (docente universitario), Franca Caffa (pensionata), Silvia Scoppolini Massini (studentessa), Edoardo Falchi (studente universitario), Selena Di Matteo (operaia), Stefano Rossi (operaio), Maria Letizia Trafeli (diplomata), Sergio Marucci (precario del settore ristorazione), Mauro Mazzarantani (psicoterapeuta), Elisabetta Ballini (impiegata) e Alessia Fratini (studentessa). Qualche nome già noto alla politica e ai movimenti civici cittadini, altri giovanissimi alla loro prima esperienza ma tutti uniti dal desiderio «di dare spazio alle categorie più deboli – spiega Benadduci -. Giovani, migranti, anziani e famiglie in difficoltà, bambini. Essere di sinistra per noi vuol dire riferirsi ai primi capitoli della costituzione, all’antifascismo e condividere le scelte con i cittadini soprattutto su scuole e ospedale. È assurdo pensare ora alle grandi opere e qualsiasi cosa venga progettata dovrà far parte di un piano urbanistico complessivo. Dobbiamo chiederci quale ruolo deve avere Tolentino nei prossimi 20 anni. La nostra città, anche prima del sisma, era degradata». E sul fronte della ricostruzione ha ricordato che «all’amministrazione spetta velocizzare le pratiche e rendere questo percorso trasparente per aiutare le persone. Tolentino è il più grande comune tra quelli del cratere per questo deve fare rete». In ogni caso questo è solo «l’inizio di un percorso – ha ribadito la candidata -. Che vinciamo o meno, le amministrative sono solo un primo passo. Non ci vergogniamo di essere di sinistra. Non pensiamo di sapere tutto noi e soprattutto – ha concluso Benadduci – io non rappresento me stessa ma una lista in cui siamo tutti pari».

 



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