Lauro Cappellacci
Una politica sobria che non vuole apparire, ridiscutere se necessario il ruolo di Errani e Regione nella ricostruzione e sistemare l’ospedale inagibile con il ripristino del Punto di primo intervento h24. Questi alcuni dei punti programmatici del Partito comunista italiano di Tolentino, che ha presentato oggi la lista in sostegno al candidato sindaco Lauro Cappellacci. La rosa è composta da Emanuele Porfiri (operaio), Irene Teobaldelli (grafica), Mario Broglia (massaggiatore), Sara Broglia (istruttrice di danza), Massimo Cappellacci (assistente tecnico scolastico), Lorenzo Carradori (lavoratore precario), Ivana Cicconi (pensionata), Lucia Dezi (operatrice sanitaria), Leonarda Di Bartolomeo (pensionata), Alija Gallenzi Listo (studente), Angelo Gatti Venturini (lavoratore precario), Maurizio Magi (pensionato), Andrea Mannino (impiegato), Paolo Marinangeli (pensionato), Michela Procaccini (neolaureata disoccupata), Sandro Ruggeri (intermediario di assicurazioni). “La città che conoscevamo – dice il Pci in una nota – si ritrova colpita e ferita e in un grande stato di incertezza. La sfida che ci attende è difficile ed è nostro dovere guardare avanti lanciando un messaggio positivo e superare questa fase, trovando ispirazione nei valori di solidarietà e giustizia sociale che da sempre fanno parte della nostra comunità”.
Il programma del Pci prevede che la delega alla Ricostruzione sia affidata direttamente al sindaco e non abbia un assessorato specifico. Inoltre la volontà è quella di “convocare un tavolo programmatico sulla ricostruzione insieme agli altri sindaci dei Comuni compresi nel cratere” e se fosse necessario anche “a ridiscutere il ruolo del commissario unico Vasco Errani e della Regione nella gestione dell’emergenza”. Sul fronte dell’urbanistica il messaggio è chiaro: seguire da vicino la microzonazione sismica, il rilancio del centro storico, stop a nuovi centri commerciali e studio di una soluzione per costruire il nuovo campus scolastico il più vicino possibile al cuore cittadino. “Abbiamo 3mila tolentinati che non torneranno nelle proprie case prima di 5 anni, chi dà tempi più brevi dice fesserie”. Sul fronte delle politiche sanitarie il Pci vuole “rivedere insieme ai sindaci degli altri Comuni” la riforma sanitaria e “chiedere ai medici di base la disponibilità per il sabato e la domenica, quando l’unica figura di riferimento è il medico di guardia normalmente alle prime esperienze lavorative”. E poi nessun ospedale unico ma “la ricostruzione dell’ospedale reso inagibile dal sisma e riportare il punto di primo intervento h24”. Per quanto riguarda l’Assm, dicono i candidati “ci impegneremo a un controllo più capillare di tutto il management dell’intera struttura aziendale”. Nel programma trova ampio spazio la questione culturale e sociale, con nuovi spazi di aggregazione e la promozione di politiche attive che coinvolgano anche gli immigrati per la cura della città. “Vogliamo fare sinergia tra scuole, università e territorio – dicono i candidati – per conservare e incrementare le immense professionalità manifatturiere di cui il territorio dispone e allo stesso tempo creare nuove figure professionali anche in altri settori”. In programma anche la riapertura “della mostra permanente sulla Resistenza dell’alto Maceratese”.
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