Il lato del ponte dove stavano lavorando gli operai
Il comandate della polizia stradale delle Marche Alessio Cesareo
di Marina Verdenelli
«Il ponte si è prima inclinato dal lato dove lavoravano gli operai e poi anche da quello opposto, appoggiandosi allo spartitraffico centrale». E’ quanto spiega il comandate della polizia stradale delle Marche Alessio Cesareo. «Questo è stato appurato dalle testimonianze raccolte – continua il dirigente – dei primi automobilisti che si sono trovati davanti al dramma. Lo hanno visto prima inclinarsi da un lato e poi venire giù. Se c’è stato un deficit di materiale e un errore umano lo chiarirà il consulente tecnico nominato dalla procura (leggi l’articolo)». Intanto la polizia ha sentito sette operai: 4 della ditta Delabech (due erano sull’impalcatura e due sopra il ponte), due del Gruppo Nori Srl e l’ultimo di una ditta che era lungo il tratto per realizzare degli scivoli in cemento che non riguardavano il ponte ma il tratto autostradale. I due operai rimasti feriti e già ascoltati questa mattina in ospedale (leggi l’articolo), verranno risentiti dopo la relazione del ctu. Nei prossimi giorni verranno ascoltati anche altri operai presenti sul luogo del crollo e di una terza ditta che non lavorava al manufatto.
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Vuoi vedere che ora verranno incriminati i due operai che con il loro…peso hanno fatto crollare il ponte?
no, Pagnanelli, ma sicuramente il sollevamento non è stato proprio in bolla!
Ma dai che chi paghera’ per tutti alla fine si trova . Qualche povero cristo risultera’ aver fatto una manovra sbagliata e chi ha affidato l’appalto risultera’ privo di ogni responsabilita’.In italia siamo specialisti in questo.
Piu’ che altro gli avvocati sapranno bene come giustiziare il povero operaio che la societa’ appaltatrice ,uno scarico di responsabilita’ da uno all’altro ….