“L’assessore Silenzi continua a dire che Civitanova ha la tassa rifiuti più bassa grazie alle riduzioni da lui applicate per circa il 10%, ma tralascia sempre di dire che nel 2013 sempre lui ha aumentato la tariffa del 70%”. Botta e risposta a suon di numeri e percentuali quello tra l’assessore ai Rifiuti Giulio Silenzi e il consigliere di minoranza Sergio Marzetti. Alla replica fornita ieri dal vicesindaco sui dati della differenziata e sulla tariffa “tra le più basse d’Italia” (leggi l’articolo) il consigliere di Nuovo Centrodestra ribatte oggi con altre cifre. “Silenzi evita di entrare nelle cifre da me indicate nel mio intervento, dimostrando la difficoltà e limpossibilità di dare risposte attendibili – l’affondo di Marzetti – Non dice infatti come mai in 5 anni la raccolta differenziata sia passata dal 67,38% del 2011 al 72.45% del 2016, con un misero incremento del 5%, malgrado maggiori costi sostenuti. Il risultato peggiore di tutti gli altri comuni. Quando nel periodo 2007-2011 la stessa percentuale è passata dal 27,40% al 67,38% con un incremento del 39%, migliore di tutti gli altri comuni. Inoltre come assessore al bilancio dovrebbe spiegarmi, visto che insiste, arrampicandosi sugli specchi, nel dire che con lui la tassa rifiuti è diminuita, come mai dai dati ufficiali nel 2011 il prelievo dalle tasche dei cittadini era pari a 4 milioni 661 mila mentre nel 2016 lo stesso è salito a 7 milioni 445mila euro, con un incremento del 60%, pari a 2 milioni e 784mila euro? Altro che sconto”. Secondo Marzetti i costi potrebbero essere ridotti intervenendo su diversi aspetti: “Silenzi la smetta di ripetere la solita nenia che ormai non inganna più nessuno. La colpa è dello Stato che ci obbliga a coprire i costi con la tassa. Allora come responsabile del bilancio cerchi di ridurre i costi superflui del servizio, come i microchip, e attraverso una migliore e più economica gestione della pulizia urbana. E visto che con lei Civitanova “conta” molto di più all’ interno del Cosmari, si adoperi per ottenere un introito più congruo dal materiale recuperato, anche per rispetto di quei cittadini che scrupolosamente seguono le regole della differenziata”.
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I maggiori Costi sono amputabili alla gestione tecnica della raccolta da parte dell’ente delegato daLL’aato3.Questo succede perchè non esiste un contratto per la raccolta, contratto che defnisca tempi , modalità e costi. Non esiste una carta dei servizi, almeno non è accessibile all’autenza . All’indirizzo http://www.cosmarimc.it/amministrazione_trasparente/carta_servizi.asp non c’è nulla ,
come non c’è nulla sui costi :http://www.cosmarimc.it/amministrazione_trasparente/costi_contabilizzati.asp
e via discorrendo.
I costi della gestione del servizio sono come la famosa frase ” A PIE’ DI LISTA” . Non vi è un comitato degli utenti, come invece esiste a Capannori la potenzialità di rivendere la parte riciclabile è minima e non soddisfacente. In più in Italia ai comuni viene stornata solo una misera parte del ricavo del riciclaggio dei rifiuti
Per una tonnelata ai comuni italiani :
di carta42 € a fronte di un ricavo medio in europa di 140 €
per la plastica 291€ in €uropa 697:
In iatlia più i comuni investono nella raccolta e meno ricavano, rispetto ai loro colleghi europeei. WQuesto perchè in Italia la raccolta di rifiuti è solo finalizzati alle discariche e agli inceneritori. Le oscillazioni del greggio non giustificano la scarsa rendibilità del mercato del riciclo. Neanche la globalizzazione che ci fa importare sempre ppiù rifiuti prodotti altrove unitamente ai prodotti del sud-esta asiatico. Serve una cultura politca della materia, un Moloch del genere non può essere gestito da un sistema politco in cui i comuni delegano ad accentartore il controllo su tutto , paroduzione, risorse, personale,e commercializzazione.L’industria a gestione patriarcale oggi ha raggione di esistere .
Per Berdini. Purtroppo non sono ‘amputabili’, stanno e rimangono tutti lì.
Leggendo il commento qui sopra, alla prima riga trovo la parola “amputabili”. Ho pensato ad un errore, ma rileggendo la frase, ho dedotto che si tratti del solito “lapsus freudiano ” dove al posto di “imputabili “, l’inconscio di cui non sono convinto che tutti ce l’hanno insieme al conscio, ha spedito la parola “amputabili”. Infatti la gestione della raccolta dei rifiuti, in qualche reparto è proprio una ” cancrena ” che andrebbe estirpata, mutilata insomma amputata. Se si facesse una rivisitazione delle spese di gestione del Cosmari, ci si accorgerebbe che in certi reparti, con una stessa cifra potrebbero lavorare il doppio delle persone ed ad un salario in regola con i contratti collettivi, quelli che prevedono una maggiore corresponsione ai lavoratori. E si potrebbe persino evitare che ogni mese qualcuno versi una tangente ad un eventuale, ma che eventuale,sicuro aggancio comunale che in cambio ti dà la possibilità di defraudare il comune. Non si può parlare di bilanci e di effettivi costi, vero ammontare di tasse, svolgimento di servizi e qualunque altra cosa con Silenzi. Sono cinque anni che tutto quello che dice, viene scientificamente provato che è frutto solo delle sue fantasie distorte. Inutile fare la solita lista, oramai i civitanovesi lo sanno , anche quelli che lo hanno votato contrattando chissà che cosa. Tu che vivi nelle Marche e che sai che quest’uomo da quarant’anni succhia il sangue dei poveri, e pure dei ricchi che pagano le tasse, non puoi averlo votato se non in cambio di qualche favore, promessa che poi magari non ha neanche mantenuto.
errata corrige :imputabili , m a forse è meglio derivanti dalla gestione del Moloch. Non solo doppio personale di “base” ma due diirigenti al massimo livello , di cui uno senza compiti operativi.
@ Giancarlo Berdini
Caro Giancarlo Berdini, non so ti sei accorto, ma in questi ultimi anni, dal maggio 2012 in poi, il tuo PD ha governato con maggioranza in tutti e 4 livelli di governo. Un Civitanovese vi trova in Comune, Provincia, Regione, Stato. Non ti viene in mente che se qualcosa non funziona è anche colpa vostra? Io direi soprattutto colpa del PD.
Marzetti ha dato due numeri. Nel 2011 i Civitanovesi pagavano 4.661.000,00 nel 2016 pagano 7.445.000,00. O le cifre sono false, allora dite che sono false, oppure sono vere. Se sono vere l’aumento è impressionante, ben lungi dall’essere paragonabile al costo della vita. Li si parla di un incremento del 60%. Quindi o è aumentata la percentuale di prelievo statale come tassa sui rifiuti , o quella comunale o entrambe. Se vuoi spiegare spiega questo. Senza tanti giri e senza il discorso sopra che non c’entra nulla.