Ferito alla testa dal carabiniere,
morto dopo 70 ore di agonia
Indagine per omicidio colposo

MONTE SAN GIUSTO - Klodjan Hysa si è spento alle 16 di oggi dopo che questa mattina le macchine non hanno più registrato attività cerebrale. Domani l'esame esterno del medico legale. Il padre del 35enne: "Era un bravo ragazzo, per come lo conoscevamo in Albania". Il legale della famiglia sull'encomio al militare chiesto da Salvini: "Una persona è morta, ciò dovrebbe indurre tutti a riflettere prima di dare opinioni"

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Klodjan Hysa

 

di Gianluca Ginella e Federica Nardi

E’ morto dopo 70 ore di agonia Klodjan Hysa, il giovane di 35 anni che venerdì è stato colpito alla testa da un proiettile esploso da un appuntato dei carabinieri che, secondo quanto emerge dalle indagini, aveva cercato di evitare di essere investito. Alle 16 di oggi i medici dell’ospedale di Macerata hanno deciso di staccare le macchine che tenevano in vita il 35enne (leggi l’articolo) dopo che alle 9,30 di questa mattina dai monitoraggi è emerso che non c’era più attività cerebrale. Sei ore e trenta minuti dopo i medici, secondo la prassi, hanno staccato i macchinari. Questo nel mezzo del dolore della famiglia del 35enne e della sua fidanzata, Larisa, una giovane romena che vive in provincia di Roma. Disperata questa mattina è arrivata in ospedale per vedere il fidanzato. «E’ morto, oddio. Non lo vedrò mai più. Come farò senza di lui» diceva la giovane al telefono parlando con la madre poco prima di entrare nel reparto di Rianimazione per vedere il fidanzato. E’ stata l’ultima volta che lo ha visto, intorno alle 12,30 di oggi. Poi insieme al papà del 35enne, Xhemal Hysa, arrivato ieri dall’Albania insieme agli zii, e alle cugine del giovane e con alcuni conoscenti ha atteso nel parcheggio dell’ospedale.

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Larisa, la fidanzata del 35enne

Alcune ore più tardi i medici hanno convocato i familiari per dire loro che non c’era più nulla da fare e che le macchine sarebbero state staccate. In ospedale è arrivato anche il legale della famiglia Hysa, l’avvocato Maurizio Cacaci. Una volta che è stata dichiarata la morte, il sostituto Enrico Riccioni, che sta coordinando le indagini dei carabinieri, ha modificato il reato contestato all’appuntato in omicidio colposo per eccesso di legittima difesa. Inoltre ha disposto per domani l’esame esterno sul corpo del 35enne che verrà eseguito dal medico legale Antonio Tombolini e al quale dovrebbe essere presente anche il perito balistico nominato dalla procura, l’avvocato Sandro Evangelisti. Una volta completato questo esame il magistrato deciderà se far eseguire anche l’autopsia. Attenderà invece il deposito della perizia balistica (dovrebbe volerci circa una settimana) prima di interrogare il carabiniere per sentire la sua versione di quanto accaduto. Il militare è assistito dall’avvocato Pietro Siciliano. Proseguono le indagini per risalire alle due persone che erano state notate venerdì insieme al 35enne morto. Per risalire a loro è in corso l’analisi dei tabulati del cellulare di Hysa. La procura ha aperto un fascicolo in merito a furti che erano avvenuti quel giorno a Monte San Giusto e di cui era sospettato anche il 35enne.

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Il papà di Klodjan Hysa con i parenti davanti all’ospedale di Macerata

Nelle tasche dei vestiti erano stati trovati oggetti d’oro ritenuti provento di furto e un cacciavite. L’auto su cui si trovava e con cui avrebbe, per fuggire, cercato di investire due carabinieri, risultava rubata in provincia di Terni a dicembre. «Per noi era un bravo ragazzo, come lo conoscevamo quando stava in Albania, a Milot» ha detto oggi il padre. Una delle cugine si è invece sfogata: «arrestatelo, se ha fatto qualcosa di male. Ma non dovevano sparargli». Il leader della Lega, Matteo Salvini, che potrebbe venire a Monte San Giusto (ma al momento non è confermato), su Facebook ha proposto di dare un encomio al carabiniere. Su questo aspetto l’avvocato Cacaci ha detto che «sarebbe opportuno astenersi dal commentare fatti ad oggi ancora al vaglio della magistratura, che proprio per far luce sulla vicenda sta effettuando le dovute indagini. Ripongo massima fiducia nell’operato della procura di Macerata. Quanto all’encomio voglio ricordare che è morto un ragazzo e ciò dovrebbe indurre tutti a riflettere prima di esprimere opinioni». I famigliari del giovane, una volta avuto il nullaosta dalla magistratura, intendono riportare il corpo del 35enne in Albania dove si svolgerà il funerale.

 

 

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Il dolore della fidanzata al parcheggio dell’ospedale

 



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