di Gianluca Ginella
(Foto di Federico De Marco)
Carabiniere spara all’auto in fuga, due i fascicoli aperti dalla procura, uno a carico del militare, l’altro riferito ai furti avvenuti nella zona di Monte San Giusto. Il ferito, un albanese di 35 anni, è stato dichiarato clinicamente morto. Il colpo di pistola sarebbe stato esploso da circa un metro di distanza. La ricostruzione dell’accaduto però dovrà passare sotto la lente dell’esperto di balistica nominato dalla procura. Per quanto riguarda il carabiniere, la versione che emerge, e che sarebbe stata riferita dal collega che era presente al momento dello sparo, è che il militare avrebbe esploso il colpo in maniera accidentale, mentre cercava di evitare di essere travolto dall’auto.
Case prese di mira dai ladri e un carabiniere che evita di essere investito e spara all’auto di un uomo che stava fuggendo e lo ferisce alla nuca. Una sintesi dei fatti avvenuti ieri pomeriggio a Monte San Giusto che fanno ora parte di due fascicoli aperti dal sostituto Enrico Riccioni, che coordina le indagini dei carabinieri. Una indagine riguarda il carabiniere, un appuntato, che ha sparato al 35enne albanese. L’ipotesi di reato è di lesioni colpose con eccesso colposo di legittima difesa. Un atto dovuto l’iscrizione nel fascicolo di indagine del militare per consentirgli di poter partecipare agli accertamenti irripetibili che possono venire disposti nel corso dell’inchiesta. Il militare è assistito da un legale di fiducia. Il secondo fascicolo vede indagato il 35enne albanese e altre persone, al momento sconosciute, per i furti, compiuti o tentati, che sono avvenuti ieri a Monte San Giusto.
LA DINAMICA – In base a quanto riferito dal collega del militare che ha sparato, intorno alle 18 di ieri erano appostati dopo aver rintracciato un’auto che avevano incrociato in un servizio di pattugliamento e che risultava rubata. L’auto era in sosta in via Don Minzoni, traversa di via Valle. I militari hanno atteso arrivasse qualcuno. Ed è arrivato il 35enne, di corsa, che è salito in auto ed è partito a razzo. I carabinieri gli hanno intimato l’alt, ma il giovane ha tirato dritto. Così uno dei militari ha scansato il collega, che nel frattempo aveva estratto la pistola per intimare al conducente di fermarsi, e l’avrebbe strattonato per evitare che venisse investito. In quelle fasi concitate l’appuntato ha esploso un colpo, stando alla versione del collega, in modo accidentale, e il proiettile ha raggiunto lo sportello del conducente. Il giovane alla guida è stato raggiunto alla nuca dallo sparo. Il colpo sarebbe stato esploso da meno di un metro di distanza verso l’auto che da via Don Minzoni si dirigeva in via Valle. Comunque starà all’esperto di balistica nominato dalla procura, l’avvocato Sandro Evangelisti, accertare l’esatta dinamica dell’accaduto. Il sostituto Riccioni nei prossimi giorni sentirà il carabiniere indagato per sentire anche la sua versione di quello che è accaduto.
IL FERITO – Il giovane rimasto ferito è un 35enne albanese, che si trova in Italia senza fissa dimora. Sulla sua identità c’è, in questa fase di indagini, massimo riserbo. Da quello che emerge, comunque, nel suo passato ci sarebbero episodi di spaccio di droga e di furti. Fatti che sarebbero avvenuti nel Lazio. L’uomo, che in passato sarebbe già stato espulso dall’Italia, aveva alcuni alias ed è risultato in possesso di un paio di passaporti, in base a quanto emerge, con nomi falsi. Questo aspetto, unito al fatto che con sé non aveva documenti, ne ha reso difficile l’identificazione. Subito dopo essere rimasto ferito il giovane è stato portato in ospedale a Macerata e si trova nel reparto di Rianimazione. E’ stata dichiarata la morte clinica. I medici stanno comunque monitorando la situazione. Il giovane comunque è tenuto in vita dai macchinari. Domani mattina verranno svolti ulteriori accertamenti per cercare se via siano ancora tracce di attività cerebrale. In caso di traccia di attività si attenderanno altre 24 ore per continuare la procedura, in caso contrario i medici avvieranno l’iter per staccare le macchine.
INDAGINI – Sono stati convalidati i sequestri della pistola del carabiniere e dell’auto su cui viaggiava il 35enne. A bordo sono stati trovati diversi arnesi da scasso. La vettura è risultato essere stata rubata a dicembre a Montecastrilli, in provincia di Terni. Addosso al giovane ferito sono stati trovati oggetti d’oro, ritenuti provento di furto. Trovato anche un grosso cacciavite. Le indagini proseguono anche per individuare le due persone che sarebbero state viste insieme al 35enne ieri pomeriggio e che potrebbero aver compiuto furti a Monte San Giusto. Almeno tre i furti che sono stati compiuti ieri nel comune.
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Non sapete nessuno come sono andati infatti e parlate…non do ragione ne al carabiniere ne all albanese perche i fatti non sono chiari…
Mi dispiace che sia finita in questo brutto modo. Sono solidale e faccio i miei complimenti al CC per la Sua bravura. Neanche il campione olimpico centra alla testa un simile bersaglio, perciò é tutto casuale e non voluto.
Mi chiedo una cosa se vostro figlio fuggisse ad un posto di blocco x un qualsiasi motivo anche il piu banale reagireste cosi con il carabiniere? Mah meglio sapere prima i fatti e poi parlare
Il carabiniere ha fatto solo il suo dovere
Cioè un ladro cerca di investire un carabiniere e non dovrebbe reagire! Ma allora togliamogli anche le armi e mandiamoli in servizio con le pistole ad acqua. Ma se vedete uno che vi ruba l’auto che fate, ho lo affrontate oppure andate a fare la denuncia, e da chi? Ah… da quelli che rischiano la vita per fare il loro dovere.
E’ normale che ci sia un indagine della magistratura quanto ci scappa il morto o il ferito .Se quando andate in macchina una persona Vi attraversa improvvisamente la strada per vari motivi , (sbadataggine o si vuole suicidare ), lo prendete sotto e ci rimane stecchito la magistratura non indaga ????????? Se siete un dipendente di un’azienda e la ditta chiude per bancarotta fraudolenta con condanna del Cda e degli amministratori perchè hanno falsificato il bilancio , dove risulta un magazzino di un importo superiore a quello effettivo e Voi come magazzinieri eravate addetti alla movimentazione del carico e dello scarico merci pensate che la magistratura non indaghi ,(o meglio ascolti anche Voi ) anche se non c’entrate niente con le malefatte dell’ Aministrazione ???????? Chi fa il proprio dovere non ha nulla da temere .
ma cosa deve essere sentito. ha fatto il propio mestiere è lo devono pure sentire ..chi??? devono entrare nelle nostre case,rubbare tutto…è poi chiamarli…poi loro che possono fare???? giustizia è stata fatta.,ci siamo rotto i @@
Un delinquente di meno tutta la mia solidarietà al carabiniere
x Roberto dari
ad un posto di blocco si fugge solo se si è dei delinquenti,come in questo caso.
Per motivi banali non si scappa ad un posto di blocco,altrimenti scapperebbero tutti.
Come mai tutti questi albanesi e cittadini dell’Est vengono qui a delinquere?
Ci vengono perché sanno che siamo buoni, che abbiamo una casta politica che fa leggi tolleranti verso i delinquenti, che abbiamo un Papa… e qui mi fermo.
Adesso il Carabiniere è indagato, deve metterci un avvocato e magari verrà condannato per accesso di zelo nel volere difendere i cittadini con le armi…
La prossima volta lasci correre, faccia finta di nulla. Lasci che i criminali portino a termine i loro crimini verso i cittadini indifesi. Che prima o poi si armeranno per sparare ai criminali e ai… e qui mi fermo.
Il guaio è che i criminali dovrebbero rivolgere le loro cure verso i responsabili politici della situazione delinquenziale, che non si ferma, ma che aumenta. Se facessero man bassa nelle proprietà degli Onorevoli, dei Sindaci e degli esponenti politici, vedresti che bel servizio di polizia che i politici apparecchierebbero per difendere la loro roba…
Su un’ punto credo che siamo tutti d’accordo,se la giustizia funzionava in questo paese,questo soggetto che credendo quello che si dice qui,che era conosciuto e denunciato per questi reati,oggi era ancora in vita dietro le sbarre,il carabiniere continuava la sua vita normale,i furti non avveninavano,e eravamo tutti più tranquilli.
La giustizia vera,e la chiave di progresso,benessere,e tranquillità.
il T.U.L.P.S. (Testo Unico Legge Pubblica Sicurezza) parla chiaro, si usa l’arma da fuoco solo se in diretto pericolo di vita, ovvero minacciati da un arma, altrimenti e’ eccesso di difesa, i giudici non fanno altro che applicare la legge. Al di la’ di quello che ogni uno di noi pensa, giusto o non giusto.
Il legittimo ricorso alle armi,e’ quello di “…respingere una violenza o superare una resistenza attiva” e, come tale, quindi, incompatibile la fuga che è la manifestazione di una tipologia di resistenza diversa da quella attiva.
Spero vivamente (anche se non lo dovrei dire) che trovino un arma a bordo dell’auto in fuga, altrimenti il carabiniere e’ nei guai seri.
Il tulps disciplina le armi e non il loro legittimo uso. Semmai è il codice penale a prevedere la scriminante. Non basta dare un’occhiata con google per conoscere le normative.
Caro Sig Dari.se mio figlio/a prova a fuggire dal posto di blocco e viene uciso/a sarei andata dai carabinieri a ringraziarli. Perché quando sappi stai gia commettendo un reato e se scappi e perché hai commesso qualche reato prima.di certo mi sarei sentita fallita io come genitore .a un figlio fin da piccolo/a un genitore deve insegnare una semplice regola ,,azione e reazione” e no che tutto ti sia permesso senza alcuna punizione.
Per Rapanelli. Non tutti delinquono, ovviamente. Solo che, ovviamente, le persone che non delinquono non fanno notizia. Ne conviene?
Solidarietà al carabiniere, altro che fascicoli aperti ci vorrebbe un premio.
MI STAI INVESTENDO….TI SPARO, MA STIAMO SCHERZANDO???
Io sto con il carabiniere
E nn dimentichiamoci che il ladro ha cmq cercato di investire il carabiniere. Doveva farsi ammazzare? Così si prendeva la medaglia all’onore e tutti a piangere. Ha semplicemente fatto il suo dovere
BASTAAAAAA!!!!!! questi delinquenti devono farla finita, lo Stato deve difendere il Carabiniere, il Poliziotto, rischiano la vita tutti i giorni, le loro famiglia quando il loro famigliare è di turno vivono con ansia il suo ritorno a casa. molte vedove, molti figli orfani, molte mamma che hanno perso il proprio figlio perché il loro compito era difendere lo Stato il loro Paese la loro casa, noi. il fatto è andato come doveva andare, LA COLPA NO AL CARABINIERE. I Governanti di questo Paese voglio l’Europa, allora unificato anche le leggi, ultimo episodio in Francia, minaccia i poliziotti, non si arrende gli sparano, poliziotto torna a casa dai suoi cari tranquillo.
Praticamente uno stinco di santo
Per Vita. Lei parla di Stato, dell’Italia. Ma il nostro Paese appare essere ingovernabile, non si sa da dove cominciare per uscire da questo circolo vizioso. Non è così?
il nostro paese non solo appare e’ ingovernabile. Sapete grazie a chi? Grazie a a personaggi che , con il nostro consenso, continuano ad amministrarlo facendo finta di controllare l’immigrazione mentre sottobanco la favoriscono , per la gioia di imprese che senza nessuno scrupolo cercano solo manodopera da pagare in nero e a costi comunque irrisori (ma niente si fa in cambio di niente). Detto questo nessuno ha il diritto di sottrarsi al controllo delle forze dell’ordine e tantomeno di reagire tentando un investimento. Se l’albanese l’avesse fatta franca e dopo pochi metri un altro povero cristo non fosse riuscito a schivare la macchina sarebbe stato meglio?