Una bozza del progetto per la nuova scuola di San Ginesio
Mauro Scagnetti presenta la collaborazione con l’università Politecnica delle Marche
Dai bambini dell’asilo ai liceali, San Ginesio progetta la nuova scuola dopo il terremoto. Parole d’ordine: “antisismica e all’avanguardia”, ha detto il sindaco Mario Scagnetti, che con l’ordinanza del commissario Vasco Errani che assegna oltre 7 milioni di euro al suo Comune può cominciare a pensare alla ricostruzione. L’occasione è la presentazione di ieri della collaborazione tra il Comune e l’università Politecnica delle Marche, che metterà a disposizione dei progettisti le competenze dei docenti. Una bozza di come potrebbe essere la nuova scuola c’è ma non è definitiva. Il plesso ospiterà la scuola dell’infanzia, la primaria, il liceo linguistico, il sociopsicopedagogico dell’istituto Gentili e l’istituto professionale Frau. “Adesso il primo passo è compiuto – ha detto Scagnetti -. Ora chiedo alle famiglie, ai ragazzi e ai docenti di investire e di credere in un futuro serio, di prospettiva, in un paese capace di accogliere e che ha sempre fatto dell’istruzione la sua leva di sviluppo fondamentale”. Il primo sopralluogo nell’area dove sorgerà la scuola è già stato fatto. L’equipe dell’ateneo è composta dai docenti di Composizione architettonica e urbana Gianluigi Mondaini e Paolo Bonvini, i docenti di Scienza delle costruzioni Stefano Lenci e Francesco Clementi e la docente di Geotecnica Evelina Fratalocchi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
bello il progetto ma…. il sindaco si chiama Mario Scagnetti parola di compaesana..
Alle spalle dell’Ospedale dei Pellegrini? Ma questa struttura non è in armonia con il paesaggio all’interno delle mura medioevali, ancor più in contrasto con quelle già esistenti delle scuole elementari e medie! In verità un pugno nell’occhio! Un’altra locazione no?
Ma come fate a dire che non sono congeniali solo guardando due foto dell’esterno??? Mah!!!
Per quanto attiene il mio parere, scaturisce proprio guardando due foto dell’esterno. Non è certo un giudizio tecnico, ma solo di impatto visivo. Che sia, poi “solo” di impatto visivo per un paese insignito della bandiera arancione, non mi sembra certo di poco conto.
Non riesco a capire il perché del sindaco di San Ginesio come Urbisaglia, Loro Piceno, Colmurano e Sant’Angelo vedere solo il proprio orticello quando diversi genitori stanno portando avanti un progetto bello e sicuro come il polo scolastico unico. La politica non si smentisce mai!!! E questo mi fa incazzare….
..quindi..visto che San Ginesio è bandiera arancione..ma potrebbe avere un polo scolastico SICURO e ripeto SICURO per i nostri figli che hanno scelto le scuole del proprio paese ,per impostare il loro futuro…. anche per non “abbandonare “il luogo dove sono nati e cresciuti…. !!! però non Si integra con il paesaggio…..scusate ma io scelgo la scuola perché senza di essa, i giovani del paese cercheranno altrove e sensa di loro che sono il futuro,non ci saranno più bandiere arancioni ….nei nostri centri feriti dal sisma.
Siamo sicuri che una scuola come quella che si sta costruendo a San Ginesio sia la soluzione giusta? Che non ci sia il rischio che chiuda nel giro di qualche anno per mancanza di iscrizioni, visto lo spopolamento cui è soggetto da anni il nostro territorio e che si sta aggravando esponenzialmente a causa del sisma? Io credo che per cercare di salvare le nostre zone, che hanno tanto da offrire a livello storico, culturale e pesaggistico, occorre che le Amministrazioni inizino a collaborare e ad investire insieme in progettazione. Magari partendo da una scuola intercomunale sicura e innovativa, che sia per noi, per i nostri figli e per tutta la provincia di Macerata, il simbolo della rinascita e il punto di riferimento per mille attività che non solo facciano restare chi ha intenzione di andarsene, ma che attraggano nei nostri bellissimi luoghi sempre più persone disposte a rimanervi.