di Monia Orazi
Stalle, la Regione è in ritardo ma nel frattempo gli allevatori possono fare da soli ricevendo un rimborso al 100 per cento delle spese sostenute entro trenta giorni. Intanto l’appalto pubblico per la fornitura delle tensostrutture prevede che le due aziende vincitrici ne montino circa un centinaio al mese, non sufficienti comunque per le oltre seicento stalle inagibili delle Marche. Ad affermarlo con una nota sul suo profilo Facebook l’assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti: “A proposito delle stalle per il ricovero degli animali è necessario ammettere con onestà che è mancata una comunicazione chiara e comprensibile, sopratutto per gli addetti ai lavori e un coordinamento efficace per produrre un tempestivo intervento”. Sciapichetti afferma che non è stata divulgata a sufficienza l’ordinanza in materia e che la priorità è stata data alla salvaguardia delle persone: “Purtroppo abbiamo comunicato in maniera scoordinata i contenuti dell’ordinanza 5 del 26 novembre che semplifica la procedura per la costruzione delle piazzole e la messa in opera delle tensostrutture in modo tale da dare agli allevatori la possibilità di realizzare gli interventi necessari autonomamente, così come richiesto dalle stesse associazioni e non solo – continua l’assessore – non abbiamo portato a conoscenza sufficientemente il fatto che erano state individuate delle stalle agibili divise per territori dove sarebbe stato possibile, nell’emergenza neve, far alloggiare e mettere al riparo temporaneamente gli animali. E’ vero che gli animali sono la vita e l’unica fonte di reddito per gli allevatori, ma e’ anche vero che forse andava spiegato meglio che la priorità assoluta in un’emergenza di proporzioni inenarrabili e’ stata data alla messa in sicurezza delle oltre 24mila persone sfollate, agli anziani e alla riapertura delle scuole di ogni ordine e grado”.
L’assessore regionale, che non è strettamente competente sulle stalle, materia che invece riguarda l’assessore all’Agricoltura Anna Casini esprime la volontà di ripartire dal recente incontro ad Ancona con il ministro all’Agricoltura Maurizio Martina, in cui è stato fissato un crono-programma di interventi e la prima tranche di aiuti da 11 milioni di euro a febbraio (leggi l’articolo). Sono 600 al momento le stalle lesionate nelle Marche dopo le scosse di ottobre, a fronte delle 46 danneggiate dalla prima scossa del 24 agosto. Sono stati fatti sinora 224 sopralluoghi Fast, ne restano 380. “L’impegno preso – chiarisce l’assessore – è quello di portare a termine l’operazione schede Fast entro e non oltre 20 giorni a partire da subito (5 sopralluoghi al giorno per ognuna della 4 squadre incaricate). Un allevatore deve sollecitare se non ha ancora avuto il sopralluogo”. Dopo il sopralluogo l’assessore ricorda che l’allevatore può fare da solo secondo l’ordinanza numero 5 dello scorso 26 novembre, oppure attendere la Regione, che ha dato in appalto la fornitura di Mapre (nome tecnico per le stalle ed i moduli abitativi rurali di emergenza). “L’ordinanza dà la possibilità al singolo allevatore di realizzare in proprio la piazzola e la tensostruttura – sottolinea Sciapichetti – comprando direttamente il materiale senza nessun anticipo economico. Riceverà il rimborso integrale per tutte le spese necessarie sostenute, dietro presentazione di una fattura non quietanzata che lo Stato pagherà al 100 per cento entro trenta giorni dalla presentazione. Oppure l’agricoltore può affidare alla Regione la realizzazione delle piazzole e delle tensostrutture. In questo caso l’ente pubblico deve seguire le procedure di appalto pubblico che sono state effettuate dopo il terremoto del 24 agosto che hanno visto vincitrici due aziende, ognuna delle quali, si è impegnata ad installare non più di 100 strutture al mese”.
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Fino ad ora si sono preoccupati di ridurre la Sanità Regionale al lumicino…!!! E non si trova nessuno che si vergogna…!!!
Se i decreti si divulgassero penso che anche i sindaci dei paesi colpiti ne avrebbero saputo qualcosa o c è qualcosa che non va
E secondo voi gente che ha perso tutto (casa e lavoro) a causa del terremoto e non può lavorare da agosto, dove cavolo li vanno a prendere i soldi per ricostruirsi le stalle da soli???!?
Una vergogna
Anche troppo tardi…..
Lamentarsi su quel che si poteva fare ora non serve. Nell’articolo c’è scritto che sono state individuate stalle agibili da usare in caso di neve… per domani sera è brevisto un abbassamento delle temperature (spero che ora la comunicazione sia “chiara” e TEMPESTIVA)
Dicono di aver pensato a sistemare le persone, ma pensare alle persone vuol dire pensare soprattutto a come gestire il loro lavoro e in questo caso ASSOLUTAMENTE a far costruire ripari ADEGUATI x gli animali. Non x far polemiche ma vedete alle prossime votazioni di non appoggiare sempre gli stessi.
E non lo poteva dire prima? Che cosa vergognosa,penso che in tanti avrebbero già provveduto.Neanche la casetta di legno si sono potuti fare da soli se no dopo un mese erano considerati abusivi e condannati figurati se facevano la stalla,mo’ se ne esce!
Troppo facile cercare di coprire le inadempienze della politica dietro la mancanza di comunicazione. Nascondersi dietro un dito non aiuta a creare fiducia e credibilità, anzi tutt’altro!
Sempre, una volta resa chiara e comprensibile, la comunicazione dei governanti ai governati viene a rassomigliare in maniera più che rassicurante al classico ed insuperatamente icastico “Armiamoci e partite!”
fidatevi, state sereni………
Dovevano farle le coop rosse ma non sono in grado e cosi anche le case in legno. I fornitori di materia prima, memori del passato, vogliono essere pagati subito.
FATE PRESTO CHE E’TARDI !
E chi non ha la possibilità?
Se in questo periodo di emergenze tutti i dipendenti pubblici della Regione lavorassero come i nostri allevatori (15-20/ore giorno per 365 gg anno, quindi senza tutti i pomeriggi liberi, sabati, domeniche, ferie, permessi retribuiti, vacanze di natale e pasqua, 104, maternità, malattia, infortuni, ecc.) oggi tutte le stalle sarebbero pronte.
Sciapy, Fast è un acronimo o la traduzione inglese di veloce?
sè svegliato….ma tu lì che ce stai a fà???
Le passerelle dei politici ed amministratori non hanno risolto le emergenze dei terremotati e delle attività produttive, in particolare degli allevamenti. Come prevedibile è arrivata la neve con il freddo. Il Governo e le Regioni sono stati incapaci ad affrontare i problemi con l’urgenza necessaria. Il presente ed il futuro è oscuro, anche se la speranza è l’ultima a morire.
O sant’asinità, sant’ignoranza, Santa stolticia e pia divozione, Qual sola puoi far l’anime sí buone, Ch’uman ingegno e studio non l’avanza.