di Alessandro Feliziani
Due settimane fa Macerata in vetta alla classifica nazionale delle città capoluogo per vivibilità ambientale e quindici giorni dopo Macerata provincia solo quarantatreesima in Italia per Qualità della vita.
Dalle stelle alle stalle? Non è proprio così, almeno per quanto riguarda questo genere di statistiche annuali che varie testate editoriali o associazioni conducono annualmente con il contributo scientifico di appositi istituti di ricerca. Chi segue costantemente queste classifiche ha potuto notare come diversi metodi di analisi diano risultati differenti e quasi sempre dopo un anno in cui si sono guadagnate posizioni, seguono uno o più anni in cui si ridiscende. Nelle statistiche, anche piccole oscillazioni di dati possono comportare movimenti rilevanti, specie quando un gruppo di soggetti esaminati (in questo caso città o province) sono tutti raggruppati in valori che si differenziano solo per un minimo scarto.
Così è probabilmente capitato a Macerata nella classifica sulla “Qualità della vita 2016”, elaborata con dati del 2015 da un gruppo di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, pubblicata questa mattina (con qualche giorno d’anticipo rispetto alla data consueta) dal quotidiano economico Italia Oggi. Quest’anno la nostra provincia è 43^, mentre lo scorso anno era salita al 27° posto dopo aver fatto un balzo in avanti di ben venti posizioni rispetto al 2014, quando era stata classificata 47^.
Gli indicatori utilizzati dal gruppo di ricerca sono un centinaio, raggruppati in otto aree. Ebbene, partendo dalla sezione ‘Ambiente’, che è quella maggiormente attinente alla più recente classifica sul sistema di vivibilità urbano che ha premiato il nostro capoluogo, vediamo che la provincia di Macerata conserva nel 2016 la stessa posizione (27^) dello scorso anno.
Nella graduatoria relativa alla ‘Criminalità’ nelle varie province, che prende in esame diversi tipi di reati, i dati del 2015 elaborati dal team delle Sapienza hanno dato per Macerata un risultato migliore rispetto allo scorso anno: 49^ con un avanzamento in classifica di otto posizioni.
Ancora meglio Macerata fa quest’anno nella graduatoria del ‘Disagio sociale’ nei cui parametri sono compresi dati anche eterogenei tra loro che vanno dalla disoccupazione giovanile, agli infortuni sul lavoro, dai suicidi agli incidenti stradali. Qui guadagna in un anno ben venti posizioni, passando dal 58° al 38° posto.
Altra sottoclassifica in cui Macerata registra un miglioramento è quella dei ‘Servizi finanziari’, dove stranamente c’è un mix tra parametri relativi agli sportelli bancari e ai servizi scolastici: qui è 30^, con un +4 rispetto al 2015.
La provincia maceratesi guadagna tre posizioni anche nell’area ‘Sistema salute’, dove però con il 78° posto in classifica rimane nel gruppo 3 corrispondente al giudizio “scarso”. Gli indicatori presi in considerazione sono i posti letto negli ospedali, il rapporto tra posti letto e personale medico o infermieristico, il numero delle apparecchiature e strumentazioni tecnologicamente avanzate.
Una posizione in meno, dalla 18^ alle 19^ nel comparto degli indicatori relativi al ‘Tempo libero’ (associazioni ricreative, librerie, cinema e teatri, palestre, ristoranti e pizzerie, hotel e agriturismo).
Una vera débâcle nella classifica ‘Tenore di vita’ dove secondo i ricercatori che hanno elaborato i dati del 2015 la provincia di Macerata dal 50° posto precipiterebbe quasi in fondo alla graduatoria (108^ posizione) tra Napoli e Firenze. Questa particolare classifica prende in considerazione indicatori relativi alle pensioni, ai consumi, al prezzo degli appartamenti e ai depositi bancari, dove Macerata è 16^ su 110.
Nell’ultima delle aree che contribuiscono alla classifica generale, quella chiamata ‘Affari & Lavoro’, la provincia maceratese scende di otto posizioni (dalla 46^ alla 54^). I parametri considerati sono il tasso di disoccupazione generale, l’importo dei protesti cambiari, il rapporto tra imprese iscritte e imprese cessate.
Tra luci ed ombre di questa classifica di Italia Oggi non ci resta che attendere qualche settimana per leggere la nuova analoga graduatoria sulla ‘Qualità della vita’ annualmente pubblicata nel periodo natalizio da Il Sole 24 ore e – come spesso è accaduto in passato – non è da escludere che tutto possa essere ribaltato.
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Il metodo di valutazione è molto discutibile…io non credo a queste valutazioni.
Area salute:78° posto ( Vedi Cerisciuoli ); Tenore di vita:108° posto;Criminalità:49° posto. Sulla salute, molto probabilmente con i dati 2016 scenderemo all’ultimo posto grazie al sempre sorridente Cerisciuoli. Sul tenore di vita non so che dire, Macerata capoluogo andrebbe forse rivisitata da quando è diventata l’Ateneo della Porchetta e Civitanova non è da meno. Questo è quello che si vede, ma il 108° posto che significa? Che non c’è un baiocco in giro o che siamo tirchi o che siamo una provincia divisa tra spendaccioni che a vederli sembrano tanti almeno nei fine settimana e una moltitudine di pezzenti di cui mi onoro di far parte che non si vedono, nascosti come in genere sono i miserabili di ogni situazione, che vivono nascosti, perché si vergognano della loro povertà? Sto facendo sicuramente confusione, vorrei che qualche sociologo o persona informata dei fatti come dicono in certi ambienti mi spieghi questo tenore di vita che ci colloca dopo Napoli. Poi mi stride un po’con il dato sulla criminalità al 49° posto. Se siamo penultimi in classifica come tenore di vita, questi criminali per essere ben piazzati a metà classifica, che rubano? Forse si tratta di reati legati alla droga, ma se non spendiamo, con che la compriamo, eppure di persone con problemi di tossico dipendenza ce ne sono tantissime anche senza dipendenza ma solo come bons viveurs del venerdì. Qui ci vorrebbe Liuti, questo è pane per i suoi denti.
Se questo tenore di vita è così scarso l’importante è non farlo cantare allo Sferisterio.
Giorgi. Pollicione verde. Certo, non so tu, ma io senza pollici rossi o verdi ho l’impressione di parlare da solo. Certo che questi grandi personaggi della nostra povera provincia con il tenore di vita inferiore a Napoli, temono il giudizio di pollici colorati, la dicono lunga sullo spessore del loro carisma.
Tranquillo Micucci,col Sì torneranno anche i pollicioni.
PER I POCO ATTENTI
Le indagini delle settimane scorse nelle quali Macerata era in testa erano riferite ai CAPOLUOGHI DI PROVINCIA.
Queste di cui si parla sono riferite invece all’INTERA PROVINCIA, evidentemente l’apporto delle altre città non è positivo!!!!
In campana!!!
Ingegnere, si capisce benissimo che si parla dell’intera Provincia. E’ per questo che quel ” tenore di vita ” al 108° posto è preoccupante e i dati si riferiscono al 2015.
Ma infatti se fossi Macerata me ne andrei a fare il capoluogo altrove.