Il progetto dell’ospedale unico a Tolentino
Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi mostra il progetto, al suo lato Francesco Comi
di Marco Ribechi
Un terreno ampio a Colmaggiore- Cisterna, immerso nel verde a due passi dalla superstrada, dalla ferrovia e dalla connessione con la vallata del Potenza. «Il luogo ideale per l’ospedale unico è a Tolentino» spiega il sindaco Giuseppe Pezzanesi sventolando il progetto; a suo fianco il segretario regionale del Pd Francesco Comi, ex oppositore per la carica di sindaco, ora alleato in una sorta di compromesso storico per la città. «Mi dispiace se qualcuno pensa che sia un annuncio campanilistico – spiega Pezzanesi – ma riteniamo che la candidatura di Tolentino come sede del nuovo ospedale annunciato dal presidente Luca Ceriscioli sia molto più forte delle altre anche perchè la città si trova in una posizione baricentrica rispetto alla provincia e può, meglio di altre, raccogliere anche le utenze di altri territori».
Il progetto
Secondo le disposizioni della Regione i comuni che vogliono candidarsi devono trovare un’area di 22 ettari e consegnare una lettera di proposta entro il 31 ottobre. «Abbiamo fatto di più – continua il primo cittadino – abbiamo il progetto. Ho invitato qui anche il consigliere Francesco Comi perchè deve esserci comunione di intenti. Questo è un presupposto che abbiamo anche con i sindaci delle zone limitrofe, la cosa principale è che il nuovo ospedale sia sulla vallata del Chienti. Detto questo il nostro progetto ha delle caratteristiche inimitabili».
La collina in località Colmaggiore – Cisterna dove dovrebbe sorgere il nosocomio
IL PROGETTO – L’area identificata è quella in località Colmaggiore – Cisterna, vicino l’uscita della superstrada Tolentino Est. Si tratta di terreni di proprietà comunale e privata; a detta del sindaco i privati avrebbero già dato il loro consenso. I due punti di forza dell’operazione stanno nello spazio e nella viabilità. «L’area a disposizione – prosegue il sindaco – è di circa 44 ettari, il doppio di quelli richiesti. Questo significa che, se sarà necessario, in futuro ci sarà spazio per lavori di ampliamento oppure per aggiungere più servizi. La seconda chiave di lettura è quella della viabilità. L’area si trova molto vicino alla superstrada che collega la provincia dalla montagna al mare. Considerando che per l’ospedale sono stati calcolati 240 milioni di euro si potrà fare economia sulla costruzione di altre arterie. Inoltre è attraversata dalla ferrovia, è predisposta per costruire una stazione di superficie facilitando così chi non vuole o non può prendere l’auto. Infine confina con la provinciale treiese che velocemente porta sulla vallata del Potenza collegando così anche gli altri comuni». Geograficamente si tratta di una dolce collina con un tratto pianeggiante. «L’ospedale sarà circondato dal verde in un’area paesaggistica e naturale – continua il primo cittadino – Questo eleverà la qualità della permanenza dei pazienti e anche quella della diagnostica essendo immerso nel verde».
Francesco Comi
COMI A FIANCO DEL SINDACO – «Appoggio la proposta in qualità di consigliere comunale di opposizione – spiega Francesco Comi – E’ un progetto concreto e di qualità. La zona identificata si trova al centro della provincia e per questo, anche se di un altro colore politico, questa volta sono con il sindaco che tra l’altro è l’unico autorizzato a far delle proposte. Per quanto riguarda le risorse possiamo dire che ci sono, l’area avrà un costo molto basso e la Regione può contare su fondi nazionali e sui risparmi derivati dalle strutture che vi saranno trasferite». La proposta arriva in un momento duro per il Comune rimasto orfano della sua struttura ospedaliera evacuata dopo il terremoto (leggi l’articolo). Il pronto soccorso è stato mantenuto ma in una tenda provvisoria. «Voglio dire che siamo vicini alle famiglie colpite dal sisma – dice Comi – Ancora non siamo totalmente coscienti del dramma e di quanto cambierà la storia della provincia, migliaia di persone dovranno abbandonare le loro case. Questo ospedale è pensato per servire tutti perchè Tolentino ha una posizione centrale nel nostro territorio».
CANDIDATURE – Lunedì 31 saranno chiuse le candidature dei Comuni. Ha già ufficializzato la candidatura il Comune di Macerata che propone due soluzioni: la prima, lungo la Mattei -Pieve, la seconda all’ex foro boario di Villa Potenza che ha trovato l’appoggio dei Comuni di Treia, Montefano, Montecassiano, Recanati, Montelupone e Appignano.
In gara anche la proposta di realizzarlo a Montecosaro,a due passi dalla superstrada, appoggiata anche dai Comuni di Morrovalle e Monte San Giusto. Ci sono poi San Severino e Civitanova che hanno giocato la carta dell’ampliamento (leggi).
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