Ubaldo Scuppa, sindaco di Apiro
di Leonardo Giorgi
«Non siamo nella lista dei venti comuni più colpiti dal terremoto, mentre abbiamo almeno il 3 per cento della popolazione senza casa e 24 edifici pubblici inagibili». Il sindaco di Apiro, Ubaldo Scuppa, lamenta la poca attenzione delle autorità nei confronti del suo comune. «Ci siamo rimboccati le maniche in silenzio e abbiamo lavorato 24 ore su 24. I vigili del fuoco volontari di Apiro non hanno potuto intervenire senza l’input dal comando. Sebbene Apiro sia un piccolo comune, abbiamo avuto 380 richieste di sopralluogo. Di queste 380, ne abbiamo svolte 140. Abbiamo dovuto evacuare 16 nuclei abitativi, quindi circa 65-70 persone». I problemi di Apiro non finiscono qui. «Abbiamo 24 edifici pubblici inagibili, oltre a lesioni alla sede del Comune. Inoltre, tutte le chiese del territorio sono state dichiarate inagibili. Se domani c’è bel tempo faremo la messa sulla pista di pattinaggio». Intanto circa un centinaio di persone dormono ogni notte nei due centri di prima accoglienza aperti nel bocciodromo della frazione di Frontale e nella scuola materna in contrada Cupo. «Sono veramente amareggiato – conclude il sindaco Scuppa – per come siamo stati lasciati da soli».
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