“Il nuovo accordo penalizza l’ospedale:
avrà meno posti letto”
Pd contro il sindaco Piermattei

SAN SEVERINO - Il gruppo consiliare Pd-Ncd accusa l'amministrazione di aver giocato al ribasso sul Bartolomeo Eustachio riferendosi alla firma con la Regione fatta ad agosto. Critici i comitati

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Ospedale San Severino

L’ospedale di San Severino

di Monia Orazi

La firma tra Regione e Comune sull’ospedale di San Severino, penalizzerebbe il Bartolomeo Eustachio che perderebbe addirittura posti letto. Questo stando ad una nota del gruppo consiliare Pd-Ncd (rappresentato da Pietro Cruciani) che interviene a quasi un mese dall’accordo fatto tra il sindaco Rosa Piermattei e il governatore Luca Ceriscioli (leggi l’articolo). Critici i comitati.

IL GRUPPO CONSILIARE. «Il tutto nasce dalla concertazione politica delle forze di maggioranza  – dice Pd-Ncd – che ha prodotto nel gennaio 2016 la prima risoluzione sul futuro del nosocomio settempedano e la quale prevedeva “almeno 62 posti letto in totale di cui 48 ordinari e 14 in day hospital e day surgery”. Quanto concertato dall’attuale amministrazione ha prodotto un impoverimento delle attività del presidio ospedaliero di San Severino, infatti rispetto a quanto concordato, sono scomparsi posti letto ordinari». Nella nota si rileva che mancano i seguenti posti letto: unità operativa di Medicina Generale da 21 +5 indistinti di oncologia + 4 day hospital oncologico a 26 in area medica. Quindi – 4 posti letto in day hospital. Area Chirurgica da 2 + 6 day surgery di oculistica + 18 + 4 day hospital di Ginecologia + 4 + 1 day hospital di Pediatria a 16 posti letto complessivi: risultato – 8 posti letto ordinari e – 5 posti letto in day hospital e – 6 posti letto in day surgery.

Il gruppo lancia l’allarme sui nuovi posti letto, non ospedalieri. «Per giustificare il premio a San Severino – dice – sono stati introdotti 20 posti letto rispettivamente 10 di lungodegenza e 10 di cure intermedie che non sono posti letto residenziali e quindi ospedalieri ma semi residenziali (ospedali di comunità). Il tutto nella totale condivisione, o peggio nella consapevolezza dell’amministrazione attuale. Di tutta l’attuale situazione ci si domanda dove sia la voce dei vari comitati a difesa dell’ospedale che in passato tanto hanno contestato il documento prodotto a gennaio 2016 frutto di una concertazione fattiva con l’amministrazione regionale».

Il gruppo chiede una risposta all’amministrazione. «Si ritiene che su tali argomenti che sono di vitale importanza per l’intera cittadinanza fosse stato necessario un coinvolgimento di tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione e dei comitati. L’amministrazione comunale ora dovrà rispondere ai cittadini di San Severino del danno causato a tutti sulla leggerezza con cui ha affrontato tale questione».

I COMITATI.  Alla nota del gruppo consiliare rispondono subito i comitati civici per la sanità. Per le mamme del gruppo Help, la presidente Cristina Marcucci precisa: «Mi sorprende che il gruppo Pd non sappia perché ci sono stati assegnati 42 posti per acuti + 10 lungodegenza + 10 cure intermedie. Forse non ricordano la delibera 735 fatta dai loro amici in cui si stabilisce il numero di posto letto ogni mille abitanti, ovvero 4 ogni mille per acuti + 0,7 per lungodegenza e cure intermedie. Ora io sono una semplice mamma che mi sono andata a cercare le delibere e leggerle ma uno che ha governato 10 anni dovrebbe saperlo. Per di più vorrei ricordare che quando avevamo pediatria e punto nascita i posti letti totali erano 96, i danni chi li ha fatti? Concludo che senza una modifica alla 735 sarà difficile ormai recuperare altri posti. Noi mamme ci stiamo provando, ma dopo lo scempio di dicembre è una durissima battaglia». Si fa sentire anche Marco Massei, vicepresidente del comitato per la tutela e la difesa dell’ospedale Bartolomeo Eustachio: «Il nostro comitato è stato messo sul tetto di fango, noi non siamo a conoscenza delle attività messe in campo dall’attuale amministrazione sull’ospedale, per questo non entriamo nel merito. Non abbiamo affatto dormito, non abbiamo fatto sconti a Martini né li faremo alla nuova amministrazione se necessario, la delibera non ci soddisfa. Ci sembra che non si parli affatto del punto di primo intervento che è fondamentale, inoltre non è chiaro il ruolo di presidio unico dell’Area vasta 3 per la week surgery. Non siamo fermi ma presenteremo delle osservazioni, perché secondo noi questo accordo penalizza fortemente l’ospedale. Chiederemo presto un incontro con il sindaco Rosa Piermattei per conoscere le attività in materia dell’amministrazione comunale, al quale offriamo tutto il nostro supporto per conseguire gli obiettivi comuni. L’amministrazione Martini ha avuto un atteggiamento lassista sull’ospedale, si è mossa con grave ritardo, soltanto quando è stata tirata per i capelli. Ci batteremo per migliorare l’accordo».



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