di Alessandra Pierini
Arriva dal Giappone nelle Marche per studiare musica, ma per anni abbandona il suo talento e si dedica alla moda e al commercio, per poi ritrovare la sua passione e riproporla. E’ la storia di Azumi Shitasuma di Civitanova Alta, da 16 anni nelle Marche, cantante lirica, imprenditrice e studentessa in giurisprudenza a Macerata, domani sera sarà ambasciatrice di pace a San Ginesio.
«Il centro Wabisabi Culture ha organizzato la Festa della pace proprio per condividere questo messaggio positivo. Canterò il brano “Hana wa saku” composto da Yuko Kanno dopo il terribile terremoto e tsunami del 2011 e dedicato alla pace, con il Kimono».
La festa della Pace “1.000 gru per Hiroshima” alla settima edizione prenderà il via domani alle 17,30 nel teatro Leopardi, a 62 anni dalla tragedia di Hiroshima. La pace sarà festeggiata con musica a 432 hertz che rappresenta la frequenza armonica che stabilisce una naturale risonanza con il nostro organismo e con l’universo, donando energia e senso di pace. Immancabile la gru, realizzata con la tecnica degli origami e usata per augurare ogni bene. A questa tradizione è legato un commovente episodio risalente alla Seconda guerra mondiale: Sadako Sasaki nel 1945 aveva due anni, abitava con la famiglia a circa un chilometro dal punto in cui fu sganciata la bomba e rimase miracolosamente illesa. A 12 anni, però, si ammalò di una leucemia causata dalle radiazioni. In otto mesi di ospedale Sadako costruì con le scatole di medicine e con qualunque frammento di carta più di 1.300 gru che furono distribuite tra tutti coloro che la conoscevano. Da allora migliaia di gru vengono spedite da tutto il mondo a Hiroshima per onorare i luoghi della memoria.
«Non c’è la guerra – spiega Azumi – ma i ritmi che viviamo non sono più rispettosi della natura, per questo vogliamo riportare armonia». Un assaggio della voce di rara intensità di Azumi può essere ascoltata nella video intervista, per goderne a pieno l’appuntamento è alle 22,15 di domani sera. In programma anche un piccolo mercatino giapponese, l’esibizione dei tamburi medievali, canti giapponesi, danze spirituali, performance artistica zen di shodo, dialogo su “Cibo dell’amore” e per finire un concerto interattivo a 432 hertz di strumenti sacri.
Il programma completo:
Ore 17,30 al teatro Leopardi, apertura pomeridiana con il Gruppo Tamburi e Danzatrici San Ginesio “Terraemotus”, inizio del laboratorio di Origami per imparare la Gru della pace fino alle 19 con le sensei giapponesi, al circolo cittadino. Piccolo mercatino giapponese. Installazione interattiva: “Wabisabi Culture, il non luogo, pensieri di pace” ispirata alla festa giapponese Tanabata Matsuri. Installazione interattiva: “Impermanenza sostanziale” a cura di Patrizia Baldoni.
Ore 21: Apertura serale con il Gruppo Tamburi e Danzatrici San Ginesio “Terraemotus”. Alle 21,10 cerimonia di apertura con il sindaco Mario Scagnetti e consegna delle 1000 gru di carta dei volontari di San Ginesio per la spedizione in Giappone al parco della Pace di Hiroshima. Alle 21,20 performance di kamishibai “Storia di Sadako Sasaki e delle mille gru della pace” a cura di Meri Bracalente, Teatro Rebis e Tomoko. Alle 21,30 canti Giapponesi a 432 hertz a cura di Corale Bonagiunta, Sakuta e Akai Hana Shiroi Hana. Ore 21,45 Bon Odori, danza spirituale giapponese d’estate in kimono. Alle 22 performance di canto e ballo in kimono a cura di Kaoru Kobayashi, “Leggenda delle principessa Gru”, “Mille anni d’amore”. Ore 22,15 canto Hana Wa Saku in kimono a cura di Azumi Shitasuma. Alle 22.30 performance artistica Zen di Shodo (calligrafia giapponese) a grande formato a cura di Eri Kitagawa sensei. Alle 22,45 dialogo “Cibo dell’amore” a cura di Melania Moschini. Alle 23 concerto interattivo a 432 hertz di strumenti sacri a cura di Oscar Bonelli.
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